Speciale FIFA 11 – Gioca da Portiere

Scopriamo assieme una delle novità più succose del nuovo simulatore calcistico di EA Sports.

Ci sono quelli che nascono con il DNA della follia dentro. Quelli che nei campetti di periferia in porta ci vanno perché lo vogliono loro, e non per via di qualche sfortunato sorteggio o per la totale incapacità di calciare il pallone con un minimo di criterio tecnico. Quelli per cui ginocchia e gomiti sbucciati sono un segno distintivo della propria passione, piuttosto che una passione di dolore e cicatrici. Quelli che hanno nei piedi il rinvio di punta da fondo campo, perché “lo ha detto il mister che si fa così, e non si discute”.

Per tutti loro, Electronic Arts ha introdotto la modalità “Gioca da Portiere”, che mette il giocatore nei panni di un estremo difensore tutto muscoli e cuore. Abbiamo provato a fondo per voi questa innovazione grazie al codice per Xbox 360 che stiamo utilizzando per l’imminente recensione. Volete saperne di più? Andate avanti a leggere…

7 METRI E 32 CENTIMETRI DI CARICA AGONISTICA
Gestire il solo portiere in un videogioco potrebbe sembrare una cosa strana, e difatti un po’ lo è, soprattutto all’inizio quando tocca farsi un po’ il callo sulla posizione da tenere in campo e sui nuovi comandi. Il movimento dell’estremo difensore viene gestito esattamente come quello degli altri atleti virtuali, ovvero attraverso l’uso della levetta analogica sinistra. Quella destra serve invece per tuffarsi in una direzione, anche se per ottenere il medesimo risultato è comunque altrettanto comodo utilizzare il tasto “A”. Nel caso si volesse smanacciare il pallone fuori dall’area senza tentare una rischiosa presa è sufficiente la pressione del tasto “Y”, mentre “B” serve a tuffarsi tra i piedi dell’avversario lanciato a rete e contrastarlo così da chiudergli lo specchio della porta. Il tasto “X”, infine, serve a chiamare il raddoppio in pressing del difensore, che nei casi di contropiede si traduce spesso in una diagonale a chiudere con lo scopo di costringere l’attaccante avversario ad allargarsi e impedirgli una conclusione eccessivamente agevole. Sebbene non sia necessario mandare a memoria strane combinazioni di tasti per effettuare schemi o per prodursi in trick degni del miglior Ronaldinho, il ruolo del portiere in FIFA 11 è tutt’altro che un affare semplice. Tempismo e senso della posizione sono le due caratteristiche che tocca imparare in fretta se non si vuole passare la propria vita calcistica a raccogliere palloni nella rete. Entrambe le cose sono strettamente legate alle caratteristiche intrinseche del portiere: abituarsi a utilizzare Sirigu e poi passare a Julio Sergio non è immediato, visto che i due estremi difensori hanno un modo diverso di interpretare il ruolo e hanno – bontà loro – caratteristiche fisiche alquanto differenti.

Una volta colta l’empatia e trovato il feeling con uno dei portieri del lotto, ci si comincia a divertire parecchio. FIFA 11 prevede tutta una serie di aiuti a video che possono essere utilizzati o meno, e che cambiano in modo sostanziale il modo di interpretare il ruolo in area di rigore. Quello che sicuramente fa la parte del leone è l’indicatore della posizione ideale da tenere, e che si materializza in una sorta di cerchio mobile sul manto verde. Restare troppo distanti dall’indicatore non è mai una buona idea, anche se occorre sottolineare come il nostro senso di ragno ci abbia talvolta suggerito che non sempre la posizione indicata corrisponda a quella ideale. Tuttavia, durante tutta la nostra esperienza di gioco di errori grossolani non se ne sono visti praticamente mai, fino a quando non abbiamo finalmente imparato a farne a meno. A ogni modo, qualora vi dovesse cogliere la pigrizia è sufficiente tenere premuto il tasto “LB” affinché il portiere si rechi in tutta fretta sopra l’indicatore e ci resti fino a quando lo riteniate opportuno.

Un altro aiuto visivo estremamente comodo è quello sulla direzione della traiettoria, che ci indica il percorso che sta compiendo il pallone e che cambia di lunghezza a seconda di alcuni parametri come la velocità e la forza con cui viene calciata la sfera di cuoio. Anche in questo caso, riuscire a farne a meno è difficile, vista la poca profondità che è intrinseca in una visione di spalle sopra la porta, ma con molto esercizio si comincia a fare l’occhio alle dimensioni e si percepisce, partita dopo partita, una netta sensazione di progresso delle nostre capacità. Prima o poi, siatene certi, vi sentirete pronti al grande salto ed eliminerete dalla vostra virtuale anche questo ausilio.

IL MISTER DAI GUANTI DI GOMMA
Quello del portiere è un ruolo solitario, e quello virtuale di FIFA 11 non fa eccezione. Essere l’estremo difensore di una squadra forte e dalla difesa solida può significare passare intere partite a togliersi la forfora dai capelli o a sorridere alla Carbonero di turno che staziona microfono in mano dietro alla nostra porta. Questo è un fatto che – evidentemente – i designer del titolo EA Sports conoscono bene, visto che hanno incluso la possibilità di “suggerire caldamente” alcune azioni ai compagni, proprio come avviene normalmente nella modalità Professionista quando si vestono i panni di uno degli altri dieci ruoli. L’uso del tasto “Back” sul joypad permette di passare dalla visuale di controllo del portiere a una alternativa, vicina allo svolgersi dell’azione: in questo modo non ci si perde nulla di quello che accade dall’altra parte del campo, mentre il nostro alter ego tiene in caldo i muscoli con un po’ di sano stretching. L’interazione – bisogna dirlo – è abbastanza limitata, ma almeno non si ha l’impressione di rubare lo stipendio quando ci si trova ad affrontare squadre moderatamente più scarse della nostra. Il problema, semmai, si porrà nelle partite in rete, quando inevitabilmente l’uso del portiere escluderà del tutto questa possibilità. Ma anche se verrete chiamati in causa una volta sola (magari nel pieno del recupero), ricordatevi sempre che la prodezza di un portiere vale quanto un gol segnato dal migliore degli attaccanti: parola nostra!