Trauma Center: New Blood

Siete pronti a giocare per l’ennesima volta all’allegro chirurgo digitale?

La serie di Trauma Center, nata su DS con l’episodio intitolato Under the Knife, è senza dubbio una delle più affascinanti, intriganti e originali tra quelle arrivate sulle piattaforme Nintendo negli ultimi anni. Disgraziatamente, però, il grande pubblico non se ne è ancora accorto e, forse anche per questo, in Nintendo hanno provato il “colpaccio” inserendo questo nuovo episodio sviluppato in esclusiva per Wii nel catalogo dei giochi della Touch! Generation. In realtà Trauma Center: New Blood con Wii Sports, Brain Training e Wii Fit non ha assolutamente nulla a che fare, visto che è saldamente edificato sulle fondamenta della tradizione videogiocosa della “vecchia scuola”.

Dietro a un comparto narrativo decisamente brillante, che questa volta racconta delle peripezie di due giovani medici (almeno inizialmente) confinati in un piccolo centro ospedaliero canadese, si nasconde infatti un vero e proprio puzzle game dai toni arcade, decisamente impegnativo e, a tratti, assolutamente esaltante. La meccanica di gioco di New Blood di fatto non è cambiata rispetto a quella di Under the Knife e di Second Opinion (i due episodi precedenti, pubblicati rispettivamente per DS e per Wii), ma questa volta è sposata a un sistema di controllo ancora più preciso, reattivo e affidabile.
Utilizzare il telecomando Wii come se fosse un bisturi o una siringa è ancora un’esperienza fresca e inedita, anche se la “scaletta” delle varie operazioni (soprattutto quelle “standard”) inizia a farsi piuttosto prevedibile.

Come impone la tradizione della serie, però, non mancano affatto delle vere e proprie sorprese, ovvero operazioni che si complicano all’improvviso e che chiedono di improvvisare dimenticandosi del solito mantra “disinfetta, incidi, estrai, richiudi”.

A dare una marcia in più a New Blood rispetto ai capitoli precedenti concorrono anche un comparto produttivo decisamente potenziato, con tanto di dialoghi recitati (in inglese) e schermate fisse che sembrano prese di peso da un buon manga e, soprattutto, l’inedita modalità di gioco incentrata sul multiplayer cooperativo. Volendo, infatti, è possibile chiedere una mano a un amico per superare le operazioni più complesse e impegnative, che non mancano affatto, come ovvio, visto il proverbiale livello di difficoltà della serie di Trauma Center.

Con il suo stile grafico minimale, disturbante e alieno al tempo stesso, la sua ottima colonna sonora decisamente d’atmosfera, il suo comparto narrativo piuttosto “impegnato” (almeno rispetto agli standard attuali del mondo dei videogiochi) e la sua meccanica di gioco collaudata ma ancora vivace, New Blood è quindi il miglior episodio della serie e, anche, uno dei titoli più brillanti tra quelli pubblicati da Nintendo in questo periodo natalizio. Un titolo, insomma, consigliato ai fan della saga e a chi è alla ricerca di un gioco “tradizionale” ma “nuovo” per il suo Wii. Gli unici che devono tenersene alla larga, anche se in Nintendo non saranno della stessa opinione, sono proprio i nuovi arrivati della Touch! Generation, anche se il sito ufficiale della Grande N dice il contrario.