Jackass 3D

È da sette anni che i ragazzoni mai cresciuti di Jackass, inventori del marchio, hanno messo a punto la loro formula per fare soldi divertendosi.

Regia: Jeff Tremaine
Cast: Johnny Knoxville
Distribuzione: Universal

È da sette anni che i ragazzoni mai cresciuti di Jackass, inventori del marchio, hanno messo a punto la loro formula per fare soldi divertendosi. Infatti come criticare un gruppo di allegri compagnoni che passa la vita a ideare e mettere in scena situazioni assurde di ogni tipo, ai quali piace tanto stare in mutande, esibendo fisici pelosi e non proprio scultorei, sventolando il proprio pisello in faccia al mondo, giocando con pupù, pipì, vomito, come bimbetti dell’asilo? Commentando le performance di Johnny Knoxville e della sua banda si parla di furore anarchico, di decostruzione del modello cinematografico. Non esageriamo. Fin dall’inizio Knoxville e i suoi “sceneggiatori” hanno provato a spostare l’assicella del lecito sempre un po’ più in su e, visti i risultati, questa volta hanno pure aggiunto un 3D, qui però non particolarmente efficace, che enfatizza alcuni passaggi più “invasivi”, per lanciare contro lo spettatore materiali vari (ovviamente falli di gomma ma soprattutto cacca) e molti più efficaci rallenty. E se in un plastico raffigurante un paesaggio si erge una tondeggiante collina e da questa erutta una quantità di materiale misterioso, il rallenty successivo confermerà le ipotesi più scatologiche. I Nostri si fanno “introdurre” appropriatamente dalla mitica coppia di idioti in animazione, Beavis and Butthead. Poi si dà inizio alle scenette: ci si incolla mano/pancia o pancia/pancia con la super-colla, ci si strappa un incisivo legandolo con un filo ad una Lamborghini che poi parte sgommando, ci si da “il cinque” con un’enorme mano finta a molla, si beve il sudore altrui, raccolto attraverso un diabolico macchinario, si raggiunge l’apoteosi con un gabinetto chimico colmato di cacca (naturalmente dentro c’è imbragato uno di loro), che viene sparato stile bungee jumping e rimbalzando su e giù frulla ben bene tutto il contenuto. Poi si fronteggiano a mani nude, e con parti del corpo tenere, tori, bisonti, bufali, caproni, cani e anche un maiale (numero davvero inquietante), oltre che uno stuolo di api.

Ogni tanto, a interrompere il flusso degli “stunt”, c’è inserita qualche candid camera e qualche provocazione stile Borat, ma totalmente disimpegnata. In genere i nostri si fanno lanciare, catapultare, scaraventare attraverso spazio e oggetti da trampolini, fionde, forzuti giocatori da football americano, perfino dai reattori di un jet coi motori accesi. Amano inoltre farsi calciare pallonate nelle parti molli, si tirano addosso di tutto, anche serpenti e scorpioni, e suonano strumenti con orefizi impropri. Ma si faranno anche male sul serio, ogni tanto. Per essere politicamente corretti, fra i componenti della demenziale crew figurano un grande obeso e un nano. Sui titoli coda passa una carrellata nostalgica, alla “come eravamo”. Dirige Jeff Tremaine produttore televisivo che, oltre a dirigere i primi due film tratti dalla serie tv, insieme a Johnny Knoxville e a Spike Jonze ha creato il fortunato format, fenomeno cui inizialmente solo MTV aveva dato credito.