Allora, finalmente ci siamo! Dopo tante presentazioni e tanti filmati usciti nei mesi scorsi, è finalmente partita la beta di Star Wars Battlefront, il nuovo shooter multiplayer di DICE ed Electronic Arts ambientato nell’universo di Guerre Stellari. Noi, che in fondo siamo dei privilegiati, ci stiamo giocando come dei matti già da un paio di giorni, e vi raccontiamo qui le nostre impressioni a caldo!
Poco ma buono
Pur nei limiti di poche mappe e tre modalità in tutto, dai contenuti della beta è comunque possibile farsi un’idea molto precisa di Star Wars Battlefront, delle sue enormi qualità e del suo carattere molto preciso, votato al multiplayer ma con una velocità d’azione che non appartiene alla serie Battlefield e derivati (e nemmeno di CoD, se proprio vogliamo allargare il discorso). Per provare l’adrenalina delle battaglie in perfetto stile Star Wars è possibile scendere in tre arene dal level design sempre molto aperto, collocate su alcuni dei pianeti simbolo della saga, ognuna con una delle modalità principali del gioco finale: opzione Survival per uno o due giocatori, Drop Zone con conquista di obiettivi in partite 8 vs 8 e, ovviamente, la vera star di questa closed beta, il Walker Assault fra le nevi di Hoth con AT-AT, X-Wing, Tie Fighter e qualsiasi altro elemento vi venga in mente della celebre battaglia di Episodio V.
Uno alla volta, che ci sono proiettili per tutti
Il single player/co-op su Tatooine è ottimo per prendere dimestichezza coi controlli e col gran dinamismo di qualsiasi elemento di gioco, dalla velocità con cui i vari modelli di Blaster possono uccidere i nemici fino alla rapidità di respawn e conquista degli obiettivi, passando dai generosissimi cool down dei poteri e delle armi accessorie (tre slot in tutto, predefiniti è già disponibili in questa modalità). Le mappe Survival non rappresentano certo il cuore del gioco, ma è molto piacevole scoprire come lo sviluppatore abbia cercato una strada diversa dalle solite difese a oltranza, portando a spasso la coppia di giocatori o il singolo utente per mappe molto ben articolate, in questo caso nel deserto di Tatooine, alla ricerca di obiettivi e di bonus quali torrette, lanciamissili e potenti ordigni da usare contro camminatori AT-ST e reparti Stormtrooper, comprensivi di cecchini e specialisti con scudo e jetpack.
La disfatta dei cloni
La conquista di “Pod” di rifornimento è al centro della modalità Survival ma anche di Drop Zone, nelle cui partite le cose si fanno decisamente più serie: tutto viene giocato in furibondi scontri di fanteria fra piccoli canyon e punti d’interesse più spaziosi, dove la compattezza del team è fondamentale per aver ragione del nemico; in particolare, l’assenza dei mezzi consente di rinforzarsi senza subire un numero eccessivo di uccisioni, cosa praticamente inevitabile per i giocatori di basso rank alle prese con veicoli e torrette. Inizialmente non abbiamo a disposizione nessun potere speciale, ed è per lo stesso motivo che Drop Zone, almeno nella beta, rappresenta un passaggio importante per non farsi massacrare in altre e più succose competizioni. La progressione di ribelli e forze imperiali è fondata su semplicissimi criteri, quasi un ABC di qualsiasi moderno sparatutto competitivo: ogni match ci fa guadagnare crediti per comprare armi o gadget, simili ma più numerosi di quelli visti nel Survival, e i vari pezzi rispondono a loro volta allo sblocco dei rank, piuttosto rapido in questa fase di test (ma, al solito, simili dettagli possono cambiare nella release finale). Fra gli accessori da acquisire spicca per ovvie ragioni il jetpack, che risponde in un sol colpo a criteri di coerenza e giocabilità: la sua utilità è principalmente quella di poter colpire in salto e di togliersi al volo dalle situazioni difficili, e anche in questo caso DICE si è guardata bene dallo snaturare ciò che abbiamo visto nella trilogia classica, magari aggiungendo acrobazie e funzioni che non sono proprie dei razzi di Star Wars.
Lord Vader, stava dimenticando la spada laser
Ovviamente, però, ciò che avete appena letto non è altro che l’introduzione alla vera polpa di Star Wars Battlefront, un prelibato stuzzichino al vero incrociarsi delle spade laser. La vera goduria, per i fan sfegatati della saga ma anche per chi ama i buoni FPS (al solito c’è anche la visuale in terza persona, giusto per ammirare le divise), arriva con la modalità Walker Assault: gli obiettivi si fanno in questo ambito un filo più complessi, nel senso che i ribelli devono attivare in difesa una serie di strumenti, mentre gli imperiali hanno l’obbligo di disattivarli e, ovviamente, di avanzare fino al cuore della base.
La possibilità di pilotare mezzi e interpretare gli eroi – in questo caso Luke Skywalker e paparino Darth Vader (NUUOOOOOUUUOOOO!!!! SPOILER ALERT! ndkeiser) – è data da un mix di fortuna e mobilità: restando fermi a camperare non si ha alcuna chance di imbattersi in uno dei power-up disposti sul campo in posizione semi-casuale per metterci nei panni dei personaggi, oppure all’interno di AT-ST, Tie Fighter, X-Wing e piccoli T-47 airspeeder, estremamente fragili ma pericolosi per i camminatori AT-AT (le cui torrette sul muso possono essere mosse da un giocatore).
La rappresentazione scenica è davvero poderosa e coinvolge spesso il gameplay, come nel caso della luce dagli ingressi – all’interno di una fedele replica del quartier generale dei ribelli – che abbaglia i difensori rendendo un pochino più difficile il loro compito. A proposito: se proprio possiamo muovere un appunto a Battlefront, a lato del solito e controverso sistema di personalizzazione (nel corso delle partite, come negli ultimi Battlefield), durante la nostra esperienza in beta non abbiamo visto perdere una volta – ma proprio nemmeno una – le forze imperiali nella battaglia di Hoth. Il chè risponde a quel che è accaduto nel film, ovviamente, ma non a quanto vorremmo vedere in uno sparatutto competitivo ben bilanciato. Evidentemente i giocatori si trovano meglio a far danni con i camminatori, rispetto a caccia e ricognitori dei ribelli, e sta a DICE trovare il bandolo della matassa per riportare tutto in equilibrio.
Padre contro figlio
Quello che però colpisce di più di Battlefront è la sua capacità di coinvolgere istantaneamente e trascinarci nella più totale foga da Star Wars, grazie a una ricostruzione sontuosa della morfologia dei pianeti e degli elementi più iconici della serie. Il mix di fruibilità, veolcità e pura epica sci-fi è un gancio irrefrenabile verso l’esaltazione da fanboy senza ritegno. Ancor più che interpretare Darth Vader o Luke Skywalker, combatterci al fianco o freddarli con un colpo ben assestato sulle note di John Williams rappresenta uno dei momenti più esaltanti delle battaglie. Forse ci si poteva aspettare un po’ di più dalla resa di Tie Fighter e X o Y-Wing, il cui controllo è un po’ semplicistico e non entusiasmante come ci sarebbe potuto aspettare. In ogni caso DICE pare aver sfruttato nella maniera migliore possibile lo sterminato lore a disposizione per mettere a punto uno shooter che non delude né i fan della saga né gli utenti più smaliziati degli sparatutto in prima persona.
Adesso tocca a voi!
E dopo questo primo giro a caldo di impressioni tra i cloni redazionali, vi ricordiamo che la beta pubblica del gioco (per PC, PlayStation 4 e Xbox One) apre i battenti proprio oggi! Sono circa 8 GB di download, quindi scaldate i modem e preparatevi a buttarvi nel caos della battaglia tra Impero e ribelli! Nel frattempo, gustatevi un po’ di immagini prese dalla versione PC!