Donkey Kong Country Returns 3D – Recensione

Donkey Kong Country Returns è un gioco a piattaforme con Donkey Kong protagonista (ovvio!), uscito anni fa su Wii, a opera di quegli autentici maestri che si vantano di lavorare sotto il nome di Retro Studios. Gli stessi, per dire, che hanno sviluppato la trilogia di Metroid per conto di Nintendo su GameCube. Alla prova dei fatti, sono riusciti a creare un autentico capolavoro platform con un unico piccolo neo: Country Returns è difficilissimo. È uno di quei giochi che non ti perdona la minima svista, per non parlare di un salto sbagliato o di una distrazione bella e buona. Non è che il gioco sia sadico, perché non lo è, e non è mai ingiusto; solo richiede concentrazione, dedizione e un atteggiamento positivo che dall’ennesima morte tragga più forza per il tentativo seguente.

A dirla tutta, si parte proprio in salita e la curva di difficoltà è ripida non appena il nostro gorillone mette il muso fuori dalla sua capanna. Chi glielo fa fare? Ma perbacco, qualcuno ha trafugato tutte le sue banane e il responsabile la pagherà cara! E Donkey Kong non è un eroe nel vero senso del termine. È un gorilla, grosso e irascibile. Abita su di un’isola tropicale piena zeppa di banane e gli piace poltrire e mangiare, mangiare e poltrire. Se qualcuno avesse da ridire, si prenderebbe uno sganassone e finirebbe lì. Invece, ecco che dal vulcano dell’isola arrivano degli spiriti inquieti (e un po’ incauti) che decidono di farsi nemico proprio il nostro burbero gorilla. Donkey Kong non le manda a dire e parte di corsa alla ricerca delle sue banane e di una giusta vendetta da somministrare con trasporto. E le capacità per tener fede ai propositi non mancano al nostro, abile com’è nel correre sulle quattro zampe, rotolare travolgendo ogni nemico sul suo cammino, saltare in testa a granchi e calamari, e distruggere pietre con le possenti braccia. Ma l’isola è un posticino tanto brillante quanto mortale: la vegetazione lussureggiante e le amene spiaggette nascondono baratri infiniti, punte acuminate e squali salterini. Con un minimo di pratica e una buona dose di attenzione si può guadagnare il traguardo in breve tempo, ma il percorso è disseminato pure da segreti in quantità; le lettere che formano il nome di “Kong” andrebbero strappate dai luoghi più insidiosi, e poi ci sarebbero dei pezzi di puzzle nascosti in anfratti, livelli bonus, dentro casse e forzieri. I segreti sono accessori, ma è un fatto che individuarli tutti resta una soddisfazione mica da ridere. Quindi, gli stage che di per sé si potrebbero affrontare di volata con un ritmo frenetico, in realtà possono essere esplorati da cima a fondo. E se non trovate tutti i pezzi di puzzle alla prima passata, basta acquistare il pappagallo Pagal dal negozio del vecchio Cranky, per farsi dare una mano.

Se è vero che la difficoltà rimane elevatissima, è altrettanto vero che i mezzi per semplificarsi la vita ci sono. Dal negozio sono acquistabili per poche monete-banane dei palloncini rossi (le classiche vite extra), i palloncini verdi (che salvano Donkey dai voli nei baratri), un cuoricino che si aggiunge ai tre di base, una pozione che rende immortali per breve tempo e persino una chiave d’oro che sblocca il livello extra, presente in ciascuna delle nove ambientazioni. Chi avesse giocato l’originale Wii, si accorgerà di alcune discrepanze: nel “vecchio” Country Returns, infatti, il nostro Donkey possedeva solo due cuoricini e gli ambienti erano otto soltanto. Sì, perché su 3DS non è arrivato un semplice remake ma un’edizione più spettacolare che mai. Se proprio si volesse, si potrebbe selezionare la modalità Classica e rivivere la stessa esperienza dura e pura del Wii, ma volendo è ora disponibile una nuova, in cui al giocatore è concesso un margine d’errore superiore. Poca roba, intendiamoci. Giusto il minimo sindacale per non avere la tentazione – forte – di lanciare il 3DS per la frustrazione. Però funziona, e, se amate i platform, Country Returns 3D offre un’impareggiabile esperienza, stracolma di trovate e chicche stilistiche. Il livello al tramonto, per dire, dove si controlla la silhouette di Donkey Kong, stagliata su di un cielo rosso, è una visione meravigliosa che sugli schermini 3DS rende da non poterci credere.

La varietà è assicurata da certi mezzi cui il gorilla può ricorrere per superare gli ostacoli. Intanto, basta trovare un barile “DK” perché Diddy Kong si unisca alla missione. Il piccolo scimpanzé si issa sulle spalle di Donkey e attiva il suo jetpack dopo ogni salto per guadagnare qualche metro prezioso. E poi, basta saltare in groppa al rinoceronte Rambi per una corsa sicura attraverso spunzoni, abbattendo pure ostacoli rocciosi come se non ci fosse un domani. Infine, ci sono sezioni a perdifiato da attraversare a bordo del carrello di una miniera o di un razzo… e qui si consumano palloncini rossi a profusione, per via di percorsi cattivi dove ostacoli mortali ti corrono a incontro a velocità smodata; immaginate cosa dev’essere raccogliere bonus e oggetti nascosti, mentre si attraversa una miniera a bordo di un piccolo carrello sprovvisto di freni! Completare le nove ambientazioni di Country Returns 3D non è uno scherzo, ma lungo la strada non mancano mai momenti di pura esaltazione, di beato stupore e grande divertimento. Giochi così densi di idee e trovate scoppiettanti ce ne sono pochi. Approffittatene.