[E3 2013] Disney Infinity – Provato

Una passeggiata nel parco. Con Mike Wazowski.

Una mossa giusta, quella di Disney. Presentare il suo nuovo e ambizioso prodotto, Disney Infinity, due giorni prima dell’inizio vero e proprio della fiera di Los Angeles, alla vigilia di tutte le principali conference che terranno banco domani (e i giorni, le settimane, i mesi successivi). Perché Disney Infinity non è tra i giochi più attesi, non è il simbolo della next-gen che caratterizzerà questo E3, e soprattutto non è un titolo che gli hardcore gamer attendono con particolare ansia. Per essere sicuri di attirare quanti più giornalisti possibili, l’evento era preceduto da una visione in anteprima assoluta dei primi 36 minuti di Monster University e di uno spezzone da una ventina di minuti di Lone Ranger, i due prossimi film Disney in uscita quest’estate.

DOUBLE FEATURE

Monster University è il sequel-prequel di Monsters & Co., e dal poco che abbiamo visto è un piccolo gioiello come solo Pixar sa creare. Nel film ritroviamo un Mike Wazowski impegnato a inseguire il sogno di una vita, diventare uno “spaventatore” di professione. Per farlo dovrà frequentare la MU, college nel quale apprenderà i segreti e l’arte di terrorizzare i bambini. Con alcuni “twist” non previsti, come ritrovarsi come compagno di stanza quello che diventerà poi il suo arcinemico, Randall, ancora imbranato, con gli occhiali e parecchio timido; o la rivalità con il suo futuro amico, il gigantesco e pelosissimo Sullivan, “figlio d’arte” e senza alcuna voglia di studiare. Nel mezzo, tutti i luoghi comuni dei college americani, alcune situazioni da scompisciarsi dalle risate, e una valanga di citazioni per chi ha adorato il primo film. L’unica cosa davvero brutta di questa anteprima è che è finita dopo poco più di mezz’ora. A meno di dieci giorni dall’arrivo nelle sale (negli USA), il minimo che poteva fare Disney era proiettare tutto il film… Anche perché, prima di entrare in sala, sono stati sequestrati macchine foto e i cellulari, e per “sequestrati” intendo proprio portati via, con tanto di guardie con metal detector e relativa perquisa.

Lone Ranger è stata invece una piacevole sorpresa: realizzato dallo stesso gruppo de I Pirati dei Caraibi (regista Gore Verbinski, produttore Jerry Bruckheimer, protagonista Johnny Depp), il blockbuster estivo di Disney applica la medesima formula di svecchiamento dei film di cappa e spada al genere western, con scene d’azione fuori di testa, un po’ di violenza gratuita e battutacce come se piovesse. Johnny Depp si presenta paro paro con lo stesso personaggio (un po’ meno loquace) di Jack Sparrow nei panni dell’indiano Tonto, solo che anziché i vestiti di Keith Richards si è messo un uccello morto sulla testa; accanto a lui, come anonimo ranger solitario, c’è il tizio che faceva i gemelli VanDeSfroos (o come si chiamavano) in The Social Network. Anonimo, appunto. Sarà per quello che indossa una maschera per metà del film.

MA DAI, C’È ANCHE UN GIOCO!

Dopo tutto questo popò di roba, il timore che Disney Infinity potesse in qualche modo uscirne malconcio non era proprio mal posto… E in effetti, non possiamo dire di esserne rimasti sconvolti, né di esserci strappati i capelli dopo averlo brevemente provato. Il gioco, sviluppato da Avalanche Studios, riprende paro paro la formula (di straordinario successo) di Skylanders di Activision, ossia abbinare pupazzetti di plastica a un videogame, in un incontro tra gioco “reale” e virtuale che si realizza sulla pedana collegata al PC o alla console, e che a seconda del personaggio che vi sta sopra in quel momento consente di accedere ai suoi mondi e alle sue specifiche caratteristiche. Questo vuol dire che utilizzando Mike Wazowski si potrà entrare nella Monster University, con le sue missioni e le sue sfide fatte di mostri e scherzi da college; scegliendo il ranger solitario ci si trastullerà con le ambientazioni dell’ultimo film di Verbinski, a suon di sparatorie, scazzottate, corse con i cavalli e treni in corsa. Un sacco di treni. Ogni personaggio avrà una campagna principale, nella modalità “Play Set”, scritta in collaborazione con gli autori delle pellicole originali: niente trame che riprendono quelle dei film, ma storie inedite perfettamente calate nell’universo da cui hanno avuto origine, con un inizio e una fine, missioni da portare a termine, vagoni di cose da sbloccare e via di questo passo.

VERSO L’INFINITO E OLTRE

Se una cosa è assolutamente vera, del nuovo gioco Disney, è che l’universo a cui hanno potuto attingere gli sviluppatori è infinito: da Toys a Monsters & Co., passando per gli Incredibili, Rapunzel e I Pirati dei Caraibi, Ralph Spaccatutto, Nightmare Before Christmas, senza dimenticare naturalmente Lone Ranger e Cars, e tutto quanto non è ancora stato annunciato, e che farà quasi certamente parte di pacchetti ed espansioni future. Penso giusto a qualche nome di secondaria importanza, solo apparentemente dimenticato, come Topolino e Paperino.
L’infinito promesso dal gioco, e dietro cui si nasconde anche il suo grande potenziale, risiede nella modalità “Toy Box”, ossia la componente “sandbox” che permette di creare sfide e avventure inedite andando a pescare a destra e a manca, in una specie di enorme Little Big Planet in chiave disneyana dove combinare sparatorie e combattimenti in terza persona, picchiaduro, giochi di corse, sportivi, platform e chissà che altro. Il tutto con un multiplayer cooperativo fino a quattro persone contemporaneamente, in split-screen comodamente spaparanzati sul divano oppure online. Il target non è quello dei giocatori hardcore che si ammazzano a Demon Souls, ma di carne al fuoco ce c’è davvero tanta. I risicati minuti a disposizione per la prova della versione dimostrativa hanno mostrato poco, sia in termini di contenuti (il mondo di MU e di Lone Ranger, ovviamente) che di giocabilità, limitata a un paio di semplici missioni da affrontare rilassati con il pad e poca fatica. Se il gameplay riuscirà ad avere lo spessore giusto per riuscire ad andare oltre l’action per famiglie, potrebbe però valere la pena di pensarci seriamente, e non solo per il cuginetto di dieci anni.

IL PREZZO DEL DIVERTIMENTO

Oltre ai meriti intrinsechi di Disney Infinity, tutti da capire e che potremo valutare solo con una prova più approfondita in fase di recensione (il gioco uscirà ad agosto), rimane poi da capire quanto costerà tutto questo. Lo “Starter Pack” conterrà tre statuette e relativi playset: Mr. Incredible, Jack Sparrow e Sullivan di Monsters & Co. Poi ci saranno tutti gli altri personaggi, acquistabili separatamente, che spalancheranno un sacco di nuovi mondi e possibilità, ma costringeranno a mettere ogni volta mano al portafoglio per portarsi a casa anche l’annesso pupazzetto.