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Parliamo di iPad, volete? Del resto, tutta l’attenzione del mondo sembra nelle ultime ore essersi catalizzata attorno al nuovo, “magico” (ehm) oggetto della casa di Cupertino, e che già conta schiere di appassionati e di detrattori. Noi stessi non abbiamo potuto esimerci dal dedicarvi un ricco speciale. L’oggetto è bello, stiloso ed estremamente…

Parliamo di iPad, volete? Del resto, tutta l’attenzione del mondo sembra nelle ultime ore essersi catalizzata attorno al nuovo, “magico” (ehm) oggetto della casa di Cupertino, e che già conta schiere di appassionati e di detrattori. Noi stessi non abbiamo potuto esimerci dal dedicarvi un ricco speciale. L’oggetto è bello, stiloso ed estremamente “apple”, su quello non discuto. Ma ci sono alcuni aspetti che – almeno dopo aver visto la presentazione, e a mente ancora piuttosto calda – non mi entusiasmano. Il design fa un po’ troppo “cornice digitale” con quei bordi così ampi attorno allo schermo: avrei preferito uno stile più simile a quello dei mockup che si vedevano in giro per la rete prima dell’annuncio, e che in buona sostanza erano solo degli iPhone allargati.

Delusione anche per l’assenza del multitasking, che francamente nel 2010 si fatica a comprendere, ma che non è vincolata da ragioni di natura “tecnica”, e che si spera venga superata a breve. E per la risoluzione dello schermo: 1024×768 appare piuttosto cheap, e quasi un invito ad attendere la seconda generazione di tablet. Non mi esalta neppure la – vecchia – tattica del “bait and switch”, di allettare il compratore con l’offerta da 499 del modello uber-base con solo Wifi e 16Gb, che quasi certamente sarà il modello meno venduto, perché una volta in negozio ti dici “vabbè, vuoi non prendere il modulo 3G? E magari 32 GB di spazio?”, e finisci per pagare 200 e rotti euro in più. Anche se per l’uso che intendo farne io, ammesso e non concesso di volerlo prendere, è proprio quello del tablet da usare a letto per guardarci filmati o al limite a giocare, per cui il modello base andrà benissimo (“ne riparliamo quando sarà il momento di comprarlo”, ha commentato caustica mia moglie), e l’assenza di GPS e/o webcam mi lasciano del tutto indifferente; anzi, son contento perché il prezzo rimane più basso.

E già che ho accennato al gioco e alle applicazioni ludiche, credo che su questo punto si concentri il grosso della delusione, almeno per me. Alla presentazione di ieri c’era un solo gioco sviluppato appositamente in versione iPad, ossia Need for Speed Shift. Francamente mi sarei aspettato qualcosina di più. Claro che nei prossimi mesi arriveranno annunci e promesse a valanga, ma non c’è dubbio che l’hype, da questo punto di vista, si sia smorzato parecchio.

Anche perché ok, ci gireranno i videogame per iPhone e iPod Touch games, ma che sono stati concepiti per uno schermo a 480×320, non 1024×768: ergo, o si gioca nel francobollino modello filmati in bassa risoluzione dei videogiochi di quindici anni fa, oppure dilatati artificiosamente a tutto schermo. Meh. Le potenzialità sono ancora tutte da scoprire, e come è stato per l’iPhone e l’App Store, ci sarà spazio per piccole realtà indipendenti che potranno proporre cose originali e divertenti e che se la “giocano” con i colossi che dominano il mercato retail, il che di per sé è una cosa molto bella.

Insomma, il potenziale – e parlo di ludo, eh – rimane ancora tutto lì. Diciamo che mi sarebbe piaciuto, il giorno dopo l’annuncio, poter cominciare a capire meglio come si sarebbe potuto esprimere.