Trilli e il Tesoro Perduto – Recensione DS

Natale. Tempo di regali e regalini… e arriva qualcosa di fatto apposta per i più piccini (fa pure rima), made in Disney naturalmente. E cosa ci porta mamma Disney di bello? Un gioco dedicato alla…

Natale. Tempo di regali e regalini… e arriva qualcosa di fatto apposta per i più piccini (fa pure rima), made in Disney naturalmente. E cosa ci porta mamma Disney di bello? Un gioco dedicato alla fatina Trilli… sì, insomma, Campanellino: la fata che si accompagna a Peter Pan nell’Isola che non c’è.

È un gioco per DS dedicato a giovani bambine, quindi ragazzotti appassionati di sparatutto, sangue e violenza sciò, fuori di qui! Chiunque abbia invece un regalo da fare a una bambina, ecco che potrebbe trovare qualcosa di interessante. Con una sola accortezza: è necessario che la bambina in questione sappia leggere (i testi sono in un italiano semplice), perché non c’è ombra di doppiaggio in Trilli e il Tesoro Perduto. Ed è un peccato, considerando che l’esperienza è realizzata apposta per una bimbetta. Il gioco avrebbe acquistato un valore aggiunto considerevole se soltanto i dialoghi fossero stati parlati anziché scritti. Sì, perché di testo ce n’è e in quantità, sia nella modalità Storia che nella Modalità Crea la tua Fata, senz’altro la modalità più interessante e meglio realizzata del pacchetto.

Non che la storia non sia all’altezza delle aspettative di una bimba, tutt’altro. Gli ingredienti ci sono tutti: invenzioni, marachelle, fatine alate, polvere magica, un pizzico d’avventura e luoghi fantastici da esplorare. Però il tutto dura poco, pochissimo, a meno che questo sia uno dei primi giochi che affrontate. Tanto per dire, a un ragazzino di 12 anni occorrerebbe meno di un’ora completare il gioco in modalità Storia. Ragion per cui è bene che il destinatario del regalo sia nell’età giusta per apprezzarlo come si deve, senza che la novità si esaurisca nel giro di pochi minuti.

Dunque, posto che abbiate già una bimba a portata di Natale, ecco che quest’avventura nel mondo delle fate a 360 gradi potrebbe fare al caso vostro. Nella breve storia Trilli viene incaricata di costruire uno scettro in occasione della Festa d’autunno, ma un piccolo incidente distrugge la pietra che dovrebbe esservi incastonata. Alla nostra fatina non rimane che partire alla ricerca di un misterioso specchio magico che, si narra, dovrebbe esaudire qualsiasi desiderio. All’inizio si tratta di gironzolare per il bosco incantato parlando con le altre fate e completando piccole mansioni; poi, nella seconda parte, Trilli esplora luoghi più ostili e il gioco si trasforma in una semplice sfida a piattaforme dove si saltano ostacoli per raggiungere l’agognato specchio. Nulla d’impegnativo, ma realizzato con un minimo di stile e con dialoghi teneri teneri.

Ma il gioco non si esaurisce nella parte narrativa. Infatti, è possibile creare una fata da zero, vestirla di tutto punto, scegliere la giusta pettinatura e aiutare le compagne nei preparativi della grande festa autunnale. Con qualche rapido colpo di stilo la fatina si libra tra i fiori ed esplora i territori dove le altre fate si aggirano indaffarate. Qui la piccola giocatrice viene chiamata a risolvere brevi mini giochi d’abilità, sfruttando fino in fondo le potenzialità del portatile Nintendo. Nulla di complicato, ma un po’ di esercizio è necessario per superare gli ostacoli. Grazie a punteggi più alti di quelli indicati, è possibile vincere conchiglie, fiori e oggetti vari da scambiare con le fate che vendono abitini e mobili per la casetta della minuscola protagonista.

In questa seconda modalità c’è da divertirsi parecchio, in totale libertà, senza l’assillo di una trama e solo per il piacere di vestire la fata come una bambola o raccogliere elementi esclusivi per arricchire e abbellire la propria casetta nel bosco. E ancora il gioco non finisce qui, perché dopo aver completato la modalità Storia, si sblocca la possibilità di affrontare i capitoli come si desidera e di tornare a migliorarsi nei mini giochi che sono piaciuti di più.