Quanta spazzatura passa in TV?
Nei videogiochi il futuro del pianeta Terra raramente viene tratteggiato in maniera piacevole. Infatti non si contano le varie minacce più o meno aliene che pongono il giocatore dinnanzi ad un gravoso quanto eroico compito: quello di annientare le forze oscure. L’ennesimo apocalittico scenario è rappresentato questa volta, però, da un’orda di scalmanati e spassosi coniglietti bianchi, armati di un mortale stura-lavandini. I roditori partoriti dal genio di Michael Ancel sono tornati nuovamente a fare capolino e hanno pensato bene di monopolizzare i network televisivi di tutto il globo. Scelto il primo palinsesto televisivo disponibile, il giocatore si ritrova a fare zapping fra una moltitudine di programmi, contraddistinti da uno spiccato animo trash e totalmente incentrati sul sistema di controllo del Wii. Televendite di aspirapolvere dotati di antifurto, programmi di culinaria e trasmissioni sportive varie si traducono in piccole perle ludiche dannatamente spassose. Che si tratti di scuotere come degli ossessi il Telecomando, in modo da far volare in cielo il nostro coniglio, di puntarlo verso lo schermo per distruggere interi palazzi o di eseguire particolari movenze al fine di sgretolare pericolosi asteroidi, la noia raramente verrà a tenerci compagnia.
VARIETÀ CONIGLESCA
Ogni palinsesto, oltre a cinque prove pescate a caso fra le 65 presenti, propone sempre e comunque tre sfide legate ad una precisa meccanica di gioco. La prima è una vecchia conoscenza: un’esibizione live di un famoso brano musicale. Sulle note di un successo a caso della Top Flop bisogna, seguendo il più possibile il ritmo della canzone, dare un rapido scossone al Wii Remote e al Nunchuk, cercando di non perdere il tempo e prestando attenzione alle movenze richieste. I rimanenti programmi della giornata televisiva di Rayman sono rappresentati infine da uno spettacolo di ballo, dove non si deve far altro che muovere il bacino seguendo le indicazioni sullo schermo e un’improbabile sparatutto in prima persona ancorato a binari invisibili. Quest’ultimo, impreziosito da una regia tipica dei film di serie B (ma anche Z, se vogliamo), risulta davvero splendido e molte volte capiterà di mancare un coniglio vestito da dinosauro solo perché si è troppo presi dallo sgomento della scena.
UN GIOCO SVILUPPATO COL…
Terminate con successo tutte le varie prove elargiscono, oltre al canonico punteggio numerico, una serie di nuovi costumi per i nostri invasori pelosi. Capita così di dare vita, in apposita modalità denominata Pimp My Rabbids, ad un “conigliosauro”, ad un’assurda valchiria barbuta, o ancora ad un piccolo stralunato zombie, con tanto di scatola cranica aperta. Ogni nostra creazione può inoltre essere fotografata e inviata agli amici tramite la Wi-Fi Connection. La grande novità di questo terzo Rayman Raving Rabbids è rappresentata comunque dalla possibilità di utilizzare la pedana inclusa nella confezione di Wii-Fit. La totalità delle sfide presenti può essere affrontata anche mediante i controlli classici, ma con l’ausilio della Balance Board il divertimento assiste ad una incredibile impennata. Generalmente bisogna spostare il proprio baricentro per superare con successo le folli prove, ma in specifici casi il gioco ci chiede di poggiare i piedi sulla periferica, per permetterci di agire sui pedali dell’acceleratore e del freno della nostra scattante mietitrebbia o, addirittura, di adagiarci sopra le nostre natiche. I minigiochi incentrati su tale idea risultano senza dubbio alcuno i più divertenti dell’intero titolo. Immaginatevi seduti sulla pedana mentre cercate di stabilire un nuovo record nella discesa libera a cavallo di uno psicotico gnu e capirete quante risate può far nascere quest’ultimo Tv Party. Si ride molto, insomma, ma in alcune circostanze ci si diverte purtroppo per il motivo sbagliato. Non sono infatti sempre le sezioni ludiche a scaturire la risata, bensì l’idiozia intrinseca dei roditori allucinati. Alcuni minigiochi risultano meno riusciti di altri, ed anche l’innovativo sistema di controllo del Wii non sempre viene implementato con risultati eccellenti. A volte si ha infatti la sensazione che i nostri movimenti non vengano recepiti con la giusta reattività. Anche il comparto prettamente grafico, se analizzato con occhio critico, non riesce ad innalzarsi dalla mera sufficienza; quello che tiene a galla l’intero operato è ovviamente il suo stile, oramai vero e proprio marchio di fabbrica della serie.