Durante questo weekend è stato possibile provare la Closed Beta di Naruto to Boruto: Shinobi Striker, l’action online di Bandai Namco in arrivo nei prossimi mesi su PC e console. Avevamo già avuto modo di testare il titolo alla gamescom di Colonia, ma la possibilità di dedicargli più ore ha consentito di comprenderne meglio luci ed ombre, e di scoprire nuovi dettagli.
Shinobi Striker si conferma un gioco di puro e semplice combattimento: fronzoli e trame shonen sono praticamente assenti, e la caratteristica peculiare è quella di potersi gettare subito nell’azione, dopo aver creato il proprio avatar personale che ci rappresenta nella piazza online. La beta consentiva una discreta caratterizzazione del nostro personaggio, pur con alcuni elementi assenti e riservati al titolo completo: è stato così possibile scegliere sia la tenuta del nostro ninja, tra quelle dei vari villaggi disponibili, e i propri lineamenti e taglio di capelli. Catapultati nella zona online, ci siamo trovati circondati da decine e decine di altri giocatori, ognuno con il proprio avatar, ed abbiamo avuto la possibilità di interagire utilizzando messaggi o gesti preimpostati. Era possibile gironzolare ed esplorare l’ambiente, ma solamente tre edifici erano al momento accessibili: il primo era la palestra di Kakashi, dove è stato possibile seguire un breve tutorial per comprendere le mosse base. Shinobi Striker consente di eseguire attacchi forti o deboli, parate e schivate, sostituzioni ninja in risposta agli attacchi, lanci di shuriken e tutta una serie di abilità speciali che dipendono dal tipo di personaggio da noi scelto. I curatori, intuitivamente, possono recuperare punti vita col Palmo Mistico, mentre gli attaccanti utilizzare il Rasengan o altre tecniche piuttosto letali che sfruttano gli elementi. Oltre all’attacco, è fondamentale apprendere come muoversi: è necessario imparare a saltare con precisione, a correre sui muri e ad utilizzare il rampino per aggrapparsi alle pareti lontane. Padroneggiare tutti i comandi non è sembrato immediato, e probabilmente richiede qualche test e prova aggiuntiva.
La seconda area che potevamo visitare era la Taverna di Sakura, nella quale è possibile modificare il nostro aspetto o equipaggiamento, entrambe attività pressoché inutili nella beta. Al contempo, si è già potuto comprendere quanto sarà profondo il sistema di personalizzazione nel titolo intero: avremo a nostra disposizione numerose possibili combinazioni per creare il ninja perfetto. Finiti i preparativi, potevamo dirigerci alla casa dell’Hokage, dove vengono creati i match online. La closed beta includeva solamente un tipo di partita: la flag battle 4 contro 4, ambientata nel villaggio della foglia. Intuibilmente questo tipo di match richiede di rubare le bandiere dalla base avversaria per riporle al sicuro nella propria, e la condizione di vittoria è essere in vantaggio allo scadere del tempo. Per riuscire nell’impresa è necessaria una buona coordinazione con i propri compagni, nonché la capacità di dividersi adeguatamente i ruoli, mandando qualcuno del proprio team a rubare la bandiera ed altri a difendere la base e distrarre gli avversari.
Il gameplay è parso da subito incredibilmente frenetico e profondamente basato sulle abilità di platforming: più che per mano dei ninja nemici, si moriva cadendo nel vuoto. Sia i miei compagni che i miei avversari continuavano a finire di sotto, complice anche uno scenario nel quale era necessario saltare su rami sospesi in mezzo al nulla, per poi respawnare dopo qualche secondo. I combattimenti sono stati decisamente interessanti, ma per trionfare è parso necessario riuscire a padroneggiare a dovere i propri attacchi, evitando così di morire per mano di avversari che non facevano altro che spammare tecniche speciali. Peraltro va notato come scegliere un personaggio classico della saga (come Naruto, Sakura, Kakashi o Sasuke) concedesse un enorme vantaggio rispetto all’usare un avatar personalizzato: le loro abilità sono sembrate superiori e piuttosto difficili da contrastare. Va compreso a pieno anche il sistema di punteggio assegnato dal gioco a fine partita, poiché sembrava privilegiare fortemente le prodezze in combattimento rispetto alle bandiere conquistate, il che non ha molto senso in modalità simili.
Il gioco, seppur in beta, è risultato già piuttosto fluido e piacevole, con una grafica in cell-shading molto gradevole e una caratterizzazione dei personaggi decisamente fedele a quella dell’anime. È capitato più di una volta che la stanza online cadesse, disconnettendo la partita in corso, ma la stabilità dell’online può essere senza dubbio corretta da qui all’uscita del titolo. Qualche dubbio in più rimane sul gameplay, che pare essere davvero caotico e poco bilanciato, ma è possibile che l’impressione sia dovuta alle limitate opzioni della demo ed alla scarsa conoscenza dei comandi e delle tecniche, penalizzata dalle poche ore di gioco. Naruto to Boruto: Shinobi Striker rimane comunque promettente, e soprattutto è riuscito a divertirci, una qualità da non sottovalutare. Proveremo in futuro la versione completa con le numerose modalità aggiuntive, per poter valutare a pieno questa arena online per veri ninja.