Darksiders II – Recensione

Morte cavalca il lancio di Wii U seminando distruzione anche tra i fan Nintendo. Riuscirà a centrare l’obiettivo con un’uscita così tardiva? La risposta nella recensione di Gamesvillage.it!

Darksiders II è un action di proporzioni notevoli, vasto mica male e stracolmo di luoghi tenebrosi pieni di mostri d’ogni stazza e forma. Tutto nella norma, aggiungerei, visto che su console mica scarseggiano gli action fantasy esagerati. Ma in Darksiders II colpisce il fatto che a fare da protagonista è il più famigerato tra i quattro Cavalieri dell’Apocalisse: Morte. O meglio, colpirebbe… solo se non conoscevate già il primo capitolo, dove si calzavano i panni muscolosi di Guerra, un altro Cavaliere che proprio non le manda a dire. In ogni caso, il protagonista è proprio come ve lo aspettate; Morte è cupo, tenebroso, sardonico, affilato, velocissimo con la falce e accompagnato da un inseparabile stallone che emerge dal terreno al suo comando e di un corvo nero come la pece, pronto a indicare la via giusta. Bello il personaggio, belle le ambientazioni e bello il gioco in generale, diviso equamente tra tanta esplorazione farcita di enigmi ambientali e battaglie contro nemici ferocissimi da abbattere con chirurgica perizia, piroettando per il campo di battaglia, colpendo rapidi con i falcetti o un martellone gigantesco.

In realtà, chi scrive ha preferito di gran lunga il primo capitolo della saga a questo secondo, che sembra più dispersivo che vasto, più diluito che trascinante. E a dirla tutta, Darksiders II è arrivato con una serie di bug e seccature tecniche che magari non inficiano la qualità generale, ma che personalmente non mi sono piaciute affatto. Detto questo, per una recensione dettagliata di Darksiders II vi rimando alla prova su PS3 dell’ottimo Tmb, che ne è rimasto entusiasta e che spiega ogni cosa per benino. Perché di fatto la versione Wii U è identica a quella uscita in precedenza; sì, identica ma con l’aggiunta del DLC “Argul’s Tomb” e di quattro pacchetti speciali: Death Rides, Angel of Death, Shadow of Death e Deadly Despair. Il gioco è lo stesso, con qualche qualità inedita – sia negativa che positiva – che andiamo tosto a spiegare.

Nella sua forma Mietitore, Morte è ancora più terribile… peccato che la pacchia sia di breve durata.

Prima dell’arrivo di Wii U e Darksiders II nei negozi, ce l’hanno menata a lungo sulla bellezza della versione Wii U, sulla potenza della macchina e sulle possibilità offerte dal touch screen del GamePad. Wii U sarà pure una console di ragguardevole potenza, ma non si spiega come abbiano potuto ottimizzare (?) la versione Wii U lasciandoci frequenti caricamenti, una fluidità incostante, problemi di compenetrazione poligonale e la tendenza a bloccarsi del tutto, proprio nel bel mezzo di un’epica battaglia contro il boss di turno. Resettare il Wii U e ricominciare daccapo non è mai una pratica che faccia impazzire di gioia.

Ho anche notato che Morte riesce pure a incastrarsi negli angoli mentre nuota sott’acqua; il gioco non va in freeze, è vero, ma il risultato è lo stesso, con i controlli che diventano inerti e inutili. Dopo un po’, la prospettiva di tuffarsi in acque profonde è diventata una specie di incubo. Vero è che ho provato il gioco prima dell’uscita ufficiale e ciò significa che gran parte dei problemi qui sopra possono essere risolti con una patch subito disponibile. Difficile, però, affidarsi a una previsione e non si può far finta di nulla, aspettando un’azione correttiva con ottimismo gratuito.

Uno dei temutissimi passaggi in acqua. Resterà di nuovo bloccato in un angolino?!

Discorso diverso – in positivo – va fatto per l’impiego del Wii U GamePad, che in effetti aggiunge un pizzico di comodità e snellisce i tempi morti dell’esperienza. Di base sullo schermo del controller campeggia la mappa tattica del dungeon o del territorio che si sta esplorando. Sembra una cavolata, ma il fatto di non dover richiamare la mappa entrando nel menu principale risparmia secondi e, soprattutto, non fa scadere il ritmo dell’esplorazione; a maggior ragione in un gioco dove le pagine del menu si caricano lente (com’è possibile che non sia istantaneo! Da non credere). Con un colpetto sullo schermo tattile si accede pure all’inventario, dove è possibile equipaggiare al volo l’ultima scoperta. Inoltre, sempre sullo schermo del controller, c’è una pagina dedicata alle abilità, per rimpiazzare quelle che non servono o anche proprio per attivarne al volo una, tipo la Stretta Mortale o la Pistola. L’unico problema è che non si possono modificare abilità in battaglia, nel pieno dell’azione, staccando una mano dai comandi d’attacco o dallo stick del movimento; quindi quest’ultima trovata è interessante ma imperfetta.

A conti fatti, il Wii U GamePad è stato sfruttato bene e anche se non rivoluziona l’esperienza, aggiunge qualcosa di buono senza levare nulla. Poi oh, se avete apprezzato Darksiders II su qualsiasi altra piattaforma, non c’è alcun motivo per cui vorreste giocare con l’edizione Wi U, tanto che nemmen ci sono Obiettivi e Trofei!