Black Ops 3 è stato, pur nella sua bontà, l’esponente più controverso della saga Call Of Duty. Rimandando ad altre sedi il dibattito in merito (che, c’è quasi da scommetterci, tornerà in auge con l’imminente Infinte Warfare), il titolo si era aggrappato ai successivi DLC a pagamento per rinfrescare, a cadenza regolare, l’esperienza di gioco. La logica dei contenuti digitali a pagamento, tuttavia, si è puntualmente rivelata posticcia ed ancorata a dei cliché che ne hanno cadenzato l’evoluzione (piuttosto piatta e regolare, invero), attirando su di se tutta una serie di critiche. Dopo Awakening, Eclipse e Descent è finalmente arrivato il turno dell’ultimo DLC, Salvation, per cercare di risollevare, in chiusura, le altalenanti sorti legate a tutti i DLC di questa edizione del brand.
SALVO A META’
Al pari dei tre DLC che lo hanno preceduto, in termini di offerta ludica Salvation ha davvero ben poco da offrire, soprattutto se rapportato al prezzo di vendita che si attesta sotto i 15 Euro per un centesimo. Cerchiamo di fare immediatamente chiarezza, al fine di rendere questa recensione il meno dolorosa possibile per tutti: la sensazione generalizzata dopo aver testato sufficientemente quest’ultimo DLC è che i ragazzi di Treyarch abbiano immesso sul mercato Salvation per obblighi contrattuali con Activision e tutta quell’utenza che aveva anzitempo acquistato il Season Pass. Non che sia tutto da buttare, per carità, ma l’offerta contenutistica ridotta all’osso consta di quattro mappe, una delle quali una interamente ripresa da Black Ops 2 ed aggiornata agli standard attuali sotto il profilo tecnico (ma con una insolita caratterizzazione western) ed un’altra che presenta il medesimo layout planimetrico della mappa Outskirts di World at War. A queste mappe se ne aggiunge una quinta per quello che è, a tutti gli effetti, il pezzo forte del DLC: l’ottima modalità Zombie che trova in Salvation i suoi end titles, con tanto di plauso. Rupture è, come poc’anzi detto, una mappa tratta dalla celeberrima Outskirts, rivisitata per l’occasione in chiave futuristica ed infarcita di una serie di Mech che sarà possibile pilotare, creando una certa frattura con la natura intrinseca di Black Ops 3 sia in termini di gameplay che di feeling. Inoltre, tolto il buon impatto visivo, la mappa si perde in soluzioni di level design piuttosto banali e, dopo l’eccitazione di una manciata di battaglie alla guida di un Mech, il giocatore si ritroverà a fare presto i conti con una situazione tendenzialmente ed irrimediabilmente monotona. Diversa è invece la situazione di Outlaw, rivisitazione in chiave Western della pluriapprezzata Standoff di Black Ops 2.
[quotedx]In termini di offerta ludica Salvation ha davvero ben poco da offrire[/quotedx]
Certo, la rivisitazione Old Wide West è straniante e visivamente decontestualizzata dall’impronta futuristica del gioco di base. Inoltre l’assenza di uno sviluppo verticale rende ininfluenti se non addirittura impraticabili una serie di meccaniche introdotte proprio da Black Ops 3, eppure il Layout della mappa regge benissimo il peso del tempo, rivelandosi apprezzabile, sia pur con qualche riserva. A seguire nella nostra disamina c’è Citadel, mappa di chiara ispirazione gotico-fantasy che lascia ancora una volta perplessi per il feedback visivo, certamente affascinante ma del tutto fuori contesto. Eppure, Citadel è una mappa che si lascia godere e giocare, sufficientemente complessa per essere goduta nelle varie modalità competitive del gioco, nonostante la discrasia generata dalle meccaniche di Black Ops 3 in una location affine al lato più dark de “Il Signore degli Anell”i. Il risultato è tuttavia positivo, per quanto caratteristico se non addirittura pittoresco. Micro è invece la mappa meno convincente del pacchetto. Si, ok, siamo stati rimpiccioliti in pieno stile Antman, ma darsi battaglia a suon di armi avanzatissime tra barattoli di pomodoro, cartoni di pizza, hot dog e griglie da barbecue, davvero non trasmette ironia ma solo tanta delusione. Se questo aggiungiamo il peggior level design mai concepito in una mappa per l’online competitivo, va da sé che i ragazzi di Treyarch avrebbero fatto miglior figura presentandosi con una mappa in meno. Chiude la nostra disamina Revelations, la mappa per la modalità zombie. Revelations è una mappa per l’online cooperativo bella da giocare, bella da vedere e popolata da nuovi demoni e creature, oltre ai canonici zombie cui eravamo stati abituati, per una degna chiusura di una modalità pensata come accessoria ma che è ben presto diventata l’incentivo all’acquisto dei DLC da parte della fanbase.