Pokkén Tournament – Hands-On

pokkén tournament

Il prossimo 18 marzo, per la prima volta nell’industria videoludica, avremo la possibilità di muovere in libertà e far combattere con altrettanta varietà i Pokémon. Dalle mani di Katsuhiro Harada, noto producer della saga di Tekken, arriva infatti Pokkén Tournament, il nuovo titolo Nintendo dedicato al franchise di Game Freak, che ci permetterà di combattere in arene 3D con 16 dei Pokémon scelti tra le varie generazioni.

pokken tournament

GOTTA FIGHT ‘EM ALL!

Da Lucario a Charizard, fino a Pikachu e la sua variante wrestler, il nostro roster ci permetterà di scegliere un Pokémon partner che ci accompagnerà nella creazione del nostro allenatore, personalizzabile, ma soltanto per un vezzo estetico, senza dare un seguito a quelle che saranno le modifiche che apporteremo. Tale procedura ci permetterà di velocizzare il matchmaking online, che elimina completamente le tempistiche di attesa della scelta del personaggio, selezionato di default all’avvio del gioco. Nella nostra prova, a un mese esatto dall’arrivo nei negozi del gioco finale, abbiamo potuto testare la modalità multiplayer in lan, con due console che dialogavano tra di loro: il multiplayer in split-screen, infatti, non è possibile in Pokkén Tournament, per motivi chiaramente legati ai movimenti di camera, che sarà sempre collocata dietro la schiena del nostro combattente. Anche in locale, pertanto, l’immagine di uno dei due giocatori sarà proiettata sul GamePad, utilizzabile come controller così come qualsiasi altro device a nostra disposizione. La prova ci ha permesso di notare innanzitutto la bontà grafica del prodotto, che si esalta sia per texture che per riproduzione dei vari Pokémon: Harada ha trascorso molte delle sue ore, insieme con il suo team, a studiare le movenze di ognuno di essi, cercando di ricreare al meglio movimenti, gesti, comportamento e qualsiasi altra caratteristica che avrebbe così tenuto fede al Pokémon dinanzi agli occhi dei fan più accaniti. Mantenendo i 60fps fissi, sia in singleplayer che in multiplayer, anche nei campi di combattimento abbiamo riscontrato tanta cura, soprattutto sulle animazioni dello scenario.

[quotedx]Da Lucario a Charizard, fino a Pikachu e la sua variante wrestler[/quotedx]

Ogni personaggio chiaramente ha la propria caratteristica, così come le proprie mosse. Lucario e Pikachu sono i Pokémon che più facilmente riconosceremo per il loro appeal e anche per la loro storia, che li ha visti a più riprese protagonisti anche di OAV dedicati al brand; Blaziken di per sé è ispirato a Bruce Lee, con movenze che ricordano moltissimo quelle del noto lottatore di arti marziali, Gardevoir è un Pokémon più tecnico, che riesce a curarsi e a creare delle auree, Pikachu Libre è invece una variante del fedele compagno di viaggio di Ash, già vista in alcuni concorsi di bellezza di Pokémon. Braixen, invece, è una vera e propria new entry, disponibile solo per Wii U e non nella versione arcade giapponese. Ognuno di essi ha la possibilità di utilizzare una mossa di un personaggio di Tekken: Pikachu per esempio, dopo aver portato a termine la propria mossa Super atterra, con gloria e felicità, con l’uppercut di Jm Kazama. I personaggi all’inizio saranno soltanto 14, ai quali si aggiungeranno Mewtwo e Shadow Mewtwo: entrambi si sbloccano nel corso dell’avventura affrontando il Torneo delle Leghe, ma il secondo si sblocca anche attraverso una carta Amiibo, che verrà inclusa in tutte le copie iniziali del gioco. Il suo sblocco, però, sarà soltanto in maniera temporaneamente, fino a quando non sarà sbloccato in singleplayer, il che significherà che ogni volta che accenderemo il gioco dopo averlo spento dovremo ricollocare la carta sul GamePad. Non sono previsti, per adesso, Amiibo dedicati a Pokkén Tournament né altre aggiunte né DLC che possano aumentare il roster a nostra disposizione.

Pokkén Tournament box

Il combattimento, di per sé, riesce a districarsi bene tra la Field Phase, che corrisponde a una fase di studio in cui il movimento è tridimensionale, e la Combat Phase, che corrisponde alla canonica lotta su due dimensioni, a scorrimento laterale, come è consuetudine dei picchiaduro disponibili sul mercato oggigiorno. Le animazioni sono sempre molto ben realizzate, rendono l’idea dello scontro epocale che sta avvenendo tra i due combattenti in campo e danno vita anche a diverse strategie di utilizzo tanto della barra Super quanto del supporto. Oltre al nostro combattente, infatti, possiamo scegliere tra 15 diverse coppie di Pokémon che potranno supportarci durante il nostro combattimento intervenendo al momento giusto, a barra completata, per poter supportare il nostro Pokémon, aumentando tanto alcuni dei parametri che ne condizionano la vittoria quanto agendo di propria sponte colpendo l’avversario. Con la barra Super invece avremo la possibilità innanzitutto di entrare in una modalità con i parametri aumentati, o in Megaevoluzione per quanto riguarda alcuni dei combattenti come Charizard, e successivamente di poter scatenare la nostra mossa Super, diversa per ognuno dei Pokémon disponibili. La barra si ricaricherà subendo e infliggendo colpi, rendendo alcune volte troppo semplice colpire il proprio avversario, soprattutto se armati di una mossa eccessivamente forte, come capita con Mewtwo o con Shadow Mewtwo, che piuttosto che imitare un personaggio di Tekken sembrerà più che altro emulare Frieza di Dragon Ball. Tutto sommato, comunque, essendo i combattimenti molto rapidi, almeno ai primi stadi, non c’è molto grandissimo spazio di manovra per ottenere una barra Super piena per più di una volta, il che limita anche l’eventuale spam della stessa mossa, che renderebbe noioso e frustrante l’intero combattimento tanto per l’avversario che per noi.

[quotesx]Possiamo scegliere tra 15 diverse coppie di Pokémon che potranno supportarci durante il nostro combattimento[/quotesx]

Sebbene quindi i combattimenti inizialmente ci siano sembrati relativamente facili da portare a termine, complice anche il non aver utilizzato Pokémon con un livello alto, ci è stato assicurato che la profondità del titolo, dopo le prime ore di assestamento, è abbastanza soddisfacente, arrivando a mostrarci delle sfide che possono durare molto di più di quanto accaduto durante la nostra prova. Sfruttando quindi parate e contrattacchi, colpendo l’avversario al momento giusto e dosando la barra Super sarà possibile costruire una strategia che risulterà essere vincente, soprattutto una volta trovato il Pokémon perfetto con il quale combattere, tenendo presente che anche i più piccoli, a volte, riescono ad avere la meglio su chi, sulla carta, sembra essere più forte, come un Gengar qualsiasi, che grazie alla sua abilità di sparizione può agilmente infilarsi sottoterra e colpirvi alle spalle. Come d’altronde farebbe un Pokémon spettro, per darvi un’idea della varietà e della fedeltà che gli sviluppatori hanno riposto nei vari personaggi.

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Al di là della sfida in Arena, però, il titolo offre anche una buona componente dal lato singleplayer, con la sezione MyTown, dove sarà possibile effettuare modifiche al proprio personaggio e al proprio Pokémon partner, sia con la sezione Ferrum League, che comprenderà una vera e propria modalità storia con quattro diverse leghe (Verde, Blu, Rossa, Chroma, più una aggiuntiva a gioco finito, da sbloccare dopo i titoli di coda). Ogni lega avrà un tot di allenatori avversari da combattere, partendo da 40 e salendo sempre di più, fino ai cento della Chroma. L’aspetto fondamentale è che nonostante i Pokémon siano esclusivamente 16 in totale, il che aumenta la possibilità che si ripetano i combattimenti in sequenza durante le leghe, la IA e la CPU riescono a essere bilanciate in modo tale da offrire una battaglia sempre diversa dalla precedente, anche nel caso in cui, in un gruppo da cinque, doveste trovarvi dinanzi a quattro Pikachu. L’appuntamento per Pokkén Tournament è tra un mese esatto, il 18 marzo per Wii U, per far combattere i nostri 16 Pokémon fino a che non saranno esausti e noi potremo fregiarci del titolo di miglior allenatore di Pokémon.

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