Tekken 6

Il migliore dei picchiaduro sta per arrivare, preparatevi!

Nella vita ci sono pochi veri amori, intervallati da un buon numero di infatuazioni passeggere che, esaurita l’attrazione iniziale, si sgonfiano inesorabilmente. Ecco, a voler semplificare, il rapporto con i videogiochi non è così dissimile da quelli descritti qui sopra. Per me Tekken è stato un amore a prima vista e non solo ho diligentemente acquistato tutti i capitoli della serie, ma ci ho anche giocato così tanto da aver imparato a memoria le combo di tutti i personaggi. Fortunatamente la mia passione era condivisa anche da alcuni amici per cui organizzavamo tornei all’ultimo sberlone che inevitabilmente si protraevano per tutta la notte, con buona pace dei miei genitori.

Le ragioni di tanta passione sono facili da spiegare. Tekken è un gioco praticamente perfetto. Non solo il numero di personaggi è davvero elevato, ma ognuno di essi presenta uno stile di combattimento unico. Il numero delle mosse disponibili è incredibilmente elevato e questo permette al giocatore di creare un proprio personalissimo stile con ogni personaggio. Per esempio, utilizzando King è possibile sia basare gli attacchi prevalentemente sulle prese, magari concatenandole tra loro per non lasciare all’avversario un attimo di respiro, oppure sfruttare i veloci spostamenti laterali del wrestler colpendo il nemico di lato o alle spalle con un devastante calcio.

Insomma, il giocatore non era mai imprigionato all’interno di rigidi schemi di attacco e anzi poteva svilupparne di nuovi in relazione al nemico che si trovava davanti. Il risultato era una sorta di partita a scacchi velocissima in cui, almeno agli alti livelli, un errore poteva significare la sconfitta visto che dava la possibilità all’avversario di mettere a segno una delle kilometriche combo a disposizione.

È innegabile che nel tempo la serie si sia evoluta, sperimentando elementi nuovi in ogni episodio. Se per esempio in Tekken Tag era possibile cambiare combattente durante lo scontro, in Tekken 4 le ambientazioni non solo erano piene di elementi distruggibili, come per esempio i muri, ma erano anche sviluppate su diverse altezze per la presenza di gradini. Si trattava di veri e propri esperimenti che sono serviti agli sviluppatori per capire fino in fondo le potenzialità del loro titolo. Proprio per questa ragione il quinto capitolo, pur migliorando alcuni elementi accessori, come per esempio la possibilità di personalizzare i propri guerrieri, proponeva un approccio alla lotta più classico, con arene libere da elementi strutturali e prive di dislivelli.

Anche l’ottimo Dark Resurrection, sviluppato per PSP e PS3, pur non presentando molte delle modalità di gioco classiche, non solo aveva perfezionato questo tipo di approccio allo scontro, ma aveva anche avuto il merito di inserire un paio di personaggi del tutto nuovi. Si trattava, però, di un gioco a metà, perfetto per divertirsi con un paio di amici per un veloce scontro uno contro uno, ma che non poteva vantare la longevità del precedente episodio. Non solo, infatti, era privo di qualsivoglia supporto per il combattimento online, ma non era nemmeno disponibile una modalità di sfida a squadre.

Tekken 6, però, è di tutt’altra pasta e sembrerebbe proprio essere quella meravigliosa summa della serie che stavamo aspettando. Si tratta, infatti, di un gioco fatto e finito che, oltre a mettere a disposizione un gran numero di modalità in singolo, permette anche di divertirsi con i propri amici in entusiasmanti scontri multiplayer sia in locale e che online. Sì, avete capito benissimo. Con questo episodio sarà possibile sfidare combattenti provenienti da tutto il globo, dimostrando così la propria bravura al mondo intero. Le novità, però, non finiscono qui. A quanto promesso dagli sviluppatori in questo nuovo episodio saranno disponibili ben 40 combattenti diversi. Si rivedranno quindi molte facce conosciute ma anche qualche personaggio inedito dotato del suo letale stile di lotta.

L’architettura delle ambientazioni è stata profondamente rimodernata. Le arene non saranno più vuote, ma anzi piene di muri e pavimenti da rompere per aumentarne le dimensioni. In buona sostanza, Tekken 6 ha fatto tesoro dell’esempio dell’ultimo Dead or Alive, proponendo al giocatore un tipo di scenario che influirà maggiormente sulla lotta. Certo, si tratta di novità davvero interessanti ma il vero fiore all’occhiello del lavoro dei ragazzi di Namco sarà il comparto tecnico. La superiore potenza di calcolo delle console di nuova generazione, infatti, ha permesso di creare un gioco, non solo in alta definizione, ma che girerà anche costantemente a 60 frame al secondo. Un vero paradiso per gli occhi.

Staremo a vedere, ne manca di tempo prima dell’uscita del gioco. Nel frattempo datevi una ripassata alle combo dei vostri personaggi preferiti. Dal prossimo inverno ve la vedrete online anche con me, e non sarà facile (seeee, come no. n.d.Alias).