Kingdom Come: Deliverance – Hands-On

Kingdom Come Deliverance
Kingdom: Come Deliverance

Quando nell’ormai lontano 22 gennaio del 2014 Warhorse Studios, softco indie con sede a Praga, lanciò sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter il proprio RPG chiamato Kingdom Come: Deliverance tutti gli appassionati del genere ne furono immediatamente attratti (il milione di sterline raccolto dalla campagna ne una dimostrazione tangibile). Lo slogan Dungeon senza Dragons annunciava con una semplicità inaudita la precisa volontà da parte degli sviluppatori di catapultare i giocatori all’interno di un Medioevo cupo e reale, senza strane magie o peggio armature bikini. “La nostra storia trova le proprie fondamenta in eventi storici realmente accaduti“, dice Daniel Vávra, direttore creativo di Warhorse, già noto al grande pubblico grazie al suo lavoro sulla serie mafia.”Si impersonerà un uomo normale che viene coinvolto in questi eventi per caso, il nostro obiettivo è quello di dipingere il mondo così com’è cercando di renderlo il più naturale possibile.”

Kingdom Come Deliverance 1

UN REGNO IN PERICOLO

In effetti la vita quotidiana del Medioevo è perfettamente riportata in Kingdom Come: Deliverance. Le 3,5 miglia quadrate (non interamente disponibili in questa fase di Alpha) che compongono il mondo di gioco promettono di svelare svariati punti di interesse come splendidi castelli, passaggi segreti, grandi città,piccoli villaggi sonnolenti, miniere foreste di catacombe. In mezzo a tanta abbondanza la vera comune è però  vedere la gente semplice lavorare alacremente per cercare di condurre uno stile di vita dignitoso, anche a rischio della vita considerato che nella Boemia del 1400 i gruppi di briganti non mancavano di certo. Anche se il gioco da ampia libertà di scelta la storia alla base di tutto tratta di un giovane fabbro, scampato alla distruzione del proprio villaggio da parte di un esercito invasore, impegnato nel salvataggio del nuovo re, rapito dal fratello e da un gruppo di nobili bramosi di salire al potere,nel tentativo di impedire una sanguinosa guerra civile. Nonostante l’ordinarietà del protagonista è possibile diventare quello che si vuole e le opzioni sono svariate. Si potrà diventare un cavaliere munito di resistente armatura o un subdolo ladro così come si potrà passare il proprio tempo in gioco svolgendo compiti per conto degli NPC o cercando di raggirarli. Insomma la libertà offerta del gioco si fonde perfettamente con la non linearità della storia .”Stiamo cooperando con il reparto di AI Computer Science della Charles University Computer per migliore e approfondire l’intelligenza artificiale del gioco perché vogliamo che la vita quotidiana sia in grado di offrire le diverse sfaccettature che quella reale offre“. Spade, sciabole, pugnali, scudi, martelli, archi e balestre la faranno da padrone sia in scontri uno contro uno sia in quelli su larga scala. Tutte le tecniche di combattimento presenti in gioco derivano direttamente da tecniche tipiche dei combattimenti del 15 secolo e, come da tradizione RPG, sarà possibile allenarle man mano che si prosegue nella storia. Immancabili le Quest che permetteranno di girare in lungo ed in largo l’ottimo, in termini realizzativi, mondo di gioco.

[quotedx]Si potrà diventare un cavaliere munito di resistente armatura o un subdolo ladro[/quotedx]

La nostra prova, e anche la vostra se siete interessati a finanziare il gioco tramite il sito ufficiale, si è svolta con la Technology Alpha 0.5, quindi viene da se che il gioco è ancora in fase di sviluppo con tutto quello che ne comporta. Problemi di stabilità, lag e un po’ di “nuovi bug” come segnalato scherzosamente da Warhorse nell’immagine della tabella dei comandi. Anche le quest sono abbastanza limitate e sfortunatamente della main quest non c’è ancora traccia, la speranza è di vedere qualcosa nel corso della prossima beta. Rispetto alle versioni precedenti, questa 0.5 offre la possibilità di testare due nuove feature molti importanti nell’ottica del gioco finito: la sopravvivenza del proprio avatar (lontano da scontri o singolar tenzoni) e il Crime System. Considerate le premesse iniziali di Kingdom Come: Deliverance, gioco che fa del iper realismo il proprio punto di forza una certa componente survival non poteva certo mancare. Durante le avventure, o le semplici perlustrazioni, sarà necessario fermarsi rifocillarsi o addirittura dormire per far si che si conservino le forze. Nonostante il concetto di sopravvivenza virtuale non sia di certo innovativo l’eventuale assenza in questo gioco avrebbe rappresentato un grosso problema concettuale.

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L’altra grande novità di questa versione Alpha è, come già detto, il Crime System. Il nome di questa feature dice tutto perciò se verrete beccati ad infrangere la legge ne dovrete pagare le conseguenze. Prima di sfoderare la spada per difendervi però si avvierà un fase colloquiale tramite cui sarà possibile cercare differenti strade per tirarsi fuori dal guaio. Sia che si venga scoperti a scassinare un baule in una piccola casa di campagna sia che si rubi in città il confronto verbale sarà la chiave per trovare la soluzione, pacifica o meno. La possibilità di affinare le skill comunicative richiama in modo deciso la volontà degli sviluppatori di offrire svariati approcci al gioco. Non esiste solo la via del guerriero ma anzi ne esistono svariate tra cui quella del bardo, che per l’appunto fa della voce la sua più grande arma, quindi il nostro personaggio può agire in modi differenti a seconda delle situazioni. Se l’aspetto comunicativo non rientra tra gli interessi principali si potrà anche tagliare corto minacciando l’accusatore. Riuscendo ad intimorire il povero derubato scatterà uno status da ricercato, che neanche a dirlo, influirà nell’andazzo del gioco a seconda della gravità delle azioni compiute. Alcuni NPC ad esempio si rifiuteranno di stringere rapporti con noi ad esempio. Infine se l’affabilità o la prepotenza non sortiranno alcun effetto si potranno usare le maniere forti e passare alle armi. Proprio il combattimento offre alcuni spunti di quello che Kingdom Come: Deliverance sarà in grado di offrire nella sua versione finale. Onestamente il combat system risulta ancora macchinoso, e la visione in prima persona del titolo impone uno sforzo maggiore in termini di rifinitura. Ad onor di cronaca però l’impressione avuta fin’ora è quella che lo scontro sia realmente l’ultima opzione da prendere in considerazione durante le sessioni di gameplay.

[quotesx]L’altra grande novità di questa versione Alpha è, come già detto, il Crime System[/quotesx]

Graficamente parlando il gioco è riuscito a fare dei passi avanti, anche se già al momento dell’annuncio la grafica era stata una delle principali molle di chiamo utilizzate da Warhorse Studios. In questa Tech Alpha è subito evidente che il CryEngine è sfruttato a dovere ed il sistema di illuminazione è veramente convincente grazie ad un’ottima gestione di luci e ombre. Il mondo di gioco cambia parecchio tra giorno e notte, e nelle ore che precedono il crepuscolo tutto diventa più “romantico” con l’oscurità squarciata dalle fiamme dei campi, delle forge o delle torce. Nonostante queste migliorie però abbiamo constatato che il dettaglio grafico è ancora lontano dall’essere definitivo. Anche il comparto sonoro ha giovato di alcuni perfezionamenti. Entrare nello stato di scontro farà cambiare il brano di sottofondo, che muterà ancora a seconda dell’andazzo dello scontro stesso. Kingdom Come: Deliverance è ben lontano dalla release. Allo stato attuale delle cose sembra che i lavori non stiano rispettando pienamente la tabella di marcia prefissata e noi ci auguriamo che questo sia dovuto dalla ferma volontà dei ragazzi cechi di offrire un’esperienza sandbox realmente coinvolgente e immersiva ricca di dettagli e spunti per i giocatori. È innegabile che il gioco di Warhorse Studios è realmente ricco di potenziale, dotato di un carattere forte che lo discosta dagli altri RPG presenti sul mercato (se cercate una sorta di The Witcher in prima persona siete fuori strada). Essere catapultati in un Medioevo duro come è stato quello reale è davvero divertente e a questo aspettiamo con ansia la prossima fase di beta, non troppo lontana almeno secondo quanto riportato da alcuni dev diary, così da vedere le migliorie che saranno implementate e testare finalmente la prima parte della Story Quest.