Quando si parla di videogiochi, il nome Bleach viene associato immediatamente alla lunga serie di picchiaduro che ha avuto inizio nel 2005 (con il primo episodio per GameCube) e che รจ poi…
Quando si parla di videogiochi, il nome Bleach viene associato immediatamente alla lunga serie di picchiaduro che ha avuto inizio nel 2005 (con il primo episodio per GameCube) e che รจ poi proseguita fino a Versus Crusade per Wii, passando attraverso GBA, DS, Playstation 2 e PSP. Fa dunque uno strano effetto sapere che Sega, con questo The Third Phantom, ha deciso di cambiare completamente approccio per abbracciare la causa dei giochi di ruolo strategici, una manovra che appare tanto coraggiosa quanto rischiosa.
E purtroppo i risultati non fanno saltellare dalla gioia, anche se sulla carta il sistema di combattimento parrebbe funzionare a dovere. L’idea di fondo รจ simile a quella di un Fire Emblem a caso, con la solita griglia su cui vanno disposte le “pedine” da muovere seguendo pattern ben precisi, e gli equilibri tra i punti di forza e le debolezze dei combattenti vengono stabilite da un sistema che si ispira alla morra cinese, come nello strategico di Intelligent Systems; occorre tuttavia specificare che The Third Phantom si rivela molto meno profondo di Fire Emblem (o di Final Fantasy Tactics, giusto per citare un altro esempio). Il vero problema di questo gioco, perรฒ, non sta nel suo approccio “soft” alla strategia, che tutto sommato potrebbe anche funzionare, quanto piuttosto in una mole di dialoghi che definire “invadente” suonerebbe giร fin troppo gentile.
Fatta eccezione per i combattimenti, peraltro meno frequenti di quanto si possa immaginare, tutte le fasi di gioco risultano imperniate sui dialoghi con i numerosissimi personaggi che popolano l’universo di Bleach, e che appaiono troppo prolissi e concentrati sui minimi dettagli per interessare un giocatore che non sia al contempo un fan sfegatato di Ichigo Kurosaki e compagni. Persino quelle che dovrebbero essere semplici “distrazioni” dalla storia principale, come la modalitร “Free Time” – in cui andare a caccia di bonus, finiscono per risultare ingolfate dai dialoghi, a tutto svantaggio del ritmo di gioco, che appare cosรฌ lento e tedioso. Certo, qualche fan potrebbe anche trovare la pratica interessante, ma come GdR strategico in sรฉ, The Third Phantom si dimostra piuttosto deludente. Forse sarebbe stato meglio puntare sull’ennesimo picchiaduro.