Alcuni giri di pista col prossimo titolo motociclistico dedicato alla categoria su due ruote per eccellenza. [Hands-On]
Per gli appassionati italiani di MotoGP, la scorsa stagione è stata avara di soddisfazioni: Jorge Lorenzo e la sua Yamaha M1 hanno sbaragliato la concorrenza senza grossi problemi, complici anche gli infortuni dei vari Rossi, Pedrosa e compagnia bella. In ambito videoludico, oltretutto, la simulazione a due ruote di Capcom/Monumental Games dedicata alla stagione 2009/2010 ha lasciato parecchio a desiderare, complici una serie di scelte discutibili a livello di game design e un comparto tecnico un po’ troppo datato. Nonostante una performance al di sotto delle aspettative, Capcom ha affidato ancora una volta ai ragazzi di Monumental lo sviluppo di un videogioco dedicato alla stagione 2010/2011. Una prova d’appello – d’altronde – non si nega a nessuno, anche perché MotoGP 09/10, nonostante un’impostazione di guida troppo semplicistica e permissiva, riusciva a galvanizzare il centauro videoludico grazie a una modalità “Carriera” a dir poco entusiasmante.
Quali sorprese ci ha preparato la software house per la nuova stagione? Da quello che abbiamo potuto vedere e toccare con mano, grazie al preview code che Halifax (il distributore italiano del gioco) ci ha gentilmente fornito per il test, il team ha lavorato in un’unica direzione: restituire al pilota virtuale il piacere di guidare e dominare questi bolidi da oltre 200 cavalli, anziché combattere contro un sistema di controllo della moto che faceva un po’ troppo le bizze. Per padroneggiare la moto sono stati aggiunti una serie di aiuti facoltativi, sulla falsariga di alcuni blasonati titoli motoristici a quattro ruote. Si potrà quindi contare sul controllo elettronico della trazione, ABS anteriore e posteriore per l’impianto frenante, il classico dispositivo anti-pattinamento, il cambio automatico e molto altro. Inoltre, la gestione della frenata potrà essere affidata completamente alla CPU durante le corse, così come all’intelligenza artificiale potrà essere demandata la possibilità di rannicchiarsi in rettilineo per guadagnare qualche chilometro in più.
L’amante delle simulazioni “dure e pure” potrà chiaramente disabilitare qualsiasi aiuto e gustarsi un modello di guida abbondantemente rinnovato. Come detto, abbiamo avuto la possibilità di fare più di qualche giro di prova e l’impressione che ne abbiamo ricavato è fortunatamente positiva: con gli aiuti disattivati abbiamo faticato per riuscire a piazzarci nella “top ten”, mentre con qualche dispositivo inserito abbiamo lottato senza problemi per il podio. Il fatto di condurre il mezzo in modo crudo e senza ausili di sorta non ha comunque condotto a frustrazione, il che lascia ben sperare per un prodotto finale decoroso e degno della categoria che rappresenta. L’unica critica in questo senso riguarda la poca reattività della frenata in relazione al bilanciamento del peso del pilota, ma si tratta di un aspetto facilmente tarabile da qui al giorno dell’uscita.
La “simulazione” di Capcom vi farà inizialmente rivivere le emozioni della stagione 2010: dopo la partenza del campionato ufficiale 2011 della MotoGP si potrà correre con Valentino in sella alla Ducati grazie a una serie di tempestivi DLC che saranno preparati dallo stesso team di sviluppo. La sopracitata modalità Carriera è stata potenziata con la possibilità di giocare in cooperativa con un amico, mentre le altre quattro tipologie non presentano sostanziali novità rispetto al passato. Per quanto riguarda il multiplayer online si potrà disputare un GP fino a 20 giocatori “umani”. A tutto questo vanno aggiunti un motore fisico rivisto e un comparto audio visivo adeguatamente potenziato, seppur con qualche slavatura di troppo ancora sul groppone. Basteranno tutte queste cose a rompere l’egemonia della serie SBK di Milestone? Lo scopriremo solo a marzo.