Koei Tecmo, attraverso il lavoro dello studio di sviluppo Gust, presenta Nights of Azure 2: Bride of the New Moon, sequel di Nights of Azure, un interessante mix tra un Musou ed un JRPG. Scopriamo insieme se gli sviluppatori hanno saputo porre rimedio ai difetti riscontrati nel primo capitolo.
Nights of Azure, sviluppato da Gust, ha tentato di rinnovare l’ormai consolidata formula musou, rinfrescandola con elementi classici da JRPG, raccontando al contempo una storia degna dei miliori anime nipponici. La struttura gameplay di un Musou richiede ai giocatori l’eliminazione di tutti i nemici presenti in una determinata area di gioco, esplorandone inoltre ogni singolo anfratto. Il sistema di combattimento prevedeva una concatenazione continua tra attacchi normali e forti, con la possibilità di scatenare il massimo della propria potenza tramite un attacco speciale. Infine, l’utilizzo dei Servan (creature che era possibile evocare, fino ad un massimo di 4), garantiva una buona dose di varietà. Vediamo se e come Nights of Azure 2: Bride of the New Moon è riuscito a migliorare la formula proposta dal primo capitolo.
In Nights of Azure 2: Bride of the New Moon è trascorso molto tempo dall’ultima grande battaglia tra Arnice (la protagonista del primo capitolo) ed il Night Lord (e contro i suoi demoni al seguito). Scopo degli scontri era quello di sventare la venuta della notte perpetua, scongiurando così il sacrificio della compagna di Arnice, Lilysse. Ora a garantire notti insonni e piene di preoccupazioni nel mondo di gioco è Moon Queen, un essere malefico simile al Night Lord, che ha tutte le intenzioni di portare (come al solito) morte e distruzione ovunque. Il compito del giocatore, nei panni (pochi) di Aluche, sarà quello di scortare la Sposa del Tempo (una ragazza dotata di poteri spirituali) fino al luogo dove Moon Queen attende: Liliana, la Sposa del Tempo, è stata designata per il sacrificio, affinché il suo gesto possa sigillare una volta per tutte il male che è in procinto di distruggere tutto. A rendere la situazione più interessante ci si mettono di mezzo i sentimenti: ben più che una semplice amicizia sembra legare Aluche e Liliana, ma il piacere della scoperta lo lasciamo a voi, non aggiungendo altro.
Non volendo svelare alcun dettaglio importante della trama, diremo soltanto che in questo secondo capitolo, Aluche, nel combattere il male, potrà fare affidamento anche su poteri demoniaci (riuscirà anche a mettersi in comunicazione con delle bestie). Tali poteri le permetteranno, inoltre, di conoscere con esattezza il tempo ancora a disposizione dell’umanità prima che l’oscurità totale cali su di essa. Nights of Azure 2: Bride of the New Moon diventa così un’adrenalinica corsa contro il tempo, per evitare la fine di tutto. A differenza del primo capitolo, gli sviluppatori si sono concentrati maggiormente sulla trama principale che sul rapporto tra le due protagoniste. A ciò, vanno ad aggiungersi scene d’intermezzo e dialoghi (meno lunghi e snervanti del primo capitolo della serie) tra altre sei ragazze, tutte in abiti a dir poco… interessanti!
Il sistema di combattimento è stato rinfrescato da un’ottima serie di novità: ai classici attacchi da concatenare per dare vita a distruttive combo, Aluche potrà avvantaggiarsi delle abilità di due Servant (i quali dovranno essere scelti dal giocatore): si tratta di demoni, di dimensioni non particolarmente notevoli che, rispettando le strategie assegnate loro, possono variare da una filosofia di attacco ad una difensiva (e di supporto per la protagonista). Queste creature sono dotate inoltre della capacità di trasformarsi in vere e proprie armi, aggiungendo così una buona varietà al gameplay: si potrà passare dai combattimenti basati sull’arma principale equipaggiata in quel momento, all’arma alla quale i Servant daranno “vita”. Ma non è tutto! Ai Servant si aggiungono le Lily, compagne della protagonista che, sul campo di battaglia, offrono ad Aluche la possibilità di scagliare cinque attacchi extra: Double Attack e Revenge Attack sono colpi studiati per lavorare in sincrono, attaccando lo stesso avversario tracciato in quel momento dal giocatore. L’abilità Double Chase (che richiede di essere caricata tramite l’utilizzo dei due attacchi appena menzionati) è un attacco più potente che, ad ogni utilizzo, fa aumentare tensione e legame tra i vari personaggi. La barra che, di conseguenza, si carica, attiva l’attacco Lily Burst, un attacco da un raggio d’azione davvero enorme. Infine, l’Active Skill è un bonus che, attivato durante la battaglia, permette di sfruttare un particolare effetto che dipende direttamente dalla Lily che si è scelto di portare con sé sul campo di battaglia. Con l’aumentare dei punti esperienza assegnati ad Aluche, aumenterà anche la capacità della stessa protagonista di resistere per più tempo ai combattimenti (ad inizio gioco, la protagonista più combattere per soli 9 minuti).
In Nights of Azure 2: Bride of the New Moon, i ragazzi di Gust hanno aggiunto un selettore relativo al livello di difficoltà, che nel primo capitolo abbiamo trovato davvero troppo basso (difatti, era quasi impossibile giungere al Game Over). A complicare la situazione, i giocatori dovranno effettivamente “correre”: quando, infatti, in cielo sarà comparsa la luna nuova, la missione sarà da considerarsi fallita. Quindi, sarà richiesta una buona capacita tattica per gestire al meglio la quantità di tempo da dedicare al riposo della protagonista (per farle ripristinare le forze).
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, il titolo compie purtroppo un passo indietro, anziché in avanti: la stabilità del frame rate, infatti, passa dai 60fps del primo capitolo, ai 30fps registrati in quest’occasione. Vorremmo dirvi che la cosa non influisce sui combattimenti, ma nelle battaglie più concitate, un drastico calo delle prestazioni del motore grafico crea qualche problema in termini di precisione e tempismo degli attacchi da scatenare sui nemici che oseranno intralciare il cammino della protagonista. La qualità del doppiaggio (esclusivamente disponibile in lingua giapponese) è invece di ottimo livello, così come la colonna sonora, in grado di sottolineare, in maniera sempre impeccabile, la natura e l’importanza degli eventi mostrati (e narrati) a schermo.
Nights of Azure 2: Bride of the New Moon rappresenta un ottimo sequel per la serie firmata Koei Tecmo e realizzata da Gust. La varietà del combat system è stata sensibilmente migliorata (tra attacchi normali, combo ed attacchi speciali, c’è da perderci la testa!) e la trama risulta essere profonda ed avvincente, con almeno tre punti di svolta che oseremmo definire epocali (a nostro giudizio, s’intende). Qualche problema di stabilità nel frame rate non può farvi desistere dall’affrontare quest’interessante commistione di generi tra un Musou ed un JRPG che, forse, non sarà ricordato come un titolo leggendario, ma come un videogame che ha sicuramente qualcosa da raccontare, con stile.