I giochi “musicali” stanno conoscendo una fase particolarmente felice, potremmo dire di “boom”, almeno per quanto riguarda il grande pubblico, l’utenza per così dire “mainstream”: tra Beatles, DJ…
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Maestro! Jump in Music è il nuovo gioco per Nintendo DS di Pastagames, di cui abbiamo parlato in un’anteprima pubblicata qualche mese fa. La storia parla di un uccellino rosa di nome Presto innamorato di una dolce creatura a cui dedica fior di serenate; il loro amore è però a repentaglio dal malvagio Staccato (i nomi sono bellissimi), un ragno invidioso che ruba le note dal mondo di Presto e pulzella, e che il nostro impavido pennuto dovrà recuperare, un livello alla volta.
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Il gameplay è alquanto insolito e, come dicevamo, mischia musica e platform: Presto si muove da solo attraverso livelli che scorrono da sinistra a destra, lungo una serie di fili (corde) che vanno pizzicati a tempo accompagnando la musica di sottofondo; “suonando” una corda dall’alto verso il basso potremo far saltare Presto verso l’alto, e viceversa farlo scendere di un livello pizzicandola nel senso opposto; lungo la strada ci saranno diversi “fruttini” (o stelle, o angioletti, dipende dal mondo in cui ci si trova) da raccogliere e che costituiscono altre note, così come pericolosi nemici da “tappare” (colpire con un tap del pennino) al momento giusto. Se ognuna di queste azioni verrà compiuta nel modo corretto, la corsa lungo la mappa si trasformerà in una sinfonia dall’esecuzione cristallina, con un buon punteggio finale. Per passare ai livelli successivi occorre realizzare almeno uno scolastico “B+”.
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I mondi di gioco sono sei, ciascuno composto da tre livelli più uno scontro finale con Staccato: man mano che si procede al loro interno la difficoltà aumenta (e non sempre gradualmente): tra arpeggiature precise, stuoli di nemici da “battere” a tempo, salti e compagnia bella la situazione diventa presto alquanto caotica, in particolar modo nei livelli di difficoltà più elevati. E come ogni platform che si rispetti, per riuscire a vincere nei livelli più avanzati (o con un maggiore livello di difficoltà) occorre sostanzialmente imparare a memoria le mosse da compiere, ricordandosi però che vanno eseguite a tempo! Va riconosciuto agli sviluppatori di essere riusciti a proporre livelli con una discreta varietà, e non solo dal punto di vista grafico, che rende ogni mappa diversa dalla precedente scongiurando il rischio della monotonia. Meno riusciti e più noiosi gli scontri finali con Staccato, che si riducono a poco più che una sorta di “Simon” nel quale ripetere le mosse compiute da lui e dai suoi sgherri.
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La colonna sonora gioca un ruolo essenziale in un titolo come questo, e Pastagames ha fatto benissimo a osare qualcosa di meno scontato, con una selezione di brani che va dalla musica classica agli evergreen del pop e non solo. Ecco la tracklist, in ordine di come si presenta al giocatore:
- Ludwig Van Beethoven – Sinfonia No. 5
- Antonin Dvorak – Sinfonia No.9, Dal Nuovo Mondo
- Madness – Our House
- Sakura Sakura (tradizionale giapponese)
- Johann Sebastian Bach – Piccola Fuga in G Minore
- Wolfgang Amadeus Mozart – A Little Night Music
- Perren, Mizell et al.– ABC
- Vent Frais, Vent du Matin (tradizionale francese)
- Eduardo Di Capua – O Sole Mio
- The Animals – The House of the Rising Sun
- Antonio Vivaldi – Le Quattro Stagioni
- Greensleeves (tradizionale inglese)
- Erik Satie – Gymnopedie No.1
- Pyotr Tchaikovsky – Lo schiaccianoci
- Screamin’ Jay Hawkins – I Put a Spell on You
- Otchi Chornye (tradizionale russo)
- Johannes Brahms – Danze Ungheresi
- Edvard Grieg – Peer Gynt
- Leonard Bernstein – I magnifici sette
- El Arreglito (adattamento dalla Carmen di Bizet)
- M. Gore, D. Pitchford – Fame
- Ennio Morricone – Il buono, il brutto e il cattivo
- Isaac Albeniz – Asturias
- When the Saints Go Marching In (spiritual americano)
Come vedete, insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti. Lascia un po’ storditi all’inizio, almeno chi come noi è ormai abituato a sentire le canzoni originali dei vari “Hero” di turno, ascoltare le canzoni in versione MIDI, solamente strumentali. Una scelta dettata principalmente da questioni di budget e di licenza, ci raccontava il game designer a Colonia. Però va anche detto che il risultato finale ha un suo certo qual “gusto retrò” che fa molto computer a 8-bit (forse 16, via), e che potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa per gli appassionati di retrogaming.
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Ventiquattro canzoni non sono pochissime, ma il gioco finisce abbastanza alla svelta; l’incredibile impossibilità di giocarlo in modalità Normale fin dal principio rischia paradossalmente di renderlo ancora meno longevo. Apprezzabile il fatto di poter cantare durante le canzoni nelle modalità più difficili, senza che il gameplay ne risenta particolarmente ma come extra per aumentare il divertimento, così come la possibilità di ripetere i vari livelli per migliorare il proprio punteggio. Rimane la sensazione che molti, una volta completatolo al primo giro, lo mettano da parte perché convinti che “sia tutto lì”. Perdendosi il meglio che Presto! ha da offrire.
Sviluppato da Pastagames e distribuito da Neko Entertainment, Maestro! Jump in Music è disponibile per Nintendo DS al prezzo consigliato di 39.99 €.