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In un panorama fatto per lo più di sparatutto pirotecnici, fa quasi strano trovarsi tra le mani un titolo come Sniper Elite III, con un motore grafico decoroso ma non “sbriluccicoso” e un approccio al gameplay che concede poco alla frenesia. Proprio come il suo precedessore, difatti, anche questo nuovo capitolo fa della pianificazione e della precisione nella mira il suo motivo conduttore. Dopotutto, si tratta di una sorta di “simulatore di cecchino” e farebbe davvero strano dover passare tutto il tempo a trasformarsi in emuli di William Blazcowicz (a proposito… l’avete letta la nostra recensione di Wolfenstein: The New Order, vero?).
Ciò che mi sento di dire dopo aver provato i primi due livelli di gioco, grazie a un test nella sede del distributore milanese, è che lo spirito originale della serie è rimasto per lo più intatto. Ciò che cambia è l’ambientazione, visto che tutte le vicende di Sniper Elite III si svolgono in territorio africano e non tra i palazzi fatiscenti di una Berlino bombardata dagli Alleati. La scelta si è rivelata saggia, visto che gli ambienti aperti meglio si prestano alle necessità balistiche di un cecchino. La nuova morfologia ha peraltro permesso agli sviluppatori di sbizzarrirsi con un level design aperto, fatto di vie alternative e obiettivi multipli, che regala al giocatore possibilità di approccio mai viste prima nella serie.
Tra le tante novità introdotte, quella più di spicco riguarda il numero massimo di nemici a schermo. Se in Sniper Elite II avevamo a che fare con massimo 8 soldati, ora l’ingaggio si spinge fino a quattro volte tanto, anche se il cecchino giudizioso è sempre quello che resta il più possibile nascosto e fa dello stealth estremo la sua ragione di vita. Sulla testa del nemico compare dapprima un indicatore giallo, che segnala lo stato di sospetto; se saremo così incauti da venire definitivamente visti, l’indicatore diventa rosso e tutti i soldati presenti in zona (fino a un massimo di circa 30, come detto) cominceranno a darci la caccia. Quello è il momento di darsela a gambe levate, alla ricerca di un luogo sicuro per far perdere le nostre tracce, anche se scordatevi di veder tornare alla normalità lo stato di allerta, visto che i nemici rimarranno per lo più preoccupati anche quando saremo fuori portata.

Non manca, ovviamente, una fisica accurata delle traiettorie balistiche, vero e proprio marchio di fabbrica della serie. Questa, come di consueto, costringe a calcolare la gravità in funzione della distanza, almeno ai livelli più alti di difficoltà. Immancabili anche le spettacolari Kill Cam, che mostrano nel dettaglio i danni causati da un proiettile all’interno di un corpo umano, e che in Sniper Elite III coinvolgono finalmente anche i mezzi meccanici. A conguaglio intervengono tutta una serie di gadget più o meno utili, come sassi per distrarre i nemici col rumore, pistole dotate di silenziatore, mine di terra per proteggerci le terga una volta sdraiati su qualche altura, e via di questo passo.
Persino il multiplayer è stato oggetto di un corposo restyling. A tre modalità cooperative si aggiungono cinque competitive, il cui fiore all’occhiello è quella chiamata Re Della Distanza, dove il parametro che conta non è il numero delle uccisioni, bensì i metri totali percorsi dai proiettili; un’idea geniale, che non vedo l’ora di testare sul campo non appena possibile. Per quanto riguarda il co-op, invece, oltre a poter affrontare tutta la campagna in coppia con un amico, Sniper Elite III ripropone la splendida modalità Osservazione, dove un giocatore fa il cecchino e l’altro l’agente, col compito improbo di scovare tutti i nemici sulla mappa e marcarli col binocolo, a uso e consumo del compagno.

Sniper Elite III gira già da ora a 1080p senza esitazioni, almeno su PlayStation 4, ovvero la piattaforma utilizzata per la prova. Il frame rate, seppur bloccato a soli 30 frame per secondo (parola dello sviluppatore presente, nelle fattezze di Chris Payton, Head of Art di Rebellion), è comunque apparso stabile, evitando imprecisioni durante la delicata fase di mira. Certo, il motore grafico non pare roba da strapparsi i capelli per la gioia, ma fa comunque il suo ed è chiaro nel mostrare a schermo la situazione con la massima precisione.
In conclusione, c’è il forte rischio che Sniper Elite III si appresti a bissare il successo del precedessore, aggiungendo un buon numero di novità che paiono per la maggior parte riuscite, in particolare per quanto riguarda il nuovo approccio al level design. Non resta altro da fare che attendere la fine di giugno, quando scopriremo se le nostre speranze in Rebellion saranno state ben riposte oppure no.