The Killer Inside Me

Anni ’50, Texas occidentale, piccola cittadina ordinata, caldo e afa, tempo che scorre lento, limonate fredde e canzonette alla radio, la Guerra è lontana, il benessere cresce.

Regia: Michael Winterbottom
Cast: Casey Affleck, Jessica Alba, Kate Hudson, Elias Koteas
Distribuzione: BIM

Anni ’50, Texas occidentale, piccola cittadina ordinata, caldo e afa, tempo che scorre lento, limonate fredde e canzonette alla radio, la Guerra è lontana, il benessere cresce. Tutti conoscono tutti, o almeno così credono. Perché non conoscono affatto, oltre la superficie, Lou, giovane vicesceriffo dall’aspetto tanto perbene, rispettoso e bene educato, anche se un po’ troppo riservato, in realtà un cuore di tenebra da far impallidire Paris Trout, un vero perverso, un freddo calcolatore, un sadico psicopatico. Amato dalle donne che pure nell’intimità tratta brutalmente, soprattutto durante i rapporti sessuali, stimato dai concittadini, svolge il suo lavoro con cura meticolosa. Nella cittadina di benpensanti piccolo-borghesi si stabilisce una giovane e bellissima prostituta (Jessica Alba), che senza volerlo innesca la deriva di Lou. Entrato in contatto con lei per proteggere un inetto rampollo di potente famiglia, l’uomo fa l’incontro fatale, che scatenerà demoni fino allora tenuti al guinzaglio. Pur fidanzato con la bella, dolce e succube Amy (Kate Hudson) e circondato dalla stima di colleghi e concittadini, Lou comincia ad architettare un piano per fuggire all’opprimente esistenza cui si sente condannato. Nella vecchia casa di famiglia in cui vive, dopo la morte del resto della famiglia, troppi fantasmi si aggirano. Nessuno sembra veramente conoscere chi ha di fronte, nessuno sa bene con chi ha a che fare, commettendo così tragici errori di valutazione, che portano ad una progressiva ecatombe. In tempi di assenza di esami del DNA e serie perizie balistiche, Lou riesce a far fronte ai crescenti sospetti con abilità, organizzando sempre nuove difese mentre altre gli crollano alle spalle, in una fuga verso il vuoto. Ma quanti trascinerà con sé? Momenti di grande violenza, priva però di emotività, irrompono nell’ordinata quotidianità della vita sdoppiata del protagonista, mentre intorno, con incredula lentezza, qualcuno comincia a dubitare, a indagare.

La sceneggiatura scritta dal regista/sceneggiatore John Curran, è tratta dal romanzo omonimo del “nerissimo” Jim Thompson, da poco ripubblicato dal benemerito Fanucci. Thompson è stato uno dei massimi esponenti della letteratura noir americana, insieme a personaggi mitici come James M. Caine, James Hadley Chase, David Goodis, cui oggi possiamo aggiungere anche James Ellroy (ma per il tipo di personaggio anche Bret Easton Ellis per il suo American Psycho) e Michael Connelly e Joe Lansdale, senza dimenticare Elmore Leonard e molti altri ancora, perché i confini di genere sono sottili e la letteratura di questo tipo ha avuto negli States il suo massimo splendore. E su tutti vegliano come numi tutelari Dashiell Hammett e Raymond Chandler. The Killer Inside me è la storia di una vera carogna senza pietà, forse un malato, un traumatizzato nell’innocenza dell’infanzia, segnato da precoci, oscure esperienze che balenano a tratti sotto l’apparenza più irreprensibile e antitetica, quella del custode della legge. Ma senza avanzare troppe ipotesi psicologiche o sociali, il film, fedelmente al libro, mette in scena una storia di ordinaria e ordinata follia, non alla maniera dei Fratelli Coen, per mostrare la normalità e anche la stupidità del Male, ma semplicemente la sua esistenza sotto mentite spoglie, in un racconto che somiglia quasi più a Stephen King, col suo orrore che si nasconde dietro le piccole cose, nei luoghi più inaspettati.