Il football americano si veste di arcade senza compromessi.
Dopo la vittoria della squadra d’acciaio (gli Steelers hanno ora sei vittorie su sette presenze nel “Super Sunday”) al recente Superbowl di Tampa contro i sorprendenti Cardinals, e dopo aver visto il buon Larry Fitzgerald vincere l’MVP nella festaiola cornice hawaiana del Pro Bowl, la nostra voglia di NFL è cresciuta in modo esponenziale. E se T.O. è stato invitato – gentilmente – a cambiare aria dai Dallas Cowboys, anche altri big hanno cambiato “jersey”, il tutto mentre i team si stanno preparando per i tanto attesi “workout” di primavera. Purtroppo, la NFL in tutte le sue “incarnazioni” videoludiche è saldamente nelle mani di Electronic Arts, avendo firmato anni fa il colosso di Redmond un contratto oneroso e pluriennale con la lega capitata dal Commissioner Roger Goodell.
Quindi, se vogliamo giocare a una simulazione di football NFL l’unico titolo disponibile è la ormai “storica” serie Madden NFL. Nonostante qualche tentativo alternativo (vedi il recente All Pro Football 2K8 di Take Two) il piatto, purtroppo, piange. E anche le “variazioni sul tema” proposte dalla stessa EA (l’ultima in ordine cronologico è NFL Tour) non sono servite a consolare l’appassionato, disperato dopo l’uscita di scena della meravigliosa serie NFL 2K di Take Two/Visual Concepts. Nel tentativo di invertire questo trend negativo Midway ha riesumato dalle ceneri la sua celebre serie NFL Blitz (l’ultimo episodio risale al 2006) che per l’occasione – e per vincoli contrattuali – si è trasformata in Blitz: The League II.
In poche parole, niente squadre griffate NFL, niente Brady, Moss, Roethlisberger e compagnia bella. In compenso potrete sperimentare la brutalità del football NFL in un’inedita versione “otto contro otto” (sono presenti più di una ventina di squadre), con bonus cruenti e pseudo “gamebreaker” da attivare e un buon numero di schemi da provare. Il titolo di Midway è assolutamente un arcade nel senso più puro del termine e non richiederà la conoscenza del “playbook” della propria squadra, né il perfetto “timing” tra QB e WR per effettuare un lancio.
È possibile completamente improvvisare sulla linea di scrimmage, indipendentemente dallo schema da voi selezionato, oppure placcare a più non posso spaccando costole e ossa varie in appositi mini giochi, o ancora dare sfogo alla vostra voglia di correre e schiacciare in meta ogni maledettissimo pallone ovale. Come nelle serie NFL Street di EA Sports, anche nel titolo di Midway è possibile accedere al famoso “gamebreaker”, chiamato per l’occasione “unleashed”: si tratta di una speciale barra di energia che si carica con giocate altamente spettacolari o con placcaggi cruenti. In questo modo i vostri giocatori diventeranno sia nella fase offensiva, sia in quella difensiva, dei veri “supereroi” capaci di prestazioni impossibili (come recita una nota pubblicità “Impossible is nothing”…). Rallentare il tempo o accelerare come un fulmine per spezzare la difesa avversaria è dannatamente bello. Il divertimento è assolutamente garantito, soprattutto nelle prime ore di gioco, anche se le sfide sono limitate a due giocatori, anche via Live/PSN.
Per fortuna Midway non si è limitata a proporre scontri al limite dell’impossibile ma ha cercato di coinvolgere l’appassionato con una modalità “Carriera” piuttosto solida, con un plot narrativo sorprendentemente interessante. Infatti, il giocatore sarà chiamato a vestire i panni di un novello “Deion Sanders” o di un “Mike Vrabel” della situazione, e sarà in grado di giocare sia in attacco sia in difesa. Il tutto è stato proposto con un taglio cinematografico e si rivela inaspettatamente piacevole (ci sono chiari riferimenti allo “Spygate” dei Patriots, per esempio). La parte manageriale, invece, si attesta su livelli discreti (simpatica la possibilità di “dopare” i propri campioni) ma non offre nulla di speciale.
Il comparto grafico non è nulla di straordinario ma riesce comunque a cavarsela dignitosamente, mentre l’Intelligenza Artificiale mostra qualche lacuna di troppo. Il vero difetto di Blitz: The League II risiede nella sua eccessiva ripetitività e monotonia: dopo qualche ora di gioco vi troverete a eseguire i soliti schemi, ad attivare i soliti bonus e a placcare nello stesso modo. E purtroppo, le limitazioni del multiplayer (come detto si può giocare solo in due, anche online) non aiutano a migliorarne la valutazione. Certo, è possibile utilizzare il proprio team sviluppato nella modalità carriera, ma onestamente ci aspettavamo qualcosa di più.