Ovvero, come raddoppiare il piacere e vivere felici.
L’enorme spazio espositivo dedicato ai MMOG durante la scorsa gamescom non poteva non essere dominato dallo stand di Guild Wars 2 e dalle numerose postazioni disponibili per la prova. Il primo capitolo della serie è stato indubbiamente un prodotto che ha diviso in due gli appassionati di tutto il mondo: da una parte gli integralisti detrattori che hanno vissuto per anni a pane e World of Warcraft e che male hanno digerito una struttura totalmente organizzata a istanze; dall’altra coloro che si sono fatti coinvolgere da un gameplay solo apparentemente molto “easy”, e tuttavia estremamente profondo al momento in cui il personaggio superava una determinata soglia e poteva dedicarsi al PvP più estremo, sopratutto all’interno di una struttura organizzata come una gilda di amici.
Guild Wars 2, da quello che si è visto, non fa altro che riproporre la medesima impalcatura, aggiungendo diverse importanti novità che dovrebbero garantire il giusto stimolo per la migrazione dei giocatori storici verso la nuova piattaforma. Tanto per cominciare, il mondo di gioco è persistente e non più totalmente istanziato. Questo non significa che non ci saranno zone istanziate, ma semplicemente che queste saranno dedicate allo sviluppo della singola storia di ogni personaggio. Da questo punto di vista, Guild Wars 2 sembra proporre una profondità finora sconosciuta, grazie a un ricco intreccio di diramazioni dedicato a ogni razza/classe, impreziosito peraltro da numerose scene d’intermezzo che non hanno precedenti nella storia dei MMORPG.
Dal punto di vista del gameplay è davvero difficile riuscire a farsi un’idea precisa di quanto potrà offrire il titolo griffato Arenanet , vista la brevità dell’hands-on e l’altrettanto limitata sessione in cui gli sviluppatori hanno mostrato uno scontro con un boss high-level. Ciò che fin da subito appare evidente, comunque, è l’epicità e la spettacolarità dei combattimenti e delle fasi di esplorazione che coinvolgeranno i giocatori fin dalle prime ore di gioco. L’arte del livellare, che solitamente nei primissimi tempi si risolve in un ripetersi noioso di combattimenti contro piccoli mob, assurge in Guild Wars 2 a un piano superiore, sia grazie alla diversificazione delle quest proposte, sia grazie alla presenza di nemici appariscenti e impegnativi già dai primi livelli. Ad aumentare ulteriormente il coinvolgimento contribuisce un motore grafico assolutamente snello e, ugualmente, di primissimo ordine dal punto di vista del look visivo e delle prestazioni: sebbene manchino ancora parecchi mesi all’uscita (non è ancora stata annunciata una data ufficiale), già da ora Guild Wars 2 sembra mostrare muscoli sodi, per lo meno dal mero punto di vista tecnico.
Certo… la sensazione è che con questo secondo giro di danze difficilmente si riusciranno a coinvolgere coloro che non hanno amato il primo capitolo della serie, soprattutto considerando il fatto che i combattimenti sembrano puntare ancor di più verso l’action, vista, ad esempio, l’introduzione del salto e della schivata. Tutti quelli che, invece, hanno avuto modo anche solo di provare per qualche mese l’esperienza ludica proposta da Arenanet con Guild Wars dovrebbero cominciare a contare i giorni che ci separano dall’uscita. Anche perché, tra le varie cose, Guild Wars 2 proporrà il medesimo sistema di “affiliazione”: niente canone mensile. Cominciate a mettere da parte i soldi.