The Sims 4 – Provato

The Sims 4

In un affascinante complesso di edifici sul Reno, sede di Electronic Arts a Colonia, abbiamo potuto finalmente toccare con mano la nuova incarnazione del coloratissimo universo di The Sims. Per ben quattro ore ho potuto dare sfogo a tutte le mie più recondite frustrazioni, dovute in gran parte all’aver passato una notte insonne con il ToSo, il Keiser e il Baccigalupi, avendo modo, dunque, di stressare a dovere il nuovo simulatore di misere e gloriose esistenze umane.

Back to the future

La sensazione che, da subito, è estremamente evidente, è quella che Maxis, riprese le redini del progetto dopo la parentesi di The Sims Studio, abbia voluto rivendicare la paternità sulla propria creatura basando lo sviluppo su un’evoluzione del secondo capitolo del gioco. Sono sparite, infatti, alcune caratteristiche peculiari di The Sims 3, quali la possibilità di assistere agli spostamenti per il quartiere, che ritorna a essere istanziato e separato da schermate di caricamento, o la presenza di alcuni lavori con una componente attiva di gameplay, in favore di una rivisitazione delle carriere originarie. Se questi due elementi possono far storcere leggermente il naso, c’è da dire che il sacrificio non appare insensato: The Sims 4 è un titolo che punta alla riscoperta dell’essenziale, sia nel modo di presentarsi, sia nella vita dei nostri cari Sim. In questo senso, il focus dell’intero gioco si è spostato dai bisogni del singolo, ai suoi desideri. Il cuore del titolo non è più l’osservazione sistematica e maniacale delle barre delle necessità e le conseguente, meccanica, serie di azioni volte alla loro soddisfazione, quanto lo sviluppo corretto delle ambizioni del Sim, oramai inserito in un flusso di desideri e stati d’animo finalmente più credibile e meno manicheo. Così come gli indicatori dei bisogni, anche lo scorrere del tempo ha subito un sottile, ma doveroso e giustissimo, rallentamento, rendendo le azioni di ogni Sim più credibili, realistiche e finalmente congrue in termini di tempi. Le vite e le storie che prendono vita in The Sims 4 hanno finalmente dei ritmi ragionevoli, e l’introduzione degli stati d’animo ha permesso agli sviluppatori di moltiplicare in maniera inesorabile il numero di sfumature di interazione, con risultati che non sono più misurati in punti o in ricompense immediate, ma che possono essere apprezzati attraverso cambi d’umore e di linguaggio del corpo.

The Sims 4 preview 11

Meglio di Ikea

Se tutto il gioco, interfaccia compresa, è decisamente più funzionale, fluido e organico, dal punto di vista della modalità di costruzione ed editing Maxis si è concentrata sulla semplicità d’uso e sulla profondità delle modifiche. Gli slider sono diventati tutti dei semplici drag & drop e le possibilità di intervenire sono pressoché infinite: altezza e grandezze delle finestre, rifiniture di pensili e cassettiere o un rinnovato strumento di design sono solo alcune delle novità presenti nelle nuove modalità di editing, che brillano anche dal punto di vista sociale. Archiviato, finalmente, l’Exchange, arriva in The Sims 4 la Gallery, dove confluiscono tutti i contenuti condivisi dagli utenti, archiviati per tipologia e hashtag, e scaricabili gratuitamente alla bisogna: rapido, funzionale, divertente. Per i più pigri, inoltre, sono disponibili anche set prefatti di stanze, già completamente arredate, da inserire nelle case senza perdere tempo in lunghissime sessioni di design di interni. Certo, non c’è troppo sfizio, ma se tanto il nostro bilocale è una soluzione temporanea, perché poi ci trasferiamo in quella casa sul lago a tre piani… Interessante, inoltre, la totale disponibilità di Maxis riguardo le mod create dagli utenti, visto che è ben presente, nel pannello opzioni, un sistema per gestire i contenuti esterni.

The Sims 4 preview 08

La vita secondo Maxis

Nelle quattro ore di gioco mi sono divertito a interagire con il vicinato, andare in giro per locali (pochi) e palestre, provare a imbastire relazioni e sfruttare il multitasking del mio Sim, finalmente capace di allenarsi e chiacchierare, mandare sms mentre guarda la tv o gestire conversazioni multiple in ambito sociale. Tutto è molto più semplice, ma anche molto più profondo e complesso, tanto che, data la possibilità di gestire nel dettaglio anche i toni delle conversazioni, continuo a non vedere come un difetto l’aver in un certo senso “limitato” le dimensioni del mondo di gioco, che risulta estremamente più realistico, vivibile e a misura di Sim. Insomma, inutile dire che l’hype ha raggiunto vette insormontabili e la curiosità di capire se sulla lunga distanza il nuovo approccio di Maxis paghi davvero è tanta, ma per fortuna, settembre è molto vicino.