Una nuova, sottile strategia sta facendosi strada nella ormai più o meno dichiarata guerra dei publisher ai videogame usati, e di cui stiamo parlando da qualche tempo. L’ultima mossa di Electronic Arts prende il nome di “Progetto Dieci Dollari”, e ha preso il via con il rilascio di Mass Effect 2, Dragon Age: Origins e The Saboteur. In buona…
Il contenuto in più può essere infatti riscattato solo una volta, con ogni probabilitĆ da chi acquista il gioco ancora nel cellophane, mentre chi lo recupera di seconda mano – in assenza di un codice ad hoc per lo sblocco del DLC – deve pagare un extra.
Per Dragon Age il DLC del giorno dell’uscita del gioco era un pacchetto chiamato The Stone Prisoner contenente un nuovo membro del party, un po’ di ambientazioni, oggetti e gameplay che si andava ad aggiungere alla campagna. Gratis per i “nuovisti”, 15$ per gli “usatisti”. Per Saboteur c’era Midnight Show, che sbloccava un po’ di donnine seminude e luoghi in cui era possibile nascondersi. Gratis/3$.
In Mass Effect 2 il bonus omaggio per i nuovisti ĆØ la Cerberus Network e relativo pacchetto di missioni/personaggio/ecc. Gratis/10$.
CosƬ ci potrei anche stare, dai. Se compro il gioco nuovo, la roba in più me la gusto volentieri. Se invece lo trovo usato a metĆ prezzo, di giocare la fuffa extra mi può fregare fino a un certo punto, comunque non subito, magari dopo un mese o due, spendendo una cifra tutto sommato limitata (e che probabilmente non arriverĆ comunque alla cifra del nuovo). Il problema, semmai, ĆØ dove può portare questa strada: oggi abbiamo un po’ di “fuffa”, appunto, cose che danno valore aggiunto ma non minano il gioco. Compro Forza 3 usato, le macchine nuove posso anche saltarle in toto o comprarmele più avanti. Mi preoccupa di più il pensiero che un domani decidano di mettere il codice di sblocco a metĆ campagna.
“Qualcuno mi ha ricordato di aver detto una volta: ‘l’aviditĆ ĆØ buona’. Oggi sembra che sia legale” – Gordon Gekko, 2010.