Dj Hero 2 – Recensione PS3/Xbox 360/Wii

Squadra che vince si cambia quanto basta.

L’anno scorso Activision ci ha sorpreso con uno dei rhythm game più freschi e audaci dai tempi del primo Guitar Hero, capace di portare una boccata d’aria fresca in un genere che iniziava a sapere di vecchio. Con una nuova periferica plasticosa, infatti, DJ Hero ci ha calato con successo nei modaioli panni di un disk jockey, con una colonna sonora di altissimo livello, composta da mix creati ad hoc da grandi star dell’elettronica e un sistema di controllo difficile ma appagante. Non era un gioco facile, e per certi versi occupava una posizione diametralmente opposta a Guitar Hero (era poco intuitivo, e si basava su un oggetto ben meno conosciuto e capito di una normale chitarra), ma riusciva contemporaneamente a proporre una sfida inedita e una buona approssimazione dell’arte dello spinning. Detto questo, perdonateci le pigrizia: se non vi siete giocati il primo episodio fatevi un bel giro qua e leggetevi per bene come funziona. Non è che siamo pigri (ok, lo siamo), ma oggi si parla di DJ Hero 2, che nonostante le apparenze ha tante piccole ma significative modifiche, che ne rendono il gameplay più flessibile e appagante. E visto che di roba da dire ce n’è a pacchi, fate i bravi studentelli e ripassate GamesVillage a pagina 20…

LIBERTÀ DI MIXARE
DJ Hero 2, alla base, si comporta esattamente come il suo predecessore, con il quale condivide anche la periferica plasticosa a forma di piatto. La vera novità è il concetto di Free Style, esteso anche ad alcuni scratch e ad alcune sezioni del mix. In passato potevamo sbizzarrirci solo con i campioni, che in fondo suonavano male e non erano mai a tempo, mentre adesso di tanto in tanto potremo esprimerci artisticamente esattamente come fa un DJ. Un’icona particolare ci indicherà gli scratch personalizzabili, durante i quali il classico rumore di disco rallentato/velocizzato seguirà con relativa precisione i movimenti della nostra mano sul piatto. Può sembrare un dettaglio da poco, cosa che del resto è, ma la resa psicologica di un simile accorgimento è notevole. Per una manciata di secondi il giocatore si emancipa dal suo ruolo di mero esecutore, dando il suo guizzo alla canzone e sentendo direttamente il risultato della sua performance.

CROSSFADER HERO
Lo stesso discorso vale per il crossfader, che in alcuni stacchi viene abbandonato completamente alla vostra sensibilità musicale. Potrete decidere quale traccia far suonare (quella sinistra, quella destra, o tutte e due insieme?), senza nessuna limitazione, e con un risultato del tutto realistico: muovetevi male e usciranno delle mezze schifezze, proprio come su un mixer del mondo reale. Per aiutarvi a ottenere mix che non violentino l’essenza artistica delle canzoni, gli sviluppatori hanno ben pensato di mostrare su schermo delle linee, diverse per entrambe le tracce, che corrispondono sì e no agli inizi delle frasi e agli stacchi. Possono essere completamente ignorate, ma sono a tutti gli effetti una valida guida per salvarsi dalla cacofonia e sentirsi ancora più DJ. Queste sezioni freestyle giocano un ruolo interessante anche nelle nuove modalità multiplayer, che confermano la buona direzione presa dal primo episodio. La dimensione sociale di DJ Hero, però, va ben oltre qualche sfida su Live o PSN…

DEMOCRAZIA DEL MICROFONO
Il problema di DJ Hero, in generale, è che molti non hanno la più pallida idea di come funzioni un mixer, e anche che in pochi hanno la capacità di apprendere al volo le regole del gioco. Non ci riferiamo certo a voi, stimati lettori di GamesVillage, né tantomeno a chi è abbastanza scimmiato da riempirsi il salotto di strumenti di plastica. Ci riferiamo agli avventori delle feste, e alle classiche bicchierate tra amici che hanno decretato la fortuna dei vari Rock Band e Guitar Hero, lanciandoli nel firmamento dei party game. DJ Hero 2 ovvia alla natura solitaria del suo predecessore con un semplicissimo accorgimento, ossia il supporto al microfono. Mentre voi vi tirate pose da Grandmaster Flash, dunque, i vostri amici potranno berciare davanti alla TV con un meccanismo identico a quello visto negli ultimi Guitar Hero. Il che, unito a una scaletta ricca di grandi hit del pop, dell’hip hop e dell’elettronica, si presta alla perfezione per feste e festicciole, come piatto forte della serata, o anche solo come sottofondo pseudo-cool. Promosso.