Peggle Dual Shot

Piccola confessione: la difficoltà maggiore nello scrivere questa recensione è stata accettare di ripiombare nuovamente nel tunnel di Peggle. Dopo averlo finito in ogni salsa possibile e immaginabile.

Piccola confessione: la difficoltà maggiore nello scrivere questa recensione è stata accettare di ripiombare nuovamente nel tunnel di Peggle. Dopo averlo finito in ogni salsa possibile e immaginabile, aver provato la versione Extreme rilasciata insieme all’Orange Pack lo scorso anno, aver scaricato e finito i due pacchi di livelli aggiuntivi (l’ultimo, Spring Fever, uscito giusto qualche giorno fa), riprendere l’avventura da capo è stato come ricominciare a bere dopo due anni di “sobrio”.

Perché Peggle, in qualunque sua incarnazione (PC, iPhone, adesso anche DS e prossimamente Xbox LIVE Arcade) è uno dei videogame più “addictive”, come dicono gli americani, che si siano mai visti. A metà tra il pachinko e il pinball, lo scopo del gioco è molto semplice: lanciare una pallina dalla parte alta dello schermo e lasciarla cadere fino in fondo, cercando di colpire tutti i “peg” arancioni che si trovano nel mezzo. Sembra facile, ma richiede una buona dose di fortuna e di abilità nel calibrare al meglio il tiro.

Ed è proprio questo mix di cose, unito a una serie di altre chicche, come i personaggi (e relative abilità) e i “challenge”, a rendere Peggle uno dei migliori titoli degli ultimi anni. Casual, certo, ma assai curato e bilanciato, con un gameplay che cattura in pochi istanti e che migliora andando avanti nel gioco. PopCap è riuscita nella non facile impresa di realizzare un’alchimia fatta di gratificazione, divertimento, semplicità e complessità.

I vari personaggi che si sbloccano man mano che si procede nell’avventura hanno “poteri” decisamente utili, e che si attivano colpendo i peg verdi del livello: la possibilità di lanciare due palline contemporaneamente, una più accurata predizione della direzione della pallina prima di tirare, auto-correzione della traiettoria e via di questo passo.Per la versione DS di Peggle quelli di PopCap non hanno certo lesinato: il gioco contiene infatti sia i livelli del primo Peggle che quelli del “seguito”, uscito qualche mese fa su PC, Peggle Nights. A questo si aggiungono anche dieci mappe progettate esclusivamente da Q Entertainment, quelli di Lumines, per un totale di centoventi livelli. Una volta portate a termine le varie avventure, avrete poi i novanta challenge da affrontare, ossia sfide con obiettivi ben precisi, di difficoltà crescente: finire un livello con un numero limitato di palline, realizzare un tot di punti, battere gli avversari controllati dal computer, ecc.Le differenze con la versione PC del gioco, grafica a parte (che comunque si mantiene su livelli più che buoni – del resto non stiamo parlando di DooM 4), sono sostanzialmente due: la prima è il Bonus Underground, una variazione sul tema flipper, con respingenti e gemme da raccogliere, che si attiva quando si colpisce per cinque volte di fila la pallina viola presente nel livello, e che normalmente serve solo a fare più punti.
La seconda è il modo in cui si controlla con precisione la direzione del tiro con lo stilo, ossia il Peggle Zoom, che su PC poteva essere eseguito con la rotellina del mouse. Su DS non risulta molto comodo, dato che il resto del gioco può essere controllato senza dover usare lo stilo, costringendovi così a un’operazione poco naturale. E che finirete quindi per non compiere.
E già che parliamo di difetti, l’altra grossa lacuna (che a onor del vero si ritrova però anche su PC) è la mancanza di multiplayer in wi-fi, che sarebbe invece stata una piccola chicca. L’unico modo per giocare in due è passarsi fisicamente il DS: non molto “next-gen”. Il multiplayer vero è rimandato a quest’estate, nell’incarnazione di Peggle su XBLA.Si ringrazia PopCap Games per averci gentilmente fornito la versione americana del gioco per la recensione. Al momento non è nota la data di uscita del gioco in Europa: vi terremo aggiornati.