Family Ski & Snowboard

Meglio la montagna o la comodità del proprio salotto?

Sin dal tempo della sua prima apparizione, la Balance Board di Nintendo ha stuzzicato la fantasia di molti videogiocatori. Fra i tanti voli pindarici partoriti, molti si sono soffermati sull’idea di un nuovo modo di intendere i giochi sportivi incentrati sullo sci o, meglio ancora, sullo snowboard. Oggi, a diversi mesi di distanza da quel controverso E3, possiamo tranquillamente asserire che la pedana bianca inclusa nella confezione di Wii Fit è perfetta per ricreare nei propri salotti la sensazione di “surfare” la neve e Family Ski & Snowboard non può fare altro che avvalorare tale tesi.

 

Proprio come il suo predecessore, questo buffo gioco di sci offre sia il canonico menù di selezione, sia la possibilità di scendere liberamente lungo il pendio, anche senza uno scopo preciso se non quello di lasciarsi ammaliare dai panorami e dai folli personaggi dislocati sulle 14 piste disponibili. Oltre a rendere viva la montagna, questi buffi sciatori sono indispensabili per dare il via a innumerevoli competizioni. Diverse icone presenti sulle loro testoline indicano, di fatto, la prova da superare e dopo aver scambiato quattro chiacchiere si inizia, ad esempio, una divertente discesa libera, uno slalom o, ancora, una gara a base di evoluzioni (half pipe se si opta per lo snowboard). Le prove, nella loro totalità, raggiungono il ragguardevole numero di 150 e riescono nell’intento di impegnare i provetti sciatori per un buon numero di ore. Oltre alla vecchia montagna e all’immancabile opzione multigiocatore, i ragazzi di Namco Bandai hanno pensato bene di inserire anche un nuovo picco, caratterizzato da panorami davvero suggestivi e dalla quasi totale assenza di strutture imputabili agli esseri umani. Come facilmente intuibile dal nuovo titolo, però, la novità più eclatante è rappresentata dalla possibilità di utilizzare, per scendere a valle, non solo gli sci ma anche il ben più “cool” snowboard. Una volta posizionati sulla Balance Board, indipendentemente dalla scelta iniziale effettuata, ci si ritrova a spostare il peso verso destra o verso sinistra al fine di dirigere il piccolo sciatore nella stessa direzione. Una trovata tanto semplice, quanto capace di dare una nuova dimensione ludica al titolo. Ad aumentare maggiormente lo spirito d’immersione ci pensano poi i due controller del Wii, adibiti al ruolo di bacchette. Basta riprodurre il reale movimento di spinta, quindi portando entrambe le braccia in avanti per poi avvicinarle di scatto verso il corpo, per acquisire velocità. Anche l’esecuzione dei vari trick si poggia sulle capacità “sensoriali” insite nell’innovativo sistema di controllo e un preciso scossone si traduce in una evoluzione coreografica, indispensabile per raggiungere un’ottima valutazione nelle prove di salto.

INDOSSATE GLI SCARPONI… LA MONTAGNA CI ATTENDE
Tutte quelle persone che non dispongono della pedana allegata al titolo Nintendo non hanno comunque di che disperarsi. Senza Balance Board, infatti, il sistema di controllo pensato dagli sviluppatori riesce ugualmente nell’intento di divertire sufficientemente il giocatore. Con i piedi ben poggiati sul pavimento, lo spostamento a destra e sinistra viene adibito, semplicemente, all’inclinazione del telecomando Wii e del Nunchuck. Tenendoli vicini al corpo basta, quindi, spostare il busto per dare la rispettiva direzione agli sci o, inspiegabilmente, anche alla tavola. Nonostante lo Snowboard si basi su meccanismi totalmente differenti da quelli propri dello sci, i ragazzi di Namco Bandai non hanno implementato un secondo metodo di controllo. In entrambi i casi, quindi, si deve sempre e comunque impugnare i due controller a “mo’ di bacchette”. Premendo il tasto “C” ci si posiziona, inoltre, a “spazzaneve”, in modo da eseguire slalom più ampi, mentre abbassando e ruotando di 90 gradi i polsi (quasi a voler avvicinare le due bacchette al corpo) si assume la posizione accucciata, utile per incrementare la velocità di discesa.

 

Sotto il piano squisitamente grafico, infine, l’ultimo progetto Atari non evidenzia nette migliorie rispetto al suo, comunque discreto, predecessore. Le stupide espressioni dei personaggi, che richiamano alla mente le produzioni animate giapponesi, strappano sorrisi ebeti a non finire, le piste innevate e i vari panorami offrono scorci tutto sommato piacevoli ma, soffermandoci sul numero di poligoni rappresentati a schermo, ci si accorge che il titolo non sfrutta a dovere le capacità della console Nintendo.