Come unire l’amore per i MMORPG e una delle più grandi passioni della nostra infanzia? Realizzando un gioco di ruolo massivamente online con i mattoncini LEGO! Questo sempre a patto che…
Come unire l’amore per i MMORPG e una delle più grandi passioni della nostra infanzia? Realizzando un gioco di ruolo massivamente online con i mattoncini LEGO! Questo sempre a patto che apparteniate alla nutrita schiera di amanti delle costruzioni danesi, si intende.
A parte gli action adventure più o meno riusciti e più o meno adorabili visti in questi anni, da LEGO Star Wars per arrivare all’imminente LEGO Harry Potter, il prodotto di NetDevil si candida sicuramente come il più ambizioso, e certamente quello più complesso da realizzare. La software house del Colorado sta infatti lavorando da due anni a un universo persistente che riesca a coniugare gli elementi canonici del genere dei MMOG, settore nel quale è specializzata da sempre, con l’abbordabilità, la semplicità e il divertimento ricercati dagli appassionati dei giocattoli.
L’impostazione è quindi quella di un gioco di ruolo non tanto massivo quanto di massa, con un approccio volutamente casual in grado di rapire grandi e piccini, alla Free Realms per intenderci, e che potrebbe costituire una buona base per avvicinare tutti i giocatori stagionati che in questi anni non hanno mai osato avventurarsi nelle lande di World of Warcraft o negli spazi sconfinati di EVE Online.
Quattro sono gli elementi principali su cui si fonda LEGO Universe per cercare di piacere a tutti quanti: varietà nelle situazioni di gioco, grande possibilità di personalizzazione del proprio alter ego e di costruire qualsiasi cosa (due elementi che sono comuni anche al mondo dei mattoncini di plastica, e non è certo un caso) e, per finire, il gioco online con gli amici.
Le opzioni per la creazione del proprio personaggio, accessibili dalla prima schermata del gioco, consentono di scegliere tra innumerevoli capigliature, visi, corpicini tozzi, braccia e gambe. Una volta portata a termine questa fase ci si troverà a bordo di una nave spaziale in procinto di essere inghiottita da un buco nero: una situazione da cui sarà necessario uscire portando a termine il tutorial, che introduce agli elementi tipici dei MMORPG, dal movimento alla gestione dell’interfaccia, passando per equipaggiamento e skill. Una volta scappati dall’astronave (ovviamente costruendo un razzo con i pezzi a disposizione) ci si troverà a navigare nello spazio, alla ricerca di un pianeta su cui atterrare e cominciare la partita vera e propria.
Le ambientazioni dei vari corpi celesti sono le più svariate: metropoli moderne, castelli medievali, isole dei pirati ecc. Ogni pianeta offre contenuti diversi, e al momento del lancio dovrebbero esserne rilasciati già cinque o sei, un numero destinato ad aumentare nel corso dei mesi successivi all’uscita del gioco grazie alle espansioni. Ogni pianeta contiene il classico hub da cui pescare le prime avventure da affrontare, che si caratterizzano per la varietà: caccia, esplorazione, ricerca di tesori, dungeon e costruzioni da realizzare, e che trasformano il gioco stesso in un pout pourri di generi diversi, dal platform al gioco di ruolo, passando per minigame di abilità.
Portare a termine queste avventure permette di raccogliere monete e oggetti collezionabili, elementi fondamentali per l’avanzamento del personaggio: mancando infatti le classi vere e proprie, sarà quel che egli indossa a determinare la sua potenza e lo stile di combattimento. Questa scelta, tra le altre cose, permette una notevole flessibilità di ruoli, passando dall’uno all’altro semplicemente cambiando “costumino”. Le sezioni di crafting, ossia di costruzione di oggetti, consentono di scatenare la fantasia in una serie di luoghi appositamente istanziati; non è ancora chiaro come questo aspetto inciderà sul resto del gioco, se diventerà un elemento portante o solamente di contorno.