Dopo averci divertiti non poco con il suo Crusaders – Thy Kingdom Come, la giovane software house Neocore continua lungo la strada degli ibridi tra gioco di ruolo e strategia stile Total War con Re…
Dopo averci divertiti non poco con il suo Crusaders – Thy Kingdom Come, la giovane software house Neocore continua lungo la strada degli ibridi tra gioco di ruolo e strategia stile Total War con Re Artù, prodotto già disponibile in inglese su Steam ma che uscirà presto in Italia sotto il marchio FX Interactive con la consueta cura che il publisher riserva ai suoi prodotti: confezione curatissima, localizzazione completa nella nostra lingua (sia per dialoghi che testo) e un prezzo di vendita di 19.95€.
Impossibile negare che gran parte del fascino di questo gioco – a parte la qualità della confezione – risieda nelle leggende arturiane che stanno alla base della campagna, e che nell’immaginario collettivo rappresentano più che mai il “vero” Medio Evo. Vestiremo infatti i panni del sovrano del titolo, che dovrà recuperare la spada di Pendragon, custodita da Merlino, e riunire sotto un’unica bandiera tutto il suo Regno, assoldando con particolare cura i dodici cavalieri che lotteranno al suo fianco, ciascuno caratterizzato da una personalità spiccata e precisa: opteremo per il valore di Lancillotto o la crudele spietatezza di Mordred? La decisione non sarà semplice, dal momento che saranno loro a condurre gli eserciti in combattimento e a governare le varie province conquistate.
Per quel che riguarda il gameplay Neocore ha fatto tesoro degli errori compiuti con Crusaders e si prepara a sfornare un titolo più completo e meglio rifinito: l’essenza del gioco è quella di uno strategico a turni con battaglie tattiche in tempo reale, non del tutto diverso da Medieval II. A differenza del prodotto di Creative Assembly, tuttavia, dove la campagna era piuttosto libera e si focalizzava sulle conquiste e le espansioni indiscriminate, Re Artù punta molto anche sull’aspetto narrativo: le diverse missioni sono ispirate alle leggende arturiane, e vengono presentate con un’interfaccia simile a quella dei vecchi libri game, un approccio piuttosto “vecchia scuola” ma molto piacevole, e perfettamente allineato allo spirito “romanzato” del gioco.
Gli scontri riprendono invece più da vicino il già citato Medieval II, e si scatenano ogni qual volta due fazioni nemiche si incontrano sulla mappa strategica, vedendo contrapposte migliaia di unità sul campo. Come prevedibile, la conformazione del terreno in cui avvengono le battaglie richiederà un approccio strategico: foreste in cui nascondere le truppe per un’imboscata, paludi che rallentano il movimento della cavalleria, colline e luoghi sopraelevati dove piazzare gli arcieri ecc.
L’ambientazione fantasy del gioco permette una varietà di situazioni e di dinamiche piuttosto ricca: accanto alle “solite” unità da battaglia come lancieri e cavalieri troveremo infatti creature mitologiche di ogni risma, dai giganti delle montagne agli spettri dell’oltretomba, e che permettono di sfruttare. A questo si aggiungono anche gli incantesimi a disposizione degli eroi in campo: questi ultimi acquisiscono esperienza e avanzano di livello a ogni vittoria, e dispongono di magie in grado di influenzare nientepopodimeno che il tempo (per esempio lanciando il “corno di Avalon” che avvolge le proprie truppe nella nebbia, consentendo loro di avanzare praticamente inosservate) e di controllare gli elementi della natura, come l'”alito del drago” in grado di fare letteralmente arrosto gli eserciti nemici.
Altro particolare interessante risiede nel fatto che ogni turno della mappa strategica corrisponde a una stagione dell’anno: questo vuol dire che le azioni a disposizione del giocatore cambieranno di conseguenza, costringendolo a cimentarsi in tutti gli aspetti del gioco: l’esplorazione (primavera), le battaglie (estate), la cura delle risorse e l’addestramento delle truppe (autunno) e la gestione delle città (inverno).
Per quel che riguarda l’aspetto tecnico, Re Artù non si candida al titolo con l’engine più leggero della storia, il che rischia di lasciare insoddisfatti i possessori di macchine meno potenti, ma al tempo stesso assicura scenari ricchi di dettagli e molto curati.
Completamente in italiano, Re Artù sarà in vendita a partire dal prossimo 25 marzo a 19.95 €.