Pokémon Versione Bianca e Versione Nera – Recensione

Dopo tre lustri, la serie di Nintendo legata ai mostriciattoli tascabili avrà ancora qualcosa da dire? [Review]

Anno nuovo, gioco nuovo dei Pokémon in uscita… è la natura dei piccoli mostri Nintendo. È più forte di loro: non possono mai restare a lungo lontano dalle luci dei riflettori. E non possiamo dargli torto, considerando le vendite milionarie in tutto il mondo e il successo smodato che raggiungono a ogni nuova edizione. Per lo meno, è uno di quei successi più che meritati, grazie alla capacità di riproporsi sempre fedeli alla tradizione e aggiungendo ogni volta qualche nuova diavoleria che dà una lucidata al pacchetto e lo rende sempre appetibile. Dopo oltre 15 anni di Pokémon è impressionante constatare come i vecchi fan siano ancora fedeli e come le nuove generazioni siano pronte per unirsi alle grasse fila degli appassionati.

Ci sentiamo di confermare il collaudato trend: il nuovo arrivato dei Pokémon (nelle due versioni Bianca e Nera) si dimostra ottimo per rinfocolare il sacro fuoco della passione nel cuore di un fan, nonché l’ideale per introdurre un neofita alla serie. Anzitutto, con queste due versioni si tagliano molti ponti col passato, si esplora la regione di Unima (inedita!) e si inaugura la quinta generazione di mostri tascabili. Il cambio generazionale rappresenta un’autentica chicca per tutti i Poké-allenatori che possono snocciolare a memoria dati e abilità di tutti i Pokémon in circolazione… almeno finora, perché in Bianca e Nera sono oltre 150 i teneri mostriciattoli inediti, mai visti prima e tutti pronti per essere catturati, potenziati e incrociati.

Chi è amante della serie avrà già l’acquolina in bocca all’idea di poter calcare i confini di una regione mai vista, sfidare gli allenatori migliori del gioco e poi passare a vedersela con sfidanti in giro per il globo nelle corpose modalità multiplayer online. Chi non fosse avvezzo, sappia che Bianca e Nera lo aspettano al varco e non si lasciano spaventare dalla mole dei capitoli passati. Fa parte della grandezza della serie: un principiante può partire dal capitolo che preferisce, facendosi le ossa nella lunga modalità in singolo e migliorando poco a poco, anche scambiando oggetti, Pokémon e pure tante informazioni con gli amici già esperti. In fondo il concetto alla base è sempre lo stesso sin dagli albori; nei panni di un allenatore in erba si collezionano deliziosi mostriciattoli fino ad allestire il gruppo più forte in circolazione. Ma che ve lo diciamo a fare… se non venite dalla Luna, la serie dovreste già conoscerla alquanto bene, anche se non vi foste armati di Poké-ball e non avete già fatto incetta di creaturine.

Dunque, anche a questo giro il nuovo arrivato si presenta in due versioni, distinte dalla presenza di un nutrito gruppetto di Pokémon unici. Stavolta, però, non si tratta dell’unica differenza. Infatti, in Bianca possiamo esplorare la Foresta Bianca, mentre in Nera abbiamo a disposizione la Città Nera. E persino la natura di questi ambienti è molto differente. Mentre la Foresta Bianca è pensata apposta per reclutare una valanga di Pokémon selvatici, la Città Nera è colma di agguerriti allenatori, l’ideale per fare incetta di punti esperienza e potenziare il nostro personale gruppetto di Pokémon. Quando, insomma, scegliete la versione da comprare, cercate di capire cosa preferite avere dalla vostra esperienza ludica.

E le novità non finiscono certo qui. Tanto per cominciare, da questo capitolo si è posta una maggiore attenzione alla caratterizzazione dei comprimari che assumono una tridimensionalità finora inesplorata. Poi, fatto ancora più rilevante, arriva una nuova modalità di duello, la Lotta Triplo, che prevede due squadre contrapposte di tre Pokémon ciascuna. La Lotta Doppio l’avevamo già collaudata in passato, ma ora con la Lotta Triplo si raggiunge una dimensione tattica da scoprire per benino. La posizione di ogni membro indica quanti avversari si possono colpire e i compagni possono scambiarsi di posto, al costo però di una mossa. Durante l’esperienza in singolo non sono tantissime le occasioni per fare pratica, giusto il minimo per le più accese sfide multiplayer.

Infine, non dimentichiamo che Versione Bianca e Versione Nera introducono una componente multiplayer cooperativa, grazie alla connessione locale. In pratica, due giocatori possono collaborare in un ambiente fatto apposta, l’Intramondo, dove affrontare speciali missioni e alcune fasi dell’avventura del giocatore ospitante.