Joe Danger Special Edition

Un po’ Super Mario, un po’ Trials HD, un po’ Excitebike. Scoprite nella nostra recensione di Joe Danger Special Edition in versione XBLA perché dovreste regalarvi questa piccola perla di piacere ludico.

Joe è un tipo facilmente riconoscibile: basso, un po’ rotondetto e dotato di un enorme nasone a patata che suscita subito simpatia. Non è il classico figaccione, questo è sicuro, e difficilmente ce lo si immagina sul sellino di una moto da cross. Eppure la professione di Joe è fare lo stuntman. Nonostante la sua forma rotondetta, si trova perfettamente a suo agio a saltellare da una rampa e l’altra, a eseguire i salti più assurdi e pure a farsi decine di chilometri impennato sulla ruota anteriore. Addirittura, mentre spicca il volo si distingue per la sua capacità nell’effettuare capriole e varie acrobazie a mezz’aria prima di atterrare e riprendere la sua corsa. Joe, insomma, è un personaggio ideale per fare il protagonista di un XBLA (già PSN) tanto scanzonato quanto quello di cui parliamo in questa sede.

Dal punto di vista del gameplay, Joe Danger ricorda a tratti Trials HD: anche in questo caso lo scorrimento è laterale, si controlla una moto e bisogna superare una serie di ostacoli. Le similitudini, però, finiscono qui: Trials richiede un controllo della moto precisissimo e risulta spesso frustrante, mentre Joe Danger è ben più permissivo e immediato. Se Trials HD obbliga a ripetere mille volte lo stesso passaggio solo per superare un ostacolo, Joe Danger spinge il giocatore ad affrontare il livello tutto di un fiato, e al massimo a ripetere la prova per scovare bonus nascosti. Infine, anche sotto il profilo tecnico ci sono differenze enormi: Trials HD è ambientato in livelli scuri, rischiarati da spettacolari neon, mentre Joe Danger è colorato e scanzonato. Riassumendo, Trials cerca di essere in qualche maniera verosimile, mentre Joe Danger è l’apoteosi della fisica impossibile, dei salti alla Super Mario, che si controllano in volo fregandosene abbondantemente di concetti come “inerzia” e “conservazione della quantità di moto”. E questo approccio funziona alla grande, perché permetterà a tutti di andare avanti senza grosse paturnie, sbloccando pian piano i tanti livelli che compongono il gioco, mentre regala ai più impallinati l’emozione di scovare tutti i segreti di ogni pista, cosa che obbliga comunque a una certa precisione con il joypad.

Le prove da affrontare ricordano molto i vecchi platform in 2D che tanto ci hanno rapito nell’era dello SNES e del Megadrive: raccogliere tutte le monete all’interno di un livello, piuttosto che tutte le lettere che compongono la parola DANGER. Ma anche cercare di colpire tutti i bersagli presenti o arrivare al traguardo entro un tempo limite. In certi casi si guadagnano nuove medaglie solo se si riesce a completare una pista senza mai interrompere la sequenza di combo, cosa che richiede una certa perizia. Non mancano poi dei livelli speciali che sembrano presi di peso da Trackmania, nei quali toccherà al giocatore spostare rampe e ostacoli vari e disporli in maniera da poter completare la sfida.

Una volta completati i tracciati “standard”, è il momento di gettarsi nella novità della versione Special Edition, cioè la sezione “Laboratorio”, una serie di 50 piste con difficoltà superiore alla media e veramente frenetiche. Ovviamente, tutti i vostri punteggi verranno salvati sulle classifiche online, così da scoprire al volo se qualcuno dei contatti su Live ha osato superare il vostro record. Decisamente divertente, ma se non vi bastasse, potrete sempre ripiegare sulle tipiche modalità competitive, che si sono rivelate piacevoli anche se non all’altezza del single player.Joe Danger mi è piaciuto da matti: semplice, immediato e capace di tenere incollati allo schermo, tanto che spesso è stato difficile trattenermi dal desiderio della classica “ultima partita prima di dormire”. E una volta sbloccato tutto, c’è ancora da divertirsi, fosse solo per scalzare qualche malefico amico dalla prima posizione in classifica.