Tattica militare a portata di taschino.
Mentre attendiamo l’arrivo del nuovo Ghost Recon (Future Soldier), previsto per Xbox 360, PlayStation 3 e PC all’inizio del prossimo anno, sul tavolo viene servito come antipasto questo Predator, che con il cattivissimo alieno dell’omonima serie non ha molto da spartire. Trattasi di una sorta di spin-off, un assaggio dedicato all’utenza PSP, quindi non un porting o un adattamento, bensì un titolo prodotto apposta per la console portatile Sony; di certo un buon presupposto, soprattutto perché quando si parla di prodotti così particolari c’è sempre la possibilità di trovarsi di fronte a una conversione brutale, che mal si sposa con lo stile di gioco di questa piattaforma.
Ghost Recon Predator del resto non fa parte di una categoria particolarmente semplice e facilmente fruibile a un vasto pubblico: stiamo parlando sempre e comunque di uno sparatutto in terza persona a forte connotazione tattica, il che significa meno azione compulsiva e più attenzione al contorno simulativo. Il giocatore si troverà alla guida di un piccolo protone di addestratissimi soldati altamente specializzati, tutti forniti delle ultime tecnologie in fatto di armamenti, nonché attrezzature a dir poco sofisticate. Oltre a fucili e pistole d’ogni genere, i Ghost avranno dalla loro alcuni gadget che potranno aiutarli non poco nelle varie missioni: si va da banali sensori di movimento in grado di determinare la posizione dei nemici anche a una certa distanza, fino ad arrivare a sofisticati droni (sia terrestri che volanti), con i quali spiare le truppe ostili e carpirne le abitudini.
Dovendo guidare un gruppo composto da tre soldati, dovremo imparare a gestirli al meglio, considerando che ognuno di loro offrirà determinati vantaggi e altrettanti svantaggi. Un tiratore scelto potrà colpire i bersagli a grandi distanza, ma andrà tenuto ben nascosto nelle retrovie; un esperto nel corpo a corpo, invece, avrà la meglio sugli ostili nel caso di uno scontro diretto. Insomma… bisogna usare un po’ di testa e scordarsi qualsiasi assalto alla Rambo.
L’ambientazione tipicamente tropicale della Sri Lanka non deve trarre in inganno: la giungla è un elemento presente, ma non così ossessivo come in Metal Gear Solid per dire, anche perché di certo a livello tecnico non siamo di fronte a un capolavoro di programmazione. Graficamente abbiamo a che fare con un prodotto nella media, senza infamia ne lode, decisamente meno votato ai perfezionismi a cui ci ha abituati Hideo Kojima. Ciò che condivide invece con le avventure di Solid Snake è il sistema di controllo tutt’altro che agile: ancora una volta, purtroppo, bisogna scendere a patti con il layout tutt’altro che agevole di PSP, dove la mancanza di un doppio analogico deve essere adeguatamente sostituita con un mappatura dei tasti non esageratamente complessa. In genere, quando si ha a che fare con un third person shooter gli sviluppatori assegnano la gestione dei movimenti all’analogico e quella delle telecamera ai quattro tasti coi simboli: non è il massimo della vita, ma dopo anni e anni di pratica ci abbiamo fatto il callo. Ci ha lasciati quindi un po’ sorpresi la scelta dei Virtuos, che hanno adottato un sistema assai differente: tutti i movimenti sono sempre e comunque gestiti dall’analogico, mentre gli “strafe” (gli spostamenti sull’asse orizzontale e verticale) possono avvenire solo tenendo premuto il dorsale L. Con X invece si attiva/disattiva il mirino e il relativo zoom nel caso di un fucile da cecchino. Non è un’idea malvagia, ma ci vuole decisamente un po’ di pratica per prenderci la mano e come sempre, nelle situazioni più difficili è facile impappinarsi.
Per quanto riguarda la gestione dei Ghost, i comandi sono tutti piuttosto semplici, non aspettatevi nulla di complicato, ma in ogni caso molto dipende dal livello di difficoltà. Discreta l’IA dei nemici, meno quella dei commilitoni, non sempre sveglissimi e pronti a eseguire i vostri ordini. C’è comunque un’ottima opzione per poter affrontare le varie missioni in modalità co-op fino a tre giocatori umani, il tutto in rete locale (Ad Hoc). Segnaliamo infine che i possessori di H.A.W.X. 2 su PS3 potranno godere di una skin esclusiva e di un inedito pacchetto di armi, sbloccabile grazie a un voucher presente nella confezione di Ghost Recon Predator.