PREMESSA: questa settimana, più precisamente il 13 settembre, il platform più famoso della storia compirà la bellezza di trent’anni. Un traguardo importante nella vita di chiunque, da celebrare con tutti i crismi del caso. Noi di GamesVillage abbiamo voluto farlo ripercorrendo la storia di Super Mario attraverso i titoli più rappresentativi, recensendoli proprio come se ci trovassimo nel periodo della loro uscita. Non perdetevi quindi questo meraviglioso viaggio nel passato, insieme alla serie che ha segnato radicalmente la storia dei videogiochi.
Console Nintendo nuova, Mario nuovo, o quasi. A quanto pare lì a Kyoto hanno deciso di non sfornare un episodio nuovo di zecca per aprire le danze sul Game Boy Advance, scegliendo piuttosto di dare una seconda mano di vernice a Super Mario Bros 2, già rimaneggiato su Super Nintendo nella compilation Super Mario All Stars. Non si tratta comunque di una conversione diretta, dato che Super Mario Advance è stato ulteriormente migliorato, proponendosi alla vostra attenzione assieme a un remake dell’originale Mario Bros, anche lui tirato a lucido per l’occasione. Un ottimo affare per un’ottima console, almeno a giudicare da una line up iniziale decisamente convincente, con episodi inediti di F-Zero (Maximum Velocity) e Castlevania (Circle of the Moon), che troverete recensiti altrove. Super Mario Advance, dicevamo, aggiorna il fu Yume Kojo: Doki Doki Panic ancora una volta, con una grafica migliore di quella svecchiata su sedici bit, almeno quando lo schermo è visibile. Perché, mettiamo le mani avanti da subito, l’unico tallone d’Achille di un esperienza Made in Nintendo altresì esaltante non deriva dal gioco, quanto dalla mancata retroilluminazione del GBA, scomoda e anacronistica, specie dopo quanto visto (è il vocabolo adatto) su Lynx, Game Gear e PC Engine GT.
Va detto che Nintendo EAD ha fatto del suo meglio con la palette, garantendo una leggibilità dignitosa anche senza avere un riflettore da stadio montato sulle spalle, ma già il tenebroso Circle of the Moon potrebbe farvi perdere qualche diottria, siete avvisati. Visibilità a parte, Super Mario Advance appare splendido, con miglioramenti a livello cosmetico più o meno notevoli, come i nemici giganteschi o le enormi carote che sollevano incuranti parti dello scenario, tanto per mostrare che il nuovo hardware non scherza in quanto a grafica bidimensionale. E si gioca altrettanto bene, perché i miglioramenti in quest’area garantiscono un rinnovato interesse anche a chi il gioco lo conosce a menadito. Sotto questo aspetto, forse l’introduzione più lampante è quella del punteggio, inspiegabilmente assente sin dal primo Doki Doki Panic. Questo rimescola un po’ le carte in tavola, spingendo a valorizzare tecniche esoteriche come la divina carambola di verdure(tm), dove un ortaggio colpisce più nemici rimbalzando, fruttando in questo modo punti esponenziali e vite extra.
Poi ci sono le Ace Coin, ovvero cinque monete rosse da recuperare in ogni livello, non sempre a portata di mano. Un’idea per incentivare l’esplorazione (una volta raccolte tutte in un livello, questo è marchiato con una stella nell’elenco) che – piccola anticipazione – sarà ulteriormente ampliata una volta completato il gioco, grazie alle uova di un personaggio che sicuramente conoscete. Quelli che esigono completare un gioco al 100% avranno quindi di che divertirsi, mentre nuovi boss o bonus – il gigantesco blocco POW rimbalzante è già un mito – contribuiscono a mantenere l’esperienza interessante. E poi, come detto all’inizio, potete gustarvi un remake del primissimo Mario Bros incluso nel prezzo.
Grafica in linea con quella del gioco principale, colonna sonora, fondali animati, doppio blocco POW e un sistema di controllo migliorato e espanso sono il biglietto da visita per la migliore versione di questo classico, grazie in special modo all’esilarante modalità multigiocatore. Qui fino a quattro scalmanati si sfidano a chi raccoglie per primo cinque monete partendo come Super Mario, giusto per resistere un po’ di più all’assalto di nemici e avversari, che non ci penseranno due volte a sollevare gli ex compagni e scagliarli in giro, possibilmente all’indirizzo di palle di fuoco o granchi molesti. Considerando che il Game Boy Advance dovrebbe essere nei negozi italiani mentre leggete queste righe, forse avrete qualche problema a racimolare altri tre early adopter, ma anche in due giocatori questo Mario Bros sa farsi amare, con una modalità versus ridotta ma altrettanto fuori di testa, dove lanciare l’avversario in un bidone della spazzatura per guadagnare tempo. Tutto bello eh, tranne quando il tapino esce dall’immondizia scovando un power up in grado di ribaltare le sorti dello scontro! Sì, potete chiaramente giocarvelo collaborando, così come facevate nel 1983, ma volete mettere il piacere della sfida e il brivido di veder sgretolate amicizie decennali?