Ritornano i cowboy, e lo fanno in grande stile.
In alto i cuori, cari i miei appassionati di western. I ragazzi di Techland hanno in cantiere il secondo capitolo dell’ottimo Call of Juarez, lo sparatutto/azione che era riuscito a rinverdire i verdi pascoli del nostro amore videoludico dopo anni in cui gli unici pistoleri carismatici scorrazzavano tra le pagine dei fumetti di Tex Willer.
Bound in Blood, pur condividendo con il suo predecessore la medesima ambientazione (anche in questo caso, infatti, l’intera avventura ruota attorno alla ricerca del mitico tesoro di Juarez), narra di eventi che si sono svolti in un periodo antecedente a quelli del primo capitolo. Si tratta, insomma, di un vero e proprio prequel che vi metterà nei panni di due ardimentosi pistoleri: i fratelli McCall. Tutto ha inizio durante la Guerra Civile Americana. Thomas e Ray, arruolati nell’esercito confederato, decidono di disertare, cercando fortuna nel selvaggio west.
A quanto pare sarà proprio la trama uno dei punti di forza di questo titolo visto che, oltre a essere ricca di colpi di scena, conterrà anche tutti i leit motif cari al genere western. Proprio per questa ragione avrete a che fare con seducenti donzelle, bellicosi capi indiani e, naturalmente, pistoleri senza scrupoli. La struttura di gioco è simile a quella del suo predecessore. Anche in Bound in Blood, infatti, controllerete a turno due personaggi. Thomas, il fratello minore, è un esperto nel combattimento dalla lunga distanza e utilizza un potente fucile. È anche equipaggiato con una frusta che, oltre a risultare utile negli scontri ravvicinati, è indispensabile per superare gli ostacoli. Ray, invece, ha un carattere più impetuoso ed è dotato di una notevole forza fisica. La sua specialità è il combattimento corpo a corpo e le sparatorie in cui utilizza due pistole contemporaneamente. Prima di ogni missione potrete scegliere il personaggio da utilizzare e questo influirà sullo stile di gioco. Se per esempio optassimo per Thomas, dovremo adottare un approccio stealth, prediligendo gli omicidi silenziosi e i colpi dalla lunga distanza.
Il comparto tecnico, che sfrutta la potenza del Chrome Engine 4, pare molto promettente, presentando ambientazioni varie (dai deserti dell’Arizona, fino ai campi di cotone della Georgia) e anche molto dettagliate. Peccato solo che non sia prevista una modalità di gioco in cooperativa, che permetta a due amici di affrontare fianco a fianco l’avventura principale. Poco male, ci consoleremo con una delle tante modalità di gioco online in pura e piccante salsa western.