Avevamo già parlato in sede di anteprima di cosa sia stato considerato nel lavoro di conversione di un titolo come Super Mario Maker da una piattaforma home come Wii U a una portatile come 3DS: cambio di filosofia, cambio di focus, identificazione di nuove priorità. Fondamentale per il consumatore è dunque capire se Super Mario Maker for Nintendo 3DS rappresenti effettivamente un prodotto in linea con le proprie necessità, se valga la pena acquistarlo pur avendo il titolo originale o se possa porsi come valida alternativa in caso si tratti del primo passo nel gameplay creativo dedicato al famoso idraulico. Oppure possiamo ignorare per qualche minuto il titolo e valutare il gioco in quanto tale, ovvero un platform di Super Mario. Sorprendente, vero?
L’IDRAULICO SI FA CARPENTIERE
Super Mario Maker for Nintendo 3DS fa riflettere fin dalle prime informazioni disponibili: ma che senso ha un Mario Maker se non si ha la possibilità di caricare online le proprie creazioni? Cosa rimane se si toglie il piacere di condividere il codice del proprio livello tra gli amici, su Facebook, sulle board per farlo conoscere a tutti? E la soddisfazione di ottenere i riconoscimenti da parte degli altri giocatori per poter così creare ancora più livelli? Domande lecite da parte di chi ha investito tempo sul paddone del Wii U e che, oggi, si chiede se potrà ritrovare lo stesso tipo di coinvolgimento in questa nuova versione. La risposta arriva presto e non piacerà a qualcuno: Super Mario Maker for Nintendo 3DS fa ben poco di quello che serve per essere un “Maker”. Punto.
[quotedx]Si può pensare di approntare una più intima e persona “sfida testa a testa” con i propri amici[/quotedx]
Pur vantando un editor molto completo, in grado di riprodurre praticamente tutto ciò che si poteva fare su Wii U, ritrova solo nella condivisione locale e via streetpass il veicolo per diffondere la propria creatività, strumenti inefficaci a giustificare il quantitativo di ore e di attenzione che si riversano nella creazione di un livello. Si può pensare di approntare una più intima e persona “sfida testa a testa” con i propri amici, scambiandosi dei livelli da rendere sempre più complessi e ricercati, ma si fatica a pensare che la cosa possa perdurare nel tempo, in quanto comporta che tutti i giocatori siano egualmente coinvolti e vogliano investire attivamente il proprio impegno a lungo termine. Decisamente più facile collegarsi a internet e diffondere il proprio, terribile, livello a chiunque nel globo disponga di un Wii U e una copia del gioco.
Ed è qui che riprendiamo in corsa il concetto espresso in apertura: Super Mario Maker for Nintendo 3DS va valutato e apprezzato principalmente per le sue qualità, ovvero essere un nuovo titolo platform dedicato a Super Mario. Cosa da niente per alcuni, che forse nel tempo hanno iniziato a dare per scontata e acquisita l’estrema qualità che di episodio in episodio si ritrova nelle avventure 2D o 3D che siano. Super Mario Maker for Nintendo 3DS ci ricorda ancora una volta come sia appannaggio di pochi la capacità di creare livelli davvero interessanti a livello creativo e al tempo stesso divertenti in un gioco di piattaforme, e lo fa dando forma ad un suggestivo contrasto che vede Nintendo negare sé stessa proprio nella modalità principale, Sfida Super Mario. In questa sorta di modalità principale sui binari (quanto a successione dei livelli, che non possono essere ripetuti una volta superati), il giocatore viene posto di fronte a sfide non solo di difficoltà crescente, ma anche e soprattutto studiate per presentare gli strumenti di creazione facendo provare in prima persona: imparare sul campo le potenzialità di un power up o di un oggetto da inserire nel fondale è la migliore delle lezioni.
[quotesx]imparare sul campo le potenzialità di un power up o di un oggetto da inserire nel fondale è la migliore delle lezioni[/quotesx]
Solitamente i livelli presenti nei mondi che si affrontano non condividono una direzione artistica o tema, ma sono caratterizzati dall’uso di una specifica gimmick, come l’utilizzo del Mario Nella per insegnare ad essere più aggressivi nell’affrontare i nemici o della Koopa Clown Car allo scopo di stimolare la creazione di livelli in stile sparatutto 2D. In molte occasioni si nota come sia stato abbandonato il level design classico e fluido degli episodi principali, allo scopo di creare sfide sempre diverse e avvincenti. Quando il livello da affrontare è un frenetico scorrimento automatico con ostacoli di ogni sorta o un’avventura cadenzata da numerosi checkpoint che scandiscono prove degne di un puzzle game, è chiaro che l’intento dello sviluppatore è di mostrare tutte le facce e le potenzialità di un sistema di gioco che, oggigiorno, viene quasi sottovalutato. Forse perché praticamente perfetto fin dalle origini, verrebbe da dire.
Queste variazioni sul tema vanno a moltiplicare a conti fatti la quantità di contenuti presenti
E quale modo migliore di mostrare l’efficacia di un design se non esplorandone la flessibilità? La novità della modalità Sfida Super Mario consiste nella presenza, in ogni singolo stage, di due sfide opzionali che possono alterare in maniera radicale il livello stesso: se al primo passaggio quindi ci può sembrare di aver raggiunto la bandierina in modo troppo veloce o troppo semplice – comunque fondamentale per proseguire e sbloccare i livelli nel Memobot e renderli quindi modificabili – dare un’occhiata alle sfide può sorprenderci davvero. Che ci venga chiesto di recuperare tutte le 100 monete presenti nonostante una loro bizzarra collocazione o giungere al traguardo impugnano un oggetto o sconfiggendo un nemico in un modo specifico, queste variazioni sul tema vanno a moltiplicare a conti fatti la quantità di contenuti presenti andando ad aumentare il valore dei 100 livelli creati dai designer Nintendo per insegnare come sfruttare al meglio il software. Senza contare che ottenere un certo numero di medaglie consente di estendere l’esperienza di gioco. Ma il valore di un allievo è determinato anche dalla bravura del maestro: scopriamo quindi un sistema di Lezioni che seguono in maniera adeguata il giocatore nella sua crescita, senza limitarsi ad esporre il funzionamento degli strumenti ma testandone le criticità insieme al giocatore. Pur mancando della componente di condivisione via rete, Super Mario Maker for Nintendo 3DS mostra di aver capito come istruire chi si trova improvvisamente in mano un editor così potente, insegnandogli le basi e fornendogli nuovi componenti per le sue creazioni solo quando acquisiti e metabolizzati sul campo. Una progressione decisamente migliore di quanto visto su Wii U per competenza e fruibilità, che si spera venga mantenuta in futuro.
[quotedx]Una progressione decisamente migliore di quanto visto su Wii U[/quotedx]
Stupisce poi la potenza della struttura, che vede il passaggio da editor a livello giocabile in tempo reale con la stessa immediatezza che conosciamo, se non quando viene utilizzato il motore 3D di New Super Mario Bros. che richiede un paio di secondi aggiuntivi. Seppur limitato in fase di condivisione, il gioco consente comunque di godere delle creazioni dell’utenza Wii U attraverso la Sfida dei 100 Mario, già vista su home console, e i Livelli Consigliati, suddivisi per difficoltà. Non è possibile ricercare i singoli livelli per nome o codice, ma la supervisione di Nintendo consente al giocatore di avere sempre a disposizione un database immenso in tasca, pronto per il gioco mordi e fuggi e modellabile secondo le proprie esigenze e capace di stupire in continuazione. I quattro stili di gioco risplendono sulla console portatile, richiamando memorie nostalgiche e mostrando ancora una volta come i semplici pixel posano essere ricolmi di vita e concretezza e bastino delle aggiunte collaterali come effetti grafici e sonori per attualizzare tutto l’impianto artistico.