Ciao panzone. Sei troppo vecchio per usare un computer, figuriamoci sapere cos’è internet, quindi sono sicuro che questa lettera non la leggerai. Certo non te la mando tramite le poste. Dall’Italia? In questo periodo? Ma stiamo scherzando. Però chissà, magari qualche tuo elfo – che paghi sicuramente troppo poco e sfrutti proprio durante le feste…
E ancora chissà, questo giovane elfo sfruttato, con l’acne e il testosterone a mille, tra un sito sozzo e l’altro finisce magari anche a leggere questa mia presente. E quindi ecco la lista. So già che non capirai niente di quello che c’è scritto – non sai cos’è un PC, figurarsi se hai mai visto un videogioco. Prendi la lettera, dalla all’elfo che te l’ha recapitata e lascia fare a lui. E ringraziami che sono sintetico. Il tempo stringe, quindi mi limito solo ai videogame. Se mi mettevo a parlare di tutte le cose che vorrei nel resto della mia vita toccava mandarti un’enciclopedia. Non parlo neanche di riviste, siti e case editrici, che anche qui rischiamo di andare per le lunghe.
Allora, tanto per cominciare con qualcosa di banale, basta con i giochi tutti uguali. Lo so che le case devono puntare sui franchise sicuri, sulle serie, sui titoli che vendono e blah blah blah, ma la gente di quando in quando vorrebbe anche qualcosa di nuovo. I seguiti ci stanno anche, ma che si sforzino un pochettino di più. L’anno prossimo ne arriveranno parecchi, e le premesse non sono delle migliori. La sindrome Madden ha rotto. Coraggio, sforzarsi un po’ di più. Op.
Mi contraddico subito, e aggiungo alla lista Trackmania 2 e Portal 2. Non importa quante renne devi far fuori per riuscirci. Portameli e basta.
I remake: bella idea, eh, però andiamoci piano. I giochi di dieci o vent’anni fa erano divertenti dieci o vent’anni fa. Se devo rigiocare la stessa roba con la grafica più fica allora mi tengo l’originale, che ho già pagato, e sono pure più contento. Anche qui: sforziamoci un goccino di più, dai.
Ritardi e slittamenti: quest’anno ne abbiamo visti a vagonate, soprattutto per il PC. Tutto quel che è uscito su console uscirà su computer con qualche mese di ritardo. Ok le vendite, ok spingere le console, ma dì a qualche pezzo grosso di smetterla di trattare quelli che usano il PC come dei poveri pistola. E in generale, che facciano meglio i conti prima di annunciare un gioco e poi rinviarlo duemila volte. Non che uno ci perda il sonno, per carità. Però…
Quest’anno ci hanno rotto poco le scatole i vari Jack Thompson e politici annoiati che se la prendono con i videogame quando non sanno di che parlare. Potrebbe andare meglio, ma ci accontentiamo. Ecco, vediamo di proseguire su questa strada.
Basta WoW. Non ci ho mai giocato, ma mi intristisce vedere tanti amici che si sono persi lungo il cammino, che se li chiami la sera gli rompi le scatole che stanno farmando, grindando, c’hanno la buff e la debuff, aggrano e sa il cielo come diamine si sono ridotti per finire a parlare così. E basta anche con gli achievement. Divertenti, eh, però anche lì l’elenco di gente rovinata per riuscire a conquistare 5 inutili G per non so che gioco altrettanto inutile è lungo e penoso. A volte sembrano scimmiette ammaestrate: gli sviluppatori gli dicono “gira su te stesso su un piede solo con un dito nel naso per cinque minuti bevendo dalla cannuccia senza far cadere neanche una goccia e tenendo un uovo sulla testa e ti regalo 5G”, e quelli aprono il frigo per prendere l’uovo.
Basta con le periferiche demenziali per il Wii. La console è carina, alcuni giochi sono mitologici, la canna da pesca con il mulinello e la cyclette sono il fondo del pozzo. Abbiamo già dato, passiamo ad altro.
Mi fermo qui che sei vecchio e so che i tuoi neuroni fanno fatica. Magari qualcuno aggiunge qualcos’altro o decide di togliere qualcosa dalla lista. Dai, fai uno sforzo che domani è il tuo (unico) giorno di lavoro. Poi te ne vai in ferie per trecentosessantaquattro giorni. Ci credo che poi hai quella panza enorme. E auguri anche a te, povero elfo che hai letto questa letterina. Attento a non farti crescere i peli sulle mani.