Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX – Recensione

Kingdom Hearts

Dopo la pubblicazione di Kingdom Hearts HD 1.5 ReMIX (qui la nostra recensione), siamo qui finalmente a discorrere di Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX, ovvero un remaster per PlayStation 3 che contiene Kingdom Hearts II e Kingdom Hearts Birth by Sleep nelle versioni Final Mix, oltre a tutti i filmati di Kingdom Hearts Re:coded. Esattamente come la raccolta che lo ha preceduto, anche Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX balza qua e là sulla linea temporale della saga, proponendo contenuti che possono essere goduti nella loro interezza solo avendo ben presente il respiro completo della celebre serie action-JRPG nata dal felice matrimonio tra Square Enix e Disney. In questa sede tocca giudicare la bontà della conversione, più che la qualità dei singoli titoli in sé, sulla quale non è lecito farsi troppi dubbi, visto che stiamo parlando di videogiochi che hanno fatto la storia e che hanno (giustamente) colpito il cuore di milioni di appassionati in tutto il mondo. Tutto ciò in attesa di capire come sarà Kingdom Hearts III, il terzo capitolo previsto in uscita sulle nuove console e che riprenderà le fila della trama principale, dopo un giro quasi imbarazzante di spin-off di ogni tipo.

Cominciamo col dire che la presenza del suffisso Final Mix sta a indicare la presenza di un botto di nuovi contenuti (una nuova difficoltà, vagonate di armi, abilità accessori, boss e financo un mondo da esplorare), finora esclusivi del mercato nipponico e che rende appetibile l’acquisto di questa riedizione anche ai fan della serie che hanno già consumato gli originali in lungo e in largo. Va da sé che il pezzo forte del lotto sia Kingdom Hearts II, che è quello che ha maggiormente beneficiato del lavoro di restyling, anche perché i materiali di partenza erano di per sé più che buoni. Certo, non è possibile pretendere di ritrovare a schermo la stessa qualità di un titolo nativo per PS3, ma il particolare stile grafico adottato da Square Enix all’origine pare aver retto bene l’urto nonostante il passare degli anni, grazie anche a un sapiente utilizzo dell’antialiasing e all’upscaling della risoluzione grafica, qui fissata su quei 720p che – salvo rarissimi casi – ha rappresentato lo standard lungo tutta la vita di PlayStation 3. Semmai, proprio come nel caso di Kingdom Hearts HD 1.5 ReMIX, resta qualche rammarico per il fatto che gli sviluppatori hanno concentrato tutti gli sforzi sul porting grafico, senza aggiustare tutte quelle piccole imperfezioni che caratterizzano i titoli originali, su cui spicca una telecamera ancora oggi difficilmente gestibile negli spazi stretti e che ha la tendenza a divagare eccessivamente dal focus dell’azione.

Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIXUn problema, quello della visuale, che affligge ancor di più Birth By Sleep, il secondo titolo giocabile di Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX. Il motivo è evidente: il gioco era stato pubblicato su PSP ed era quindi stato pensato per la fruizione su una console portatile. Lo sforzo tecnico per portare gli asset grafici dell’originale a 720p è stato notevole e si può dire portato a termine con successo, ma la differenza con Kingdom Hearts II resta comunque visibile, anche perché il numero di poligoni non è stato ritoccato in maniera sostanziale. Birth By Sleep resta ancora oggi uno degli spin-off meglio riusciti della serie (forse addirittura il migliore), ma in questa riedizione in HD mi sarei aspettato almeno un ripensamento dell’interfaccia, già non proprio amichevole su PSP e qui ancor più faticosamente digeribile, sapendo di avere tra le mani un pad come il DualShock 3 che avrebbe offerto qualche possibilità in più di adattamento.

Chiude il cerchio dei contenuti Re:coded, non presente in forma giocabile ma che fa da contenitore di tutte le scene di intermezzo del titolo pubblicato all’epoca su Nintendo DS. Anche in questo caso l’opera di ristrutturazione è stata importante: due terzi dei contenuti sono sostanzialmente nuovi e le cutscene non solo sono state riviste dal punto di vista grafico, ma si avvalgono di un inedito doppiaggio. Certo, alla fine della fiera si tratta solo di filmati da guardare, ma rappresentano un ottimo diversivo per “staccare” dalle furibonde fasi di gameplay degli altri due titoli presenti nella raccolta.