This War of Mine: The Little Ones – Recensione

This War of Mine è stata una vera rivoluzione nel modo in cui concepiamo i giochi di guerra, permettendoci per la prima volta di vivere il conflitto dagli occhi dei più deboli, coloro che non partecipano attivamente al conflitto e che hanno un solo scopo: sopravvivere. This War of Mine: The Little Ones si pone come un’imperdibile occasione per chi non ha provato il titolo originale. A beneficio di queste persone, chiariremo che This War of Mine è un gestionale, un incrocio tra il gameplay di The Sims e XCOM, dove dovrete controllare un gruppo di sopravvissuti all’interno di una casa, in un conflitto la cui durata è decisa casualmente (a meno che non la decidiate voi nella modalità più facile, Create Your Own Story). Non è importante capire la natura di questa guerra, perché voi non avrete alcun ruolo importante al suo interno.

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LA GUERRA DEI BAMBINI

Il gameplay è ripartito in due fasi: una diurna, in cui organizzerete al meglio la vostra abitazione, e una notturna, in cui andrete a saccheggiare quel poco che è rimasto in città. Dopo che sarà finita la giornata, apparirà la mappa, a partire dalla quale dovrete decidere dove sarà il prossimo luogo in cui vi recherete. Il crafting assume nell’economia di gioco un ruolo fondamentale, dal momento che si tratta dell’unico modo per andare avanti e assicurare un’esistenza dignitosa a voi e agli altri rifugiati. Dovrete quindi costruire dei letti, erigere delle barricate, o creare un piccolo orto: queste sono solo alcune delle tante attività che potrete svolgere, con lo scopo di rendere il vostro rifugio il più indipendente possibile. Il gameplay è molto avaro di tutorial e incentiva un approccio “trial and error”, chiedendovi di imparare dagli sbagli che inevitabilmente commetterete. Errori che si pagano, e anche caro: questo perché il gioco adotta la meccanica della permadeath, e una volta che un vostro coinquilino sarà stato ucciso, non si potrà più tornare indietro.

[quotedx]Non è importante capire la natura di questa guerra, perché voi non avrete alcun ruolo importante al suo interno[/quotedx]

È in questo contesto quindi che si inseriscono i “little ones” del titolo, i bambini, che donano una sfumatura e un’intensità narrativa ancora più prorompente. Per esempio, se uno dei vostri uomini ha un figlio, sarà meglio pensarci due volte prima di mandarlo in missione. Se venisse ucciso da uno dei delinquenti che proliferano nella città devastata, sarebbe un trauma indelebile per il bambino. Proprio come in XCOM, potrete raccontare in prima persona la vostra personale storia, grazie a un gameplay emergente che cambierà ad ogni partita. È questo uno dei risultati più notevoli di This War of Mine, ossia proporre un racconto non tramite l’uso di cutscene, bensì grazie all’interattività (e a questo proposito possiamo quindi perdonare la mancanza del doppiaggio). Nonostante la narrazione esplicita sia limitata, i bambini aggiungono un tocco di carattere che rende la vita nel rifugio più colorata, una piccola speranza all’interno di un mondo dove questa parola non ha più significato. I bambini faranno scarabocchi sui muri, e canteranno mentre si muovono all’interno della casa, illuminando per qualche breve attimo l’oscurità. Così come accade nella vita reale, i piccoli saranno la motivazione per andare avanti, e per cui commetterete degli atti anche moralmente disdicevoli come rubare. I bambini non possono morire, ma si possono perdere, e questo sarà uno dei momenti più strazianti dell’intero gioco, perché avrete perso la vostra unica giustificazione per andare avanti, nonché il collante che univa il gruppo di sopravvissuti.

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Per il resto This War of Mine: The Little Ones è rimasto sostanzialmente lo stesso, e naturalmente questo è tutt’altro che un difetto, data la qualità dell’opera originale. Tra i suoi aspetti più brillanti ricordiamo il sistema di moralità sfumata: il gioco non vi dà mai indizi su quello che sia giusto o meno fare. Ma bisogna stare attenti anche alla salute psichica dei vari personaggi che occupano la casa. Spingete le persone a comportarsi illegalmente e alcune di queste andranno in depressione. Fortunatamente, potete guardare all’interno dei diari dei vostri compagni per scoprire chi si fa meno scrupoli.