Rune Factory: Frontier – Anteprima Wii

Dopo i due capitoli per DS (il secondo mai arrivato in Europa, così come il terzo, uscito solo in Giappone), lo spin-off fantasy di Harvest Moon si prepara a debuttare anche sulla console…

Dopo i due capitoli per DS (il secondo mai arrivato in Europa, così come il terzo, uscito solo in Giappone), lo spin-off fantasy di Harvest Moon si prepara a debuttare anche sulla console “maggiore” di Nintendo, come sempre sotto l’egida di Yasuhiro Wada, “patron” dell’intera serie di Harvest Moon e del recente ed eccellente Little King’s Story.

Come HM, il gioco che ha “inventato” la simulazione di fattoria (e che ultimamente su Facebook va per la maggiore grazie a quel clone spudorato che è Farmville), in Rune Factory: Frontier il protagonista Raguna dovrà barcamenarsi tra diversi compiti: coltivare i campi, esplorare i dungeon e “occuparsi” delle numerose presenze femminili del suo villaggio. Il gioco ha una struttura aperta che gli permette di concentrarsi maggiormente sulle attività che predilige, siano esse a sfondo agricolo, bellico o edilizio (anche l’espansione della città gioca un ruolo importante).

Un fattore decisivo che i fattori virtuali dovranno considerare sarà il ciclo delle stagioni, fondamentale per la scelta delle colture su cui focalizzare la propria attenzione (gli ananas e l’inverno non vanno molto d’accordo, lo sapete questo?); per chi predilige il corteggiamento, ci si potrà imbarcare in una romantica love story con tanto di fiori d’arancio oppure optare per una vita più “spensierata” e leggera – in ogni caso, la gestione delle relazioni con l’altro sesso richiede una certa dose di pazienza e di diplomazia, come è giusto che sia.

A rendere più interessante il tutto ci sono i Runies, spiriti elementali (Acqua, Pietra, Alberi, Erba) presenti nell’ecosistema di Rune Factory e che contribuiscono a bilanciare l’equilibrio della natura grazie anche alle scelte compiute dal giocatore. Nelle sezioni di dungeon craweling occorrerà non dimenticare la componente gestionale del gioco, piantando ortaggi e piante assortite, ricordandosi sempre che ogni labirinto possiede un tema da rispettare: Primavera, Estate, Autunno/Inverno e Quattro Stagioni. I mostri potranno essere sconfitti in combattimento oppure domati e ammaestrati, il che incidentalmente consente di entrare in possesso di un po’ di manodopera, utile per fare i lavori sporchi lasciando il protagonista libero di gestire le “pubbliche relazioni” con le fanciulle locali.

Insomma, dopo la delusione di Harvest Moon – l’Albero della Tranquillità, il nuovo spin-off della serie promette una sfida su diversi livelli, poco ripetitiva e composta da un calderone di generi, dalla simulazione di fattoria a quella di relazioni sociali, passando per il gioco di ruolo e un pizzico di Pokemon per quel che riguarda l’addestramento dei mostri.