Carrie Fisher: i coroner di Los Angeles rivelano la causa del decesso

Venuta a mancare a soli sessant’anniCarrie Fisher (l’amata principessa Leia Organa) è a più di sei mesi dalla sua prematura scomparsa uno dei personaggi tutt’ora più amati del mondo del cinema. Una vita travagliata, quella di Carrie, costellata da abusi di sostanzeproblemi psichiatrici oltre che una forma di arteriosclerosi. Oggi i Coroner di Las Vegas hanno reso noti i risultati degli accertamenti riguardanti le cause della morte dell’attrice, spentasi il 17 dicembre 2016.

Una serie di concause, come l’assunzione di medicinali, le precarie condizioni dell’apparato circolatorio e una recrudescenza della sindrome da apnea notturna sarebbero le responsabili della morte dell’ama Principessa Leia. Non una sola causa dunque, ma molteplici fattori scatenanti che hanno portato al tragico epilogo; rimangono tuttora incerti la tempistica e le esatte modalità del decesso.

La figlia dell’attrice, Billie Lourd, raggiunta dai microfoni del People Magazine ha voluto rilasciare una dichiarazione riguardo alla vicenda:

Mia madre ha portato avanti la sua battaglia contro la malattia mentale e gli abusi di droghe per tutta la sua vita. Alla fine, vi si è dovuta arrendere. In tutto quello che ha fatto e detto, in ogni sua opera, ha sempre parlato apertamente dello stigma sociale che pesa su queste patologie e della vergogna che spesso le accompagna; sia per chi ne soffre sia per la famiglia e le persone vicine a questi malati. So per certo che mia madre vorrebbe che la sua morte fosse un motivo di incoraggiamento per queste persone ad aprirsi col mondo ed a parlare dei propri problemi. Cercate sostegno e aiuto, lottate affinchè il Governo stanzi fondi per programmi di intervento e cura dedicati a queste patologie. La vergogna, lo stigma sociale, sono nemici del progresso verso le soluzioni e verso una cura definitiva. Ti voglio bene, Momby

Anche Todd Fisher, fratello della defunta, è convinto al pari dei coroner di Los Angeles che le cause della morte della sorella vadano ricercate nel suo tormentato passato:

Tutto quello che posso dire, dal mio punto di vista, è che non è una novità che Carrie assumesse medicinali. La sua battaglia con le droghe e il disturbo bipolare hanno lentamente, ma costantemente, minato il suo stato di salute non solo mentale ma anche fisica. Onestamente? Speravo che potessimo invecchiare assieme. Realisticamente la sua morte non ci ha sorpreso così come non mi sorprende sapere che la sua salute sia stata influenzata dai medicinali” e, proprio sui farmaci e sull’operato dei medici che li prescrissero, continua “Volete sapere cosa l’ha uccisa? Sommate tutti i fattori. La malattia, il vizio delle sigarette che le ha devastato le arterie, l’uso e abuso di medicinali e droghe. I medici dal canto loro hanno fatto del loro meglio per curare una malattia mentale, non possiamo incolparli di nulla; senza quei farmaci mia sorella se ne sarebbe sicuramente andata molto prima

Che dire, una vita davvero al limite e spesso oltre, che ha portato Carrie Fisher ad una prematura scomparsa. Dal mondo terreno, comunque: l’amata Principessa Leia vivrà per sempre nel cuore dei milioni di fan che l’hanno amata.