Il gioco del robot e dell’amore sbarca finalmente in Europa.
I giochi della serie Sakura Wars imperversano in Giappone da anni… finalmente su Wii abbiamo modo di apprezzarne un esponente in una lingua, quella anglosassone, che risulta comprensibile per noi gaijin. Ma, linguaggio a parte, prima di spendere entusiasmo per questo gioco bisogna capire se si è predisposti per apprezzarne i tanti lati positivi. Perché di lati positivi ne ha eccome ed è bene dirlo subito.
So Long, My Love, così come tutti i capitoli della serie Sakura Wars, è un concentrato di cultura e gusti giapponesi. Se i manga e gli anime non vi appassionano, state alla larga da questo gioco. D’altro canto, se vi affascina l’idea di interpretare l’eroe di un fumetto giapponese e di vivere una lunga storia tra splendide ragazze e robot da combattimento, allora prendete l’occasione al volo, tanto più se possedete una buona dimestichezza con la lingua inglese… anche perché tra menu e mille dialoghi, da leggere ce n’è a fiumi.
In questo Sakura Wars vestite i panni di un ragazzino giapponese fresco d’accademia che desidera entrare a far parte di un corpo di difesa speciale super segreto e volto a combattere le forze del male. Tanto per cominciare, il nostro eroe viene mandato alla divisione di New York e qui passerà un primo brutto momento: tutti i colleghi sono ragazze meravigliose che vi vedranno come il principiante senza speranze. Starà a voi superare tutte le avversità e dimostrare doti di tenacia, coraggio e dedizione, nonché abilità nel comandare il proprio robot da combattimento e guidare la squadra alla vittoria. Mica facile, tutto sommato, ma il divertimento comincia proprio da qui.
Di fatto il gioco è diviso in due parti, dalla struttura completamente differente, ma interconnesse tra loro in modo funzionale. Nella prima parte, l’eroe conduce interazioni sociali, parla con le procaci colleghe, avvia relazioni anche sentimentali e cerca grosso modo di ingraziarsi le ragazze, conquistandole poco a poco. In questo caso si tratta di affrontare una quantità smodata di dialoghi dove, a sorpresa, venite chiamati a scegliere una risposta adeguata all’interno di una manciata di possibilità, entro un tempo limite. Le relazioni sono importanti per modificare lo sviluppo della trama, certo, ma se riuscite nell’intento di costruire dei solidi rapporti, avrete un riscontro diretto anche nella seconda parte dell’esperienza, quella dei combattimenti tattici a bordo di stilosi robot. Infatti, se la sintonia tra l’eroe e gli altri piloti è alta, le abilità degli alleati miglioreranno di conseguenza, dandovi quel margine in più per sconfiggere i temibili avversari, numericamente superiori e capaci di mettere in campo mostruosità robotiche dall’elevato potenziale distruttivo.
Le battaglie si svolgono rigorosamente a turni e avete il compito di controllare ogni mezzo della vostra squadra, selezionando manovre difensive, attacchi speciali (unici per ogni robot), e attacchi combinati tra due alleati. Questi ultimi riescono meglio se esiste armonia tra i piloti che partecipano alla combo. Inizialmente il sistema potrebbe apparire semplice, ma in realtà nasconde uno spessore tattico notevole. Selezionare le mosse più appropriate per la situazione sarà fondamentale per evitare una disfatta completa. Nonostante una notevole differenza stilistica tra la fase relazionale e quella tattica, l’esperienza risulta ben ritmata, varia e sempre divertente, grazie a dialoghi frizzanti (e un po’ folli) e merito di meccaniche intuitive e di spessore assieme.