I numeri di World of Warcraft

Si è conclusa ieri la Game Developers Conference di Austin, in Texas, uno tra gli eventi più importanti dell’anno a livello di sviluppo. Tra gli interventi di coloro che si sono alternati sul palco ho trovato molto interessante quello di J. Allen Brack e Frank Pearce di Blizzard Entertainment, che hanno spiegato in dettaglio cosa sia World of…

Si è conclusa ieri la Game Developers Conference di Austin, in Texas, uno tra gli eventi più importanti dell’anno a livello di sviluppo. Tra gli interventi di coloro che si sono alternati sul palco ho trovato molto interessante quello di J. Allen Brack e Frank Pearce di Blizzard Entertainment, che hanno spiegato in dettaglio cosa sia World of Warcraft in termini di organizzazione e infrastrutture. Il quadro che ne è emerso è andato così oltre le mie aspettative che, pur volendo tenere conto che si tratta del MMORPG di maggiore successo al mondo, non ho potuto fare altro che dedicarvi l’editoriale che vi apprestate (spero) a leggere.

La prima cosa da sottolineare è che a occuparsi del gioco non c’è un reparto in Blizzard bensì 30. Frank Pearce gestisce quello della Produzione, composto da 10 dipendenti e il cui compito è supervisionare tutti gli altri ufiici, supportandoli a livello organizzativo. Un lavoro nevralgico e della massima responsabilità, se è vero che è stato capace di smistare oltre 33.000 richieste in questi anni.

Se già questo dato lascia intuire l’organizzazione di cui dispone Blizzard, basta concentrarsi su altri aspetti per capire che World of Warcraft non è un gioco come gli altri. È il caso del team di sviluppo, che da solo conta 32 persone che si occupano di creare tutto il software necessario al gioco (quindi anche i tool o i programmi per la gestione dei server). Ma anche del reparto artistico, che conta 51 dipendenti i quali, sostengono Brack e Pearce, hanno finora prodotto qualcosa come un milione e mezzo di asset! A questi vanno aggiunte le 37 persone che lavorano al design di World of Warcraft e che in questi anni ha creato oltre 70.000 incantesimi e 40.000 NPC. Numeri questi, se ci si riflette un attimo, semplicemente astronomici.

Che dire poi dei filmati di World of Warcraft? Tra machinima e teaser, Blizzard ha sempre deliziato le nostre pupille con prodotti di una qualità tale da averci fatto domandare più di una volta perché di WoW non ne sia ancora stato fatto un film di animazione. Ebbene, il team che si occupa delle cinematiche è composto da 123 persone, cui è stata demandata anche la creazione degli oggetti che si trovano nel gioco. Che si siano quindi individuati i colpevoli dei Tier 9 tutti uguali tra loro?

Battute a parte, passiamo ora alle musiche che accompagnano il gioco, indiscutibilmente suggestive e ispirate: qui Brack menziona la presenza di un solo compositore che si occupa di gestire tutto il reparto audio, tra l’altro responsabile anche degli effetti sonori e dei doppiaggi. Non viene fornito il numero preciso dei membri di questo comparto ma solo indicato che finora ha prodotto qualcosa come 27 ore di musica.

Vi sono poi altri dati cui solitamente non si pensa ma che meritano di essere riportati. Ad esempio il reparto che si occupa del controllo qualità: ebbene, si tratta in tutto di 245 persone che hanno testato qualcosa come 7650 quest e risolto oltre 1800.000 bug, dal primo giorno di World of Warcraft a oggi.

Non va poi dimenticato il settore tecnico incaricato di gestire le patch del gioco: solo l’ultima è stata scaricata per un ammontare di 4,7 petabyte (milioni di gigabyte) ed è stata supervisionata dal gruppo che si occupa della localizzazione in ormai 10 linguaggi differenti.

Lo staff che invece si occupa del networking conta 68 persone che gestiscono, monitorano e coordinano in tutto i 13.250 server sparsi per il mondo, composti da oltre 75.000 CPU sulle quali sono in tutto installati 112.5 terabyte di RAM.

Vi sono poi altri team cui un giocatore normalmente non penserebbe, quali quello che si occupa del servizio Battle.net, che offre tra le varie cose la possibilità di loggarsi al gioco ed effettuare i pagamenti, e che deve gestire 12 milioni di account. O il commerciale, che si occupa della vendita e del lancio di World of Warcraft in tutto il mondo. O il Web Team, che cura i portali di World of Warcraft, le public relation e la divisione eSports, che organizza tornei in giro per il mondo (1640 finora) e la BlizzCon, la cui ultima edizione ha visto la cifra record di oltre 100.000 partecipanti. O ancora il marketing, che si occupa della vendita non solo degli scatolati ma anche di guide strategiche, action figure, libri e fumetti.
Chiudono poi l’elenco altri uffici che Pearce definisce “sommersi” e che si occupano di finanza, risorse umane e affari legali.

A conclusione del suo intervento, il rappresentante di Blizzard ha tirato le somme di tutto il personale impegnato su World of Warcraft, che supera le 4600 unità. Una cifra mostruosa in termini occupazionali (quante aziende in Italia possono vantare questo organico?) e che spiega perché WoW stia resistendo sul suo trono da cinque anni.

Molto spesso, da giocatori, crediamo che un concorrente di WoW debba puntare a migliorarne il gameplay e la tecnica. Con questi dati, invece, Blizzard ci ricorda che un videogioco è anche un’impressionante macchina organizzativa che ben pochi, al momento, posso permettersi di insidiare.