Il nuovo dollaro d’onore di Techland.
Dopo lo scivolone di Call of Juarez: The Cartel, i polacchi di Techland sono tornati, con la supervisione di Ubisoft, all’ambientazione western. Contenti? Personalmente lo sono. L’altra buona notizia è che Call of Juarez Gunslinger sarà disponibile in formato digitale per Xbox 360, PS3 e PC (in questo caso, sarà anche in versione retail) il prossimo 23 maggio, al prezzo di 1.200 Microsoft Point o di 14,99 euro.
La trama di Gunslinger attinge a piene mani dal genere spaghetti western, mettendo il giocatore nei panni di un cacciatore di taglie in stile Clint Eastwood, sulle tracce dei fuorilegge più famosi della Storia. Saloon, verdi praterie, piombo fumante in quantità industriale, miniere d’oro, treni e diligenze da difendere non mancheranno, nella nuova incarnazione di Call of Juarez.
CACCIA AI BANDITI
La sceneggiatura di Gunslinger si distacca in modo netto da quella dei precedenti capitoli, ma tra un Billy the Kid e un Butch Cassidy, i duelli all’ultimo sangue saranno sempre protagonisti, nonché strutturati in missioni frammezzate da spettacolari flashback.
Come FPS, il titolo di Techland non si discosta dal canovaccio tipico del genere, pur presentando piacevoli variazioni sul tema, quali la possibilità di rallentare il tempo o di sbloccare skill tree (sono tre: Gunslinger, Trapper e Ranger) per migliorare le abilità dell’eroe. Le sparatorie si annunciano frenetiche e spettacolari, il ritmo di gioco elevato e i personaggi ben caratterizzati: insomma, gli ingredienti per un buon gioco sembrano esserci.
Le modalità disponibili sono sostanzialmente due: Story e Arcade. La prima è una campagna da giocare d’un fiato; la seconda propone singoli livelli stracolmi di banditi da eliminare, per sfide ad alta concentrazione di adrenalina e piombo. Dopo ogni scontro a fuoco, in base ai colpi andati a segno e alle combo realizzate, si guadagneranno dei punti esperienza che potranno essere investiti per sbloccare bonus e abilità. Oltre al rallentamento del tempo, è consentito schivare le pallottole dei nemici utilizzando lo stick analogico, il tutto sempre in perfetto “bullet time”. Quando si rallenta il tempo, gli avversari saranno evidenziati dal colore rosso e si potranno ottenere secondi preziosi, necessari per prendere la mira e inanellare sequenze infinite di uccisioni. In Gunslinger è fondamentale, comunque, trovare una copertura in modo da avere il tempo necessario per ricaricare le proprie sei colpi e recuperare salute. L’Intelligenza Artificiale dei banditi guidati dalla CPU, infatti, si diverte a stanare il giocatore ed è difficile restare accovacciati per più di una decina di secondi dietro un riparo prima di essere sfiorati o colpiti dai proiettili di un cecchino. Nel complesso, il sistema di controllo dei pistoleri sembra funzionare, anche se in alcune situazioni si rivela un po’ meno agile di quanto mi sarei aspettato.
WESTERN E CARTOON
Per quanto riguarda il level design, l’impressione che ho tratto dalla mia prova è che Call of Juarez Gunslinger sia molto lineare e infarcito da flashback, il cui scopo è illustrare meglio la trama. Da vedere, poi, Gunslinger non sembra affatto male e, nonostante qualche problemino di pop up e certe texture non all’altezza, ho gradito lo stile grafico cartoonesco (che fa molto Cel-Shading e Borderlands), mentre il comparto audio riesce a ricreare l’atmosfera del Vecchio West, merito anche di un ottimo doppiaggio in inglese. Se apprezzate i film della trilogia del dollaro e lo stile dei pistoleri senza nome, fareste meglio a prepararvi, perché dall’altra parte del revolver troverete un sacco di maestri desiderosi di decorare i saloon con il vostro sangue.