Una collezione di figurine adorabili arriva su Nintendo 3DS, con lo zampino di Nintendo. Nella recensione di Gamesvillage.it vi spieghiamo perché non dovreste resistere alla tentazione.
A chi non piacciono le figurine? Anche senza essere dei collezionisti compulsivi – come molte delle bestioline redazionali – raccogliere figurine adesive e appiccicarle all’album è uno dei piccoli piaceri che vengono da lontano e che sempre hanno incantato grandi e piccini. Ora, applicate questo concetto al nuovo Paper Mario sviluppato dal team di Intelligent Systems e ottenete di base un gameplay semplice, accattivante nelle premesse, pieno di idee fantastiche che capitalizzano sull’idea iniziale, creando un Regno dei Funghi classicissimo eppure originale e scoppiettante di trovate.
Tuttavia, chi avesse seguito la serie dei Paper Mario sin qui potrebbe restare spiazzato dal cambio di rotta, perché Sticker Star si lascia alle spalle gli elementi da GdR, per sposare a pieno titolo la filosofia dei platform e delle avventure. Niente più comprimari molto caratterizzati, niente alleati e compagni d’avventura con cui condividere peripezie e battaglie, basta con lunghi dialoghi e sequenze narrative. La “trama” somiglia più a un canovaccio stile Super Mario, sacrificata sull’altare dell’esplorazione, delle piattaforme e delle battaglie contro Goomba, Koopa e Tipi Timidi in quantità. A me, personalmente, è spiaciuta l’assenza di un intreccio solido e appassionante, ma il viaggio è stato comunque da sorriso ebete stampato in faccia per più di trenta ore complessive, a perdermi tra i soliti mondi marieschi, tutti reinventati con un estro in stato di grazia. C’è il mondo del deserto, quello della lava, quello dei prati fioriti, la casa infestata dai Boo, il castello di Bowser… roba vista e stravista – ne converrete – ma allora com’è che sembra tutto così brillante e originale? Merito dei ragazzi di Intelligent, supervisionati da Nintendo, che sono stati capaci di servirci il “solito” piatto, con l’aggiunta di spezie sconosciute e prelibate.
Di più conosciuto e collaudato, invece, c’è il rapimento di Peach da parte di Bowser, a ‘sto giro in concomitanza con un evento speciale, la Sticker Fest, che celebra il passaggio della cometa Sticker sul Regno dei Funghi e la possibilità di esprimere desideri. Arriva Bowser, la stella si spezza in tanti frammenti e gli sticker Reali finiscono sui capi dello sputafuoco e dei suoi peggiori scagnozzi. La sticker Corinne ingaggia Mario per una lunga missione alla ricerca dei frammenti e delle corone speciali. Un mero canovaccio si diceva, e così è. Ma la parte divertente resta il viaggio, equipaggiati con un album per raccogliere adesivi di tutti i tipi, ritagli e oggetti speciali, da appiccicare dentro scenari di carta da strabuzzare gli occhi, meglio se con il 3D attivato e tarato al massimo.
Dunque gli sticker (gli adesivi) sono l’elemento cardine che vivacizza il nuovo mondo in carta e cartoncino di questo Paper Mario su 3DS, da usare in battaglia e pure nella risoluzione di tanti enigmi ambientali. Negli scontri, a dirla tutta, non si può attaccare se non attraverso gli adesivi, sticker di stivali, martelli, fiori di fuoco, funghi colorati e oggetti d’uso quotidiano, trasformati in carta appiccicosa grazie a uno speciale negozio. Mario può usare un adesivo a turno a seconda della circostanza, ricordando che i martelli sono per lo più inutili contro Koopa alati, mentre uno stivale non corazzato è dannoso se usato su di un Koopa con le punte sul guscio. Con 96 sticker da battaglia e 64 oggetti speciali dai folli poteri, state sicuri che la varietà è garantita. La strategia di base è poi amplificata dall’uso del Girasticker, una slot machine a tutti gli effetti; imbroccando tre simboli identici si potranno impiegare fino a tre adesivi in un solo turno, nel tentativo di eliminare i nemici in una passata e incassando una valutazione “Perfetta” con conseguente cascata di monetine sonanti.
Gli sitcker sono anche fondamentali per gli enigmi, alcuni da risolvere per forza con uno specifico adesivo, altri invece più discrezionali. Meglio se entro un attimo nei dettagli: ad esempio, quando Mario si imbatte in una cascata ghiacciata, per poterla sciogliere deve ricorrere allo sticker della stufetta elettrica che scalda lo scenario e permette il passaggio al nostro eroe; nessun altro oggetto può sostituire la stufetta, e se il giocatore non ci arriva o non ha scovato l’oggetto, non c’è modo di proseguire. Il mancato ritrovamento può dare il via a una lunga sessione di prove ed errori, anche fino alla frustrazione. Detto questo, con un minimo di attenzione e la voglia di esplorare anche scenari già visti alla ricerca di segreti e segretucci assortiti, è difficile incastrarsi davvero, avvalendosi di un pizzico d’intuito. Accanto a questi casi, ce ne sono altri dove l’acume può trovare un più libero sfogo. Contro il gigantesco Marghibrico che fa da boss al mondo desertico, l’oggetto Mazza da Baseball può davvero fare la differenza, solo che non è obbligatorio e il boss può essere sconfitto con gli adesivi (tanti) a disposizione. In questo caso, ci sono indizi che alludono alla mazza in questione, ma è il giocatore a scegliere la tattica a lui più congeniale. In ogni caso, Sticker Star resta un’esperienza impegnativa, con punte anche elevate in occasione degli enigmi a senso unico e pure delle durissime battaglie con i boss, bestiacce nere che non lasciano scampo a un Mario poco concentrato e povero di adesivi.
Saprà anche di già visto, ma quanta classe!
Sticker Star, però, possiede due caratteristiche speciali che fanno dimenticare i momenti di incertezza e quelli passati a correre avanti e indietro per rimpolpare la collezione di adesivi. In primis, è sorprendente. A ogni svolta riesce a stupire con piccole e grandi trovate, che sia una caccia ai fantasmi, la storia di un Toad viaggiatore, i fugaci avvistamenti di un Luigi sullo sfondo o i problemi di un Torcibruco sfortunato: il lungo viaggio per il Regno dei Funghi fino alla fortezza di Bowser è uno di quelli più riusciti, più spassosi e più folli di sempre. E poi, appunto, diverte. Sticker Star coinvolge in un lampo nella collezione degli adesivi, porta a esplorare ogni anfratto alla ricerca del più improbabile passaggio segreto, spinge a provare ogni sticker esistente, anche solo per capire l’effetto che fa. Su Nintendo 3DS, Paper Mario: Sticker Star ha trovato una nuova dimensione, accessibile, meno GdR, più avventura e piattaforme, sempre meravigliosa e coinvolgente al punto giusto.