New Super Luigi U – Recensione

La casa di Kyoto, per tradizione, ama fare le cose a modo suo e possibilmente in maniera differente dagli altri. Questo vivere in un mondo tutto suo le consente di proporre delle idee originali e magari anche rivoluzionarie (vedi il telecomando Wii), ma spesso fa anche sì che la grande N si ritrovi in ritardo o spaesata rispetto alle tendenze del mercato. Sull’online arranca sempre un po’, ad esempio, e solo da poco si è aperta alla distribuzione digitale e al concetto di contenuti scaricabili extra, che ormai vanno per la maggiore sulle altre piattaforme. Il recente Fire Emblem Awakening, in questo, si è dimostrato abbastanza in linea con il mercato generale, grazie a una serie di personaggi e scenari extra per rimpolpare il già generoso gioco originale. Quanto fatto con il qui presente New Super Luigi U, però, appartiene più a quella parte di Nintendo che ama – appunto – fare le cose a modo suo: chi ha precedentemente acquistato New Super Mario Bros. U, può scaricarlo già da qualche giorno in digitale dall’eShop; altrimenti, il 26 luglio verrà anche venduto confezionato in negozio. Ma non è tanto il proporlo in versione digitale extra o stand alone su disco a fare di New Super Luigi U, un fenomeno curioso, quanto il suo essere una total conversion del gioco originale.

PIÙ ALTO, PIÙ VERDE, PIÙ TOSTO
Quanto offerto da New Super Luigi U è, infatti, la stessa mappa di gioco di New Super Mario Bros. U, ma popolata da 80 e passa livelli completamente riprogettati da zero. Gli elementi grafici di base sono quelli di sempre (più qualche novità), ma il risultato, GamePad alla mano, è veramente molto diverso e assai più impegnativo. Tanto per cominciare, Luigi non è come suo fratello: salta molto più in alto e ha una corsetta extra “in sospesione” che ricorda quella di Yoshi, in grado di fargli compiere balzi e tripli balzi vertiginosi; inoltre, ha un’inerzia ben maggiore che lo porta a essere più “scivoloso” e quindi più complesso da gestire con precisione. Diciamo che la mattina sulle scarpe invece del lucido, ci passa il burro… A rendere più pepate e frenetiche le cose ci pensa poi il timer: ogni livello comincia con soli 100 secondi a disposizione, il che costringe spesso a correre per arrivare alla fine prima dello scadere del tempo.

A dare una speranza ai giocatori è la notizia che i livelli tendono a essere mediamente più brevi di quelli del gioco originale; a gettarli nello sconforto, invece, ci pensa la loro architettura, palesemente diabolica e pensata per dare filo da torcere anche a chi mangia pane e Star Road a colazione. Per fare qualche paragone marioso, diciamo che non si arriva ai tremendi e ingiusti picchi barocchi rappresentati dai The Lost Levels per NES, ma sicuramente quello qui proposto rappresenta il set più impegnativo da diversi anni a questa parte. Arrivare vivi alla fine di ogni livello richiede concentrazione e maestria, riuscire a raccogliere tutte e tre le monete stella, o superare i livelli segreti è invece un’impresa degna della pazienza di un monaco tibetano o di un funambolo del pad. Volendo, poi, oltre a Luigi, si possono anche indossare i panni del Ruboniglio, che ha il non piccolo vantaggio di essere invulnerabile ai nemici, ma anche lo svantaggio di non poter usare alcun tipo di tuta o potenziamento (oltre, ovviamente, al suo cadere nei baratri tanto quanto il baffetto in verde…).

Come chicca extra, per festeggiare questo anno di Luigi, ogni livello contiene almeno una raffigurazione dello stesso più o meno nascosta: c’è lo sprite a 8-bit usato come adesivo, la sua testa che fa da polena alla nave di Bowser, il volto trasferito in qualche curioso elemento del fondale e via discorrendo, in una carrellata autocitazionista che accompagna tutto il gioco. Piccole cose, sia chiaro, che però strappano un sorriso, tra un’imprecazione e l’altra. Nel complesso, inteso come DLC, New Super Luigi U è veramente ciccioso e Nintendo, dotandolo di una mappa nuova e un nuovo stile grafico, avrebbe tranquillamente potuto vederlo come un gioco completo tutto nuovo (ed è un po’ quello che alla fine ha anche fatto, considerando l’edizione fisica che non necessiterà di New Super Mario Bros. U…). L’esperienza generale, però, è anche un pizzico diversa: sicuramente più impegnativa e anche dotata di un ritmo più adrenalinico, dato dal continuo scoccare dei secondi. Che sia un bene o un male dipende anche un po’ dai gusti personali: questo Luigi concede meno al giocatore che ama riflettere ed esplorare, ma offre molto di più a chi non solo voleva altri livelli mariosi, ma li voleva ben più crudeli e tosti. Ciò che è impegnativo e gustoso per alcuni, rischia qui di diventare frustrante e ingiusto per altri.