Cosa c’è di meglio di un sano “run-game” per smaltire il peso aggiuntivo accumulato durante i bagordi del Capodanno? [Review]
Cosa c’è di meglio di un sano “run-game” per smaltire il peso aggiuntivo accumulato durante i bagordi del Capodanno? Nulla, se non fosse che a macinare chilometri non siamo noi in carne e lardo, ma un pupazzo digitale che di pixel non ne perde manco mezzo, a prescindere dalla quantità di strada percorsa. E comunque, la tensione sempre alta che Raskulls è in grado di istillare al giocatore riesce – forse – a combinare qualcosa anche sotto il profilo della perdita di grasso: scordatevi di affrontare questo mix di Mr.Driller, Boulder Dash e Super Mario Bros. senza agitarvi continuamente col joypad in mano.
La storia, che all’apparenza potrebbe sembrare appiccicata lì a casaccio per dare un pretesto allo svolgersi dell’avventura, è in realtà intrigante e pregna di humor. Un gruppo di topi pirati ha la necessità di rimettere in piedi il proprio galeone volante dopo un’avaria. Per raggiungere lo scopo decide di rubare alcune pietre sacre da un regno un po’ strano, abitato da esseri teschiformi e governati da un re dal quoziente intellettivo pari a quello di una gallina spennacchiata. Il sovrano, scoperto il piano dei topastri, chiama a raccolta uno sparuto novero di eroi (uno per ciascuno dei tre capitoli) che dovrà essere condotto dal giocatore attraverso una serie di livelli, selezionabili in una mappa a bivi che non può non ricordare all’istante quella più celebre di Super Mario World.
Fondamentalmente, quasi ogni prova è una corsa contro il tempo. Il nostro alter ego scheletrico deve attraversare scenari in 2D nel più classico platform-style, raggiungendo il traguardo prima che si verifichino le condizioni di game over. State facendo una corsa contro altri personaggi? Non arrivare primi significa morte. C’è un cronometro che scandisce un conto alla rovescia? Non raggiungere il traguardo prima della fine significa morte. Avete mangiato troppe melanzane ripiene a Capodanno? Non farsi un giro di Citrosodina significa morte. Tutto chiaro?
I livelli sono caratterizzati dalla presenza di un gran quantitativo di power-up da raccogliere e di blocchi colorati che ostruiscono la via. Questi ultimi sono incastrati l’uno nell’altro in modi diversi (avete presente Tetris? Ecco…) e possono essere comodamente distrutti uno alla volta. Ovviamente, eliminare un blocco posizionato in una certa maniera significa causare una catena di cadute e incastri che può sia complicare, sia migliorare la precaria situazione della nostra corsa. Capite benissimo da soli, quindi, come Raskulls non richieda solo una grande abilità con il pad, ma necessiti anche di un uso massiccio e possibilmente veloce del cervello. L’insieme delle due componenti (corsa e puzzle) rende l’incedere del gioco abbastanza complicato e non alla portata di tutti. Raskulls è un titolo che, a tratti, ci costringe a utilizzare espressioni colorite che raramente utilizziamo nella vita di tutti i giorni, in genere per colpa di un level design sì ispirato, ma talvolta foriero di eccessiva confusione. Fortunatamente, la difficoltà non è comunque alla pari di altri titoli recenti (Super Meat Boy, da questo punto di vista, è molto peggio) ed è soprattutto la caratteristica portante dei livelli bonus, i quali possono essere sbloccati comodamente sulla mappa, ma il cui completamento non è propedeutico al prosieguo della storia.
A mitigare la frenesia intervengono – di tanto in tanto – alcune sezioni in cui la componente velocità è del tutto assente. Si tratta di livelli puzzle-only dove, per giungerne al completamento con successo, occorre ragionare e sperimentare soluzioni diverse. Seppur non siano eccessivamente frequenti, la presenza di queste parti più ragionate aiuta non solo a tirare un po’ il fiato, ma rappresenta un buon diversivo in una struttura che fa del fervore e l’esaltazione il proprio motivo principale per la maggior parte del tempo. Esattamente come gli intermezzi animati, dove i diversi personaggi si producono in gag sfiziosamente grottesche e a tratti esilaranti.
Non dovesse bastarvi la più che discreta campagna single player, Raskulls ha al suo arco anche l’importante freccia del multiplayer competitivo fino a 4 giocatori in contemporanea, sia in locale via split-screen, sia online attraverso il servizio Xbox Live. Se nel primo caso può accadere di andare incontro a qualche sporadico rallentamento, nel secondo non sono al momento infrequenti fenomeni di lag che rendono le partite più un esercizio del caso, piuttosto che di abilità.