È possibile che un seguito sia migliore dell’originale? In alcuni, rarissimi casi, è così: penso a Ritorno al Futuro 2, o al secondo Padrino… Lo stesso discorso vale anche per i videogiochi…
Incredibile dictu, anche la Special Edition del gioco riesce a migliorare il già eccellente lavoro svolto da Lucas per il remake del primo Monkey Island. Anche in questo caso ritroviamo lo stesso prodotto di vent’anni fa, riproposto in versione “HD”, con una grafica in alta definizione completamente ridisegnata, molto più ricca – ovviamente – dell’originale, con paesaggi non statici e ricchi di molti più particolari. Stesso trattamento anche per i personaggi, a partire da Guybrush. Complimenti a LucasArts per essere riuscita a recuperare gli attori del gioco originale, che si sono resi disponibili a nuove sessioni di doppiaggio: chi ha adorato il lavoro di Dominic Armato (Guybrush Threepwood) e Alexandra Boyd (Elaine) impazzirà nel risentire le loro voci, decisamente in gran spolvero. Per finire, anche la colonna sonora è stata “risuonata” per intero.
Rimane la possibilità, per chi vuole assaporare l’avventura così come era stata concepita in origine, di passare dalla “nuova” modalità HD a quella originale, con la sua grafica pixellosa, l’interfaccia SCUMM, i suoni e la musica originali. Peccato che nel remake si sia perso il sistema iMUSE, che cambiava la musica dinamicamente e in maniera incredibilmente fluida a seconda delle situazioni e dei momenti. I cambi di traccia ci sono ancora, ma sono molto più netti ed evidenti.
Ultima chicca, la presenza del commento audio da parte dei creatori della serie: Ron Gilbert, Tim Schafer e Dave Grossman. Sentirli scherzare e discutere di come è nato il gioco, di come sono stati pensati alcuni personaggi e alcuni elementi della storia non ha prezze. Consigliabile tuttavia ascoltarli solo dopo aver finito il gioco, così da gustarsi al meglio la “prima volta” e assaporare al meglio la seconda. E poi si sbloccano anche un po’ di artwork e bozzetti di sviluppo, pure quelli di grande interesse per chi ha giocato l’originale vent’anni fa.
Un solo, piccolo rammarico: perché sono stati tagliati i credit e la sequenza di apertura? Con loro sono sparite alcune battute, e soprattutto la possibilità di giocare l’originale in modalità “Lite”.
E comunque, tutto questo viene via per per dieci euro: un affare da non lasciarsi scappare, sia che abbiate adorato Guybrush Threepwood in giovane età, sia che abbiate la legittima curiosità di scoprire come mai tanta gente lo venera.