Le star dei musou di Koei Tecmo, ma non solo, riunite un cast davvero senza precedenti si danno battaglia in una storia inedita. Detta così può sicuramente sembrare un minestrone, e in parte lo è, ma in questo Omega Force è stata particolarmente abile nel scegliere, miscelare e dosare gli ingredienti. A parte sul fronte della storia, che senza spoilerare nulla ai fan più accaniti dei franchise di Koei Tecmo non è nulla di così importante ai fini del gioco quanto un pretesto per riunire tutti questi storici personaggi in un unico, ricchissimo roster. Vero, ci sono finali alternativi e tanti easter egg nascosti per i più famelici tra i collezionisti di memorabilia in game, ma a conti fatti tutta la pratica relativa alla main quest di Warriors All Stars porterà via al massimo una dozzina di ore e presenterà una trama banale e abbastanza noiosetta. Giusto per darvi una idea generale: i nostri eroi, in quanto esseri dotati di grandi poteri e doti combattive uniche, vengono a loro insaputa trascinati in un mondo sull’orlo del caos nel quale si sta svolgendo una guerra per stabilire la successione al trono. Divisi tra le varie fazioni impegnate nel conflitto, questi paladini finiranno per scontrarsi tra loro cercando di assicurare il successo alla propria coalizione. Ci troveremo quindi nella condizione di essere, ad esempio, impegnati a prendere a sberle Ryu Hayabusa (Ninja Gaiden, se mai necessitaste un veloce reminder) mentre vestiamo i panni di Oda Nobunyaga (per chi non conoscesse il personaggio, un Demone dalle sembianze di gatto-samurai dal gioco Samurai Cats). Ed è proprio qui che si palesa la sagacia degli sviluppatori, che potendo contare su un serbatoio di personaggi dalle molteplici caratteristiche hanno sapientemente allineato i vari combattenti a seconda delle loro peculiarità. Prendendo ad esempio il già citato Ryu Hayabusa, non è troppo strano vederlo schierato con William, il protagonista di Nioh. Questo aspetto del gioco, insieme alla sua rigiocabilità, è uno dei punti di forza del titolo; Omega Force ha riunito gli eroi in diversi gruppi cercando di creare le migliori combinazioni, ragionando specialmente sul background e sulla mentalità di ogni personaggio.
Il gameplay di Warriors All Stars presenta quasi tutte le meccaniche che abbiamo imparato a conoscere nei musou di Koei Tecmo, proponendo di fatto un’esperienza esclusivamente per giocatore singolo nella classica forma dell’ “uno contro migliaia” dei vari Dinasty Warriors e Warriors Orochi a cui si rifà non solo per alcune ambientazioni (e, onestamente, avrei preferito vedere qualcosa di più originale in un titolo che sembra un catalogo delle IP di Koei Tecmo). Ci troveremo quindi a impersonare uno di questi eroi e ad agire come un generale sul campo, scegliendo di volta in volta quali minacce affrontare e quali generali o notabili avversari ingaggiare in battaglia. Questa piccola componente strategica contribuisce ad aumentare un minimo, poco in realtà, il livello di difficoltà di Warriors All Stars che risulta decisamente permissivo anche ai valori più elevati. Il combat system è di facile apprendimento e, passati i primi minuti in cui più che inanellare combo si pigiano tasti senza soluzione di continuità, in poco tempo ci si trova a comprendere e padroneggiare meccaniche essenziali come il juggling. Le novità introdotte in questo crossover non sono molte, oggettivamente, quasi tutte le meccaniche di gioco sono mutuate da altri titoli di Tecmo Koei, ma quelle poche feature originali sono di sicuro interesse. Per esempio, il Musou Rush: all’inizio di ogni battaglia avremo a disposizione uno di questi attacchi che, quando attivato, garantirà al nostro eroe un potente buff che gli consentirà di letteralmente dilaniare ogni opposizione per una ventina di secondi. Durante l’esecuzione di questa abilità gli altri membri del nostro team appariranno a schermo e inciteranno il nostro eroe, aiutando così a stabilire legami tra i membri del party. Più stretti saranno i rapporti con i nostri compagni di party più il nostro team sarà efficiente sul campo di battaglia e, inoltre, il mantenimento di questi legami consentirà ai giocatori di ricevere oggetti e materiali per il crafting e persino alcune Carte. Le Carte sono dei power up che potremo equipaggiare prima di ogni battaglia per ognuno dei nostri eroi e che garantiranno un power up spesso di tipo elementale ai nostri attacchi. Ricapitolando, quindi, Warriors All Stars funziona. Il cast di personaggi, di per se, è un valido motivo per ogni fan per essere tentato, se si è appassionati di musou o comunque degli amanti delle IP di Koei Tecmo in questo gioco si ritroveranno tantissimi personaggi familiari. Il gameplay diverte ed è più profondo di quanto appaia all’inizio, con alcune feature originali che riescono a dare un pizzico di freschezza ad un genere dai canoni abbastanza ristretti.