Dopo quattro giochi (cinque, se includiamo anche WRC Powerslide) il testimone della serie WRC passa dalla italianissima Milestone ai cugini francesi di Kilotonn Games, team con sede in quel di Parigi, responsabile dello sviluppo di numerosi titoli non proprio tripla-A. Nel loro curriculum figura anche il celeberrimo remake di Speedball 2, uscito nel 2007 su PC, mentre in tempi più recenti si sono dati alle corse su camion con Truck Racer e a quelle su moto con Motorcycle Club. Di certo un cambio al vertice importante, che sicuramente avrà le sue ripercussioni, specialmente in termini di gameplay. Un particolare che è risultato evidente fin dai primi minuti di gioco, per questa prima prova che ci è stata concessa presso gli uffici di Ubisoft, il publisher che si occuperà della distribuzione di WRC 5. Quel che emerge chiaramente è un modello di guida piuttosto differente rispetto al passato, segno che i nuovi sviluppatori hanno voluto dare la loro personale interpretazione in termini di controllo della vettura, che fra l’altro appare tutt’altro che banale.
L’impostazione difatti non è certo arcade e richiede fin da subito un approccio mentale da vero rallysta. Non meraviglia quindi che prima di accedere alla carriera il gioco ci proponga immediatamente una serie di prove accademiche, vere e proprie patenti in stile Gran Turismo, che prevedono brevi sessioni nelle quali imparare a domare il potente mezzo, seguendo la traiettoria consigliata alla perfezione, accelerando e frenando con notevole precisione e sfruttando il freno a mano per superare agevolmente le curve più strette. In tal senso possono venire in aiuto i diversi tipi di configurazione disponibili, che hanno lo scopo di andare incontro tanto ai piloti in erba, quanto ai professionisti del fuoristrada. Fra le tante opzioni troviamo la frenata automatica, il livello di danneggiamento, la distanza di respawn in caso di un malcapitato fuori pista, il cambio automatico o manuale e via discorrendo. Per i danni in particolar modo è stato riservato una slider apposta, che permette di determinare le conseguenze di una guida poco attenta, con effetti che possono andare dall’appena percettibile al disastro più totale, anche in termini di rappresentazione grafica.
Grande enfasi sulla vasta disponibilità di ambientazioni, che praticamente vanno a coprire gran parte degli eventi rallystici internazionali, ben tredici in totale, comprendenti Monte Carlo, Svezia, Messico, Argentina, Portogallo, Polonia, Finlandia, Francia, Germania e anche Italia ovviamente, rappresentata dalla splendida quanto insidiosa (in termini di sfida stradale) Sardegna. La varietà sembra insomma essere uno dei punti forti di questo WRC 5, che fra l’altro vanterà la presenza di tutti i piloti della FIA World Rally Championship, per un totale di 51 squadre ufficiali. Questo significa anche la possibilità di salire a bordo di numerose vetture dallo spropositato numero di cavalli, con l’automotive ben rappresentata dai più grandi marchi mondiali, come Citroen, Hyundai, Ford, Skoda, Peugeot, Mitsubishi, Mini, Subaru e anche la vituperata Wolkswagen.
Il gioco non sembra prevedere condizioni meteo variabili, ma comunque non mancheranno tappe sotto la neve e la pioggia, in mezzo alla nebbia o con il sole in faccia al tramonto o all’alba. Non vi è neppure un vero e proprio passaggio giorno/notte e comunque ho avuto l’impressione che i percorsi siano troppo brevi per poter garantire un’efficace quanto realistica gestione del cambiamento di orario. In generale devo ammettere che WRC 5, almeno dal punto di vista meramente tecnico non mi ha proprio fatto impazzire. La versione provata, su Xbox One, mostrava chiaramente qualche problema di frame rate, già di suo limitato a 30 fps, il tutto con un aspetto generale da titolo cross-gen, tanto è vero che è prevista l’uscita anche su PS3 e Xbox 360 oltre che su PS4 e PC. Sarà che mi sono abituato un po’ troppo bene con Driveclub, ma senza pretendere i sofismi grafici del titolo di Evolution Studios, mi sarei aspettato comunque qualcosina di meglio. In ogni caso vedremo in sede di review se il gioco dimostrerà il suo valore attraverso una modalità carriera appassionante quanto appagante, che è poi l’aspetto più importante per questo genere di produzioni.